posso essere d'accordo sul fatto di dare ancora una stagione almeno ai 2 dirigenti (soprattutto a Leo) ma no sul discorso allenatore...gli allenatori vengono cambiati a stagione in corso figuriamoci con 1 mese di tempo prima dell inizio del campionato…
se loro avevano ravvisato che Gattuso non era all'altezza dovevano sostituirlo..anche un giorno prima dell'inizio…
se invece lo avevano considerato un allenatore valido allora c'è un problema più serio mi sa...ma c'ero arrivato io non è possibile non ci fossero arrivati loro….
parliamoci chiaro:l'anno prima gattuso aveva fatto bene 2 mesi ma il finale di stagione è stato abbastanza drammatico...che la causa fosse la preparazione di montella non ci credeva manco chi lo diceva secondo me...
La gestione del caso Gattuso è stata molto deficitaria, ma occorre intendersi se sia responsabilità esclusiva dei due dirigenti, o non piuttosto condivisa con la proprietà ed il resto del management. La crisi attuale è crisi di fiducia tra gli uomini del Milan, palese soprattutto tra Leonardo e Gattuso, e sin dagli inizi della stagione. Evidentemente, nella scelta di confermarlo hanno prevalso ragioni di opportunità, probabilmente profferte da altri del club, e comunque accettate dal brasiliano. Capita in queste fasi di transizione da una gestione all'altra, con cambi di proprietà e di managers, nel caso di questo ultimo Milan addirittura doppi nell'arco di due sole stagioni. Abbiamo ricordato nei giorni scorsi quanto accadde nella stagione 1986-87, la prima dell'era Berlusconi, con la traumatica fine del sodalizio con Nils Liedholm. Allora, come oggi, si sovrapposero persone, idee, programmi ed interessi diversi, talvolta difficili da comporre in modo ordinato. Ma ciò non può motivare il cambio frenetico di dirigenti ed amministratori, il cui operato va valutato su più esercizi, e tenendo conto di molteplici fattori.
