Milan: cambia la proprietà, arrivano gli Yankees Steinbrenner.

diavolo

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Questo spiegherebbe il mercato di questa estate.

Da USA ad USA. Se fosse vero spero che siano almeno più ambiziosi.

Ma aspetto fonti migliori di Pellegatti...
😅La prima notizia che ho trovato cercando info su sti ceffi:
"Il proprietario degli Yankees Hal Steinbrenner avverte di stipendi più bassi dopo il 2024: 'Semplicemente non è sostenibile per noi finanziariamente'"
 

Daniele87

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Ho visto qualche video su YT. Questi Steinbrenner, dopo aver preso il controllo degli Yankees alla morte del padre, hanno vinto ZERO titoli, con un occhio di riguardo al bilancio e a non sforare la luxury tax. Il padre ha vinto titoli su titoli e speso a profusione, loro un cax. LOL
Mi ricorda qualcosa...
Da ignorante in materia di baseball ma vedendo quanto è diffuso il brand dei NY Yankees nel mondo (non ho controllato dati ufficiali ma credo sia il brand sportivo più famoso, nonostante il baseball non se lo caghi nessuno al di fuori degli USA) mi fido di quanto riporti.
Tuttavia, la prospettiva di passare ad un imprenditore che ha basato i suoi successi grazie alla gestione di un club sportivo di alto livello piuttosto che un fondo di investimenti privato mi dà maggiore fiducia per il futuro, perlomeno nella logica dell'investimento che non sarebbe esclusivamente di creare valore per una futura rivendita quanto magari nel trarre profitto grazie, anche, ai risultati sportivi e di conseguenza aumentare la loro e la nostra visibilità nel mondo e pertanto sono portato a pensare che le logiche da discount (i vari moneyball, plusvalenze, paletti assurdi su stipendi e cartellini) viste negli ultimi tre anni restino solo un triste ricordo. Poi, per carità, resta un mio pensiero personale ma nel caso credo che avremo tutt'altra gestione e ben altri obiettivi che vadano anche oltre il segno + in bilancio trascurando totalmente le logiche di campo, staremo a vedere...
 

FreddieM83

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Da ignorante in materia di baseball ma vedendo quanto è diffuso il brand dei NY Yankees nel mondo (non ho controllato dati ufficiali ma credo sia il brand sportivo più famoso, nonostante il baseball non se lo caghi nessuno al di fuori degli USA) mi fido di quanto riporti.
Tuttavia, la prospettiva di passare ad un imprenditore che ha basato i suoi successi grazie alla gestione di un club sportivo di alto livello piuttosto che un fondo di investimenti privato mi dà maggiore fiducia per il futuro, perlomeno nella logica dell'investimento che non sarebbe esclusivamente di creare valore per una futura rivendita quanto magari nel trarre profitto grazie, anche, ai risultati sportivi e di conseguenza aumentare la loro e la nostra visibilità nel mondo e pertanto sono portato a pensare che le logiche da discount (i vari moneyball, plusvalenze, paletti assurdi su stipendi e cartellini) viste negli ultimi tre anni restino solo un triste ricordo. Poi, per carità, resta un mio pensiero personale ma nel caso credo che avremo tutt'altra gestione e ben altri obiettivi che vadano anche oltre il segno + in bilancio trascurando totalmente le logiche di campo, staremo a vedere...
Ma in America esiste il salary cap e tutta una serie di regole che lo rendono un mondo a parte. Non esiste la proprietà che arriva e spende e spande in cartellini (non esistono) o in stipendi. Se le regole della trade o le eccezioni salariali lo consentono, una squadra può sforare il cap e pagare una luxury tax (si versano alla lega 4 dollari per ogni dollaro sforato: 2 restano alla lega e altri due vengono ridistribuiti alle società al di sotto del cap). Ovviamente vale anche l'opposto: c'è un livello minimo di salari da garantire. Andare/non andare in luxury non è solo una questione economica ma anche organizzativa e sportiva. Un squadra in luxury ha tante limitazioni nella costruzione del roster (es. non può firmare i giocatori con buy-out, non può fare sign&trade, ecc.). Per farla breve, negli sport americani, la proprietà incide nelle strutture e nella modernizzazione della franchigia. In questo, ed è un fatto, gli Yankees sono il top del top.
Un esempio pratico: i Los Angeles Clippers nel basket sono stati da sempre la barzelletta della lega, derisi da tutti e snobbati dalle star. Quando é arrivato il nuovo proprietario, Steve Ballmer (microsoft) ha investito centinaia di miliardi in facility, nuova arena a Inglewood, staff, tecnici, ecc. Risultato: di colpo le star (Cris Paul, Kawhi Leonard) hanno scelto di accasarsi ai Clippers. Quanti titoli hanno vinto? Zero. A causa di infortuni, scelte sportive errate, scambi affrettati. Proprio perchè avevano la proprietà facoltosa, disposta a pagare la luxury, hanno regalato Shai Gilgeous-Alexander e 6 scelte ad Oklahoma (proprietà "spilorcia" che di luxury non voleva nemmeno sentir parlare) per Paul George. Risultato: George oggi è un albatros, SGA è l'MVP della lega con un anello al dito. I facoltosi Clippers si trovano in una situazione delicata (con anche un indagine per presunti pagamenti a nero), i "poveri" Thunder hanno l'anello al dito e una grossa possibilità di aprire una dinastia.
 

