Milan: Allegri, Paratici (ma D'Amico..) e 3-4 acquisti per il titolo.

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La GDS in edicola oggi conferma le news ampiamente riferite ieri sul Milan di nuovo a guida tecnica italiana. Le scelte saranno come sempre condivise da parte del gruppo di lavoro, ma l'ultima parola spetterà a Furlani. E lo stesso AD pensa sempre di più all'accoppiata Allegri e Paratici per rilanciare il club rossonero. I rapporti tra i due si erano raffreddati nel 2019, quando il tecnico venne esonerato. Poi si sono ricomposti. Allegri e Paratici hanno lavorato e vinto insieme. Il tecnico resta quello in attività con più campionati italiani vinti ed anche in Champions se l'è sempre cavata, raggiungendo due finali. Allegri ha detto no all'Arabia, vorrebbe restare in Italia e il Milan sarebbe un'opzione gradita. Considera quella rossonera una squadra già forte, in grado di lottare per il titolo con altri 3-4 acquisti. E sia Allegri che Paratici vogliono tornare in pista per prendersi la rivincita sulla Juve.

Sempre la GDS sui giocatori in rosa graditi ad Allegri: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.

Tuttosport: tra Tare e Paratici sale D'Amico. Il nome di Fabio Paratici è sempre molto in voga presso le stanze del quarto piano di Casa Milan poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti. La sua squalifica dovrebbe terminare a giugno, ma ricordiamo che può operare come consulente esterno e, di conseguenza, potrebbe già mettersi al lavoro qualora accettasse di dirigere l’area sport di un club che si autosostiene a livello economico. Tradotto: non ci sono i budget che Paratici ha avuto alla Juventus e al Tottenham. L’altro nome che sta prendendo quota nel corso degli ultimi giorni è quello di Tony D’Amico, attualmente sotto contratto con l’Atalanta. Uomo che viene da una lunga gavetta, D’Amico è riuscito a integrarsi immediatamente nel sistema operativo della Dea ed è uno degli artefi ci dei recenti risultati della formazione bergamasca. In discesa, in questo momento, le quotazioni di Igli Tare che qualche giorno fa, invece, sembrava essere in pole position dopo la tornata di colloqui londinesi. Furlani parlerà con tutti, anche con profi li stranieri, ma la sensazione che fi ltra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica.

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Sempre la GDS: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.
 

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Sempre la GDS sui giocatori in rosa graditi ad Allegri: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.

Tuttosport: tra Tare e Paratici sale D'Amico. Il nome di Fabio Paratici è sempre molto in voga presso le stanze del quarto piano di Casa Milan poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti. La sua squalifica dovrebbe terminare a giugno, ma ricordiamo che può operare come consulente esterno e, di conseguenza, potrebbe già mettersi al lavoro qualora accettasse di dirigere l’area sport di un club che si autosostiene a livello economico. Tradotto: non ci sono i budget che Paratici ha avuto alla Juventus e al Tottenham. L’altro nome che sta prendendo quota nel corso degli ultimi giorni è quello di Tony D’Amico, attualmente sotto contratto con l’Atalanta. Uomo che viene da una lunga gavetta, D’Amico è riuscito a integrarsi immediatamente nel sistema operativo della Dea ed è uno degli artefi ci dei recenti risultati della formazione bergamasca. In discesa, in questo momento, le quotazioni di Igli Tare che qualche giorno fa, invece, sembrava essere in pole position dopo la tornata di colloqui londinesi. Furlani parlerà con tutti, anche con profi li stranieri, ma la sensazione che fi ltra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica.
 

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Sempre la GDS sui giocatori in rosa graditi ad Allegri: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.

Tuttosport: tra Tare e Paratici sale D'Amico. Il nome di Fabio Paratici è sempre molto in voga presso le stanze del quarto piano di Casa Milan poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti. La sua squalifica dovrebbe terminare a giugno, ma ricordiamo che può operare come consulente esterno e, di conseguenza, potrebbe già mettersi al lavoro qualora accettasse di dirigere l’area sport di un club che si autosostiene a livello economico. Tradotto: non ci sono i budget che Paratici ha avuto alla Juventus e al Tottenham. L’altro nome che sta prendendo quota nel corso degli ultimi giorni è quello di Tony D’Amico, attualmente sotto contratto con l’Atalanta. Uomo che viene da una lunga gavetta, D’Amico è riuscito a integrarsi immediatamente nel sistema operativo della Dea ed è uno degli artefi ci dei recenti risultati della formazione bergamasca. In discesa, in questo momento, le quotazioni di Igli Tare che qualche giorno fa, invece, sembrava essere in pole position dopo la tornata di colloqui londinesi. Furlani parlerà con tutti, anche con profi li stranieri, ma la sensazione che fi ltra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica.

Adesso questi ritardati si sono accorti del problema della lingua. Quando noi sottolineiamo questo aspetto, e parliamo di babele, da anni.
 

Lineker10

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Sempre la GDS sui giocatori in rosa graditi ad Allegri: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.

Tuttosport: tra Tare e Paratici sale D'Amico. Il nome di Fabio Paratici è sempre molto in voga presso le stanze del quarto piano di Casa Milan poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti. La sua squalifica dovrebbe terminare a giugno, ma ricordiamo che può operare come consulente esterno e, di conseguenza, potrebbe già mettersi al lavoro qualora accettasse di dirigere l’area sport di un club che si autosostiene a livello economico. Tradotto: non ci sono i budget che Paratici ha avuto alla Juventus e al Tottenham. L’altro nome che sta prendendo quota nel corso degli ultimi giorni è quello di Tony D’Amico, attualmente sotto contratto con l’Atalanta. Uomo che viene da una lunga gavetta, D’Amico è riuscito a integrarsi immediatamente nel sistema operativo della Dea ed è uno degli artefi ci dei recenti risultati della formazione bergamasca. In discesa, in questo momento, le quotazioni di Igli Tare che qualche giorno fa, invece, sembrava essere in pole position dopo la tornata di colloqui londinesi. Furlani parlerà con tutti, anche con profi li stranieri, ma la sensazione che fi ltra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica.

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Su Paratici sorvolo vista la condanna per le plusvalenze. Nemmeno lo vorrei accostato al Milan un personaggio di melma del genere.
Dunque non ne parlo e non ne parlero mai di lui.

Riguardo Allegri. Questi i dati delle sue tre stagioni alla Juve:

22-22 180 milioni monte ingaggi (piu alto della Serie A) 4° posto
22-23 166 milioni monte ingaggi (piu alto della Serie A) 7° posto (con penalizzazione, avuta per colpa proprio di Paratici)
23-24 125 milioni monte ingaggi (piu alto della Serie A) 3° posto

Ora secondo voi, venendo ad allenare il Milan che ha un monte ingaggi di neanche 90 milioni, secondo quale dio dovrebbe arrivare quarto? Io mi chiedo davvero, ma in base a quale caxxo di logico principio ci dovrebbe riuscire???????????
 
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Sempre la GDS sui giocatori in rosa graditi ad Allegri: Allegri vorrebbe un Milan solido in difesa e con muscoli e tecnica a centrocampo. Apprezzerebbe molto le qualità di Walker e Pavlovic. Tomori e Thiaw resterebbero opzioni valide. Gabbia potrebbe diventare uno dei fedelissimi. La situazione di Theo impone la ricerca di un terzino. Bondo e Musah hanno caratteristiche allegriane. Reijnders sarebbe l'incursore. Mancherebbe un centrocampista muscolare. Davanti, Leao (micidiali ma poco collaborativo in difesa) e Gimenez (se finisse isolato come Vlahovic...) sono i punti di domanda. Pulisic, la certezza.

Tuttosport: tra Tare e Paratici sale D'Amico. Il nome di Fabio Paratici è sempre molto in voga presso le stanze del quarto piano di Casa Milan poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti. La sua squalifica dovrebbe terminare a giugno, ma ricordiamo che può operare come consulente esterno e, di conseguenza, potrebbe già mettersi al lavoro qualora accettasse di dirigere l’area sport di un club che si autosostiene a livello economico. Tradotto: non ci sono i budget che Paratici ha avuto alla Juventus e al Tottenham. L’altro nome che sta prendendo quota nel corso degli ultimi giorni è quello di Tony D’Amico, attualmente sotto contratto con l’Atalanta. Uomo che viene da una lunga gavetta, D’Amico è riuscito a integrarsi immediatamente nel sistema operativo della Dea ed è uno degli artefi ci dei recenti risultati della formazione bergamasca. In discesa, in questo momento, le quotazioni di Igli Tare che qualche giorno fa, invece, sembrava essere in pole position dopo la tornata di colloqui londinesi. Furlani parlerà con tutti, anche con profi li stranieri, ma la sensazione che fi ltra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica.
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