Quando fu del cinese, nel servizio di Report, Fabbricini disse di aver "alzato la mano" per chiedere chiarezza in merito alla struttura societaria, ma disse che si alzò un polverone.
Gentili, presidente della Commissione antimafia di Milano, sollecitò il Comune a chiedere la verifica al Milan per sapere chi era il titolare effettivo, ma non se ne fece nulla.
Tutta l'acquisizione è stata sospetta.
Scaroni, vicepresidente Banca Rotschild, che seguiva Yonghong Li nella trattativa, diventa magicamente Presidente del Milan, per conto di Elliott.
Berlusconi seguito da Lazard.
Nessuno fa due diligence, ed ecco che Yonghong Li, senza soldi, fa un prestito ad un altro ente finanziario vicino a Rotschild e Lazard stesse, Elliott.
Senza contare i due fenomeni napoletani amici di Galliani, D'Avanzo e Cerchione.
E questa roba di Cardinale, lo Zio d'America senza una lira che non si fa vedere se non a mille mila km di distanza, e che non ha nessuno di vicino a lui in dirigenza sebbene faccia finta di essere il proprietario del Milan, è il secondo capitolo.
Probabilmente, ma senza un'indagine della magistratura è difficile appurarlo, c'è un giro di interessi dietro troppo grosso che va ben oltre il calcio.