RSMilan

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Tutto va rapportato al fatturato. Fossero da noi, non so cosa combinerebbero. Al momento sono molto scettico, perchè Cardinale se la notizia è vera venderebbe a gente che conosce bene e con cui ha rapporti, sembra vista così di primo acchitto la solita cessione fuffa.
A me comunque chi viene non importa: quello che importa è il bene del Milan, che significa creare una squadra competitiva. Oggi con i vincoli imposti da Redbird e Elliott non si va da nessuna parte. Dovrà sparire Furlani e tutta la sua cricca e dovranno immediatamente approntare una campagna acquisti importante e in controtendenza alla ridicola gestione Redbird.
Frasi come "progetto di 5 anni", "bisogna prima realizzare lo stadio" non sono ammesse per quanto mi riguarda. Zero scuse e zero credito: chiunque arrivi dovrà immediatamente guadagnarsi la fiducia coi fatti. Abbiamo dato credito per anni a Berlusconi con la sua gestione disastrosa dell'ultimo decennio della sua permanenza. Abbiamo dato credito a Yonghong Li, a Elliott, persino a Redbird e tutti hanno tradito la nostra fiducia e infangato il Milan in ogni modo possibile e immaginabile. Ora per quanto mi riguarda o vieni per riportare il Milan in alto o te ne stai a casa.
Riportare il Milan in alto lo puoi fare solo a livello nazionale a livello internazionale è molto difficile visto il fatturato dei top club rispetto ai club italiani
 

Giofa

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Ma in America esiste il salary cap e tutta una serie di regole che lo rendono un mondo a parte. Non esiste la proprietà che arriva e spende e spande in cartellini (non esistono) o in stipendi. Se le regole della trade o le eccezioni salariali lo consentono, una squadra può sforare il cap e pagare una luxury tax (si versano alla lega 4 dollari per ogni dollaro sforato: 2 restano alla lega e altri due vengono ridistribuiti alle società al di sotto del cap). Ovviamente vale anche l'opposto: c'è un livello minimo di salari da garantire. Andare/non andare in luxury non è solo una questione economica ma anche organizzativa e sportiva. Un squadra in luxury ha tante limitazioni nella costruzione del roster (es. non può firmare i giocatori con buy-out, non può fare sign&trade, ecc.). Per farla breve, negli sport americani, la proprietà incide nelle strutture e nella modernizzazione della franchigia. In questo, ed è un fatto, gli Yankees sono il top del top.
Un esempio pratico: i Los Angeles Clippers nel basket sono stati da sempre la barzelletta della lega, derisi da tutti e snobbati dalle star. Quando é arrivato il nuovo proprietario, Steve Ballmer (microsoft) ha investito centinaia di miliardi in facility, nuova arena a Inglewood, staff, tecnici, ecc. Risultato: di colpo le star (Cris Paul, Kawhi Leonard) hanno scelto di accasarsi ai Clippers. Quanti titoli hanno vinto? Zero. A causa di infortuni, scelte sportive errate, scambi affrettati. Proprio perchè avevano la proprietà facoltosa, disposta a pagare la luxury, hanno regalato Shai Gilgeous-Alexander e 6 scelte ad Oklahoma (proprietà "spilorcia" che di luxury non voleva nemmeno sentir parlare) per Paul George. Risultato: George oggi è un albatros, SGA è l'MVP della lega con un anello al dito. I facoltosi Clippers si trovano in una situazione delicata (con anche un indagine per presunti pagamenti a nero), i "poveri" Thunder hanno l'anello al dito e una grossa possibilità di aprire una dinastia.
Magari introducessero un salary cap stile americano anche nel calcio anziché l'inutile FPF.
Anche se ultimamente la "mafia" degli agenti e dei giocatori che si scelgono gli amichetti con cui giocare sta rovinando il giochino
 
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Magari introducessero un salary cap stile americano anche nel calcio anziché l'inutile FPF.
Anche se ultimamente la "mafia" degli agenti e dei giocatori che si scelgono gli amichetti con cui giocare sta rovinando il giochino
È un po' più complicato nel calcio, le leghe americane sono a numero chiuso, perciò più facilmente governabili
 

Djici

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Esatto, è come giocare al casinò, il banco vince sempre.
Prima o poi non hai più nessuno da vendere, matematico.

cosi non puoi andare avanti, fallisci al 100%
Oltretutto quando dovrai vendere, un conto è avere un parco giocatori da 200 milioni, un contro è avere un parco giocatori da 400.
Un conto è avere sponsor che ti danno 50 milioni all' anno, un conto è avere sponsor che te ne danno 100.

Proprio per questo nel loro ( deprimente) progetto andare in CL è vitale.
Andare in CL è vitale?
E ti sembra proprio che abbiano fatto un mercato tale da raggiungere un obbiettivo VITALE?

Cioè se è vitale, spendi 2 euro in più. Ma non lasci la squadra senza centravanti, non prendi quei terzini. Non prendi quei difensori centrali.

Il mercato che hanno fatto dimostra che a loro PIACEREBBE andare in Champions.
Ovviamente.
A tutti interessa prendere tanti soldi.
Ma poi c'è chi cerca di andarci a tutti i così e chi spera di andarci senza rovinarsi.
Noi facciamo parte della seconda categoria.
 
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