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La GDS conferma ancora una volta quanto già riportato ieri. Il Milan è da rifare. Al club rossonero serviranno 6-7 acquisti. Da decidere anche il futuro di Maldini e Pioli. Il DT chiede investimenti ma senza il quarto posto tutto può tornare in bilico. Sul mercato ci sono visioni da conciliare. Maldini come ripetuto più volte vuole investimento. Redbird sottolinea di aver speso molto per rinnovi e mercato e sottolinea gli errori estivi. Maldini vuole soldi e giocatori pronti subito (si fa l'esempio di Arnautovic col suo ingaggio pesante da 3 mln) mentre Redbid vuole giocatore futuribili con ingaggi bassi. Con la Champions tutto potrà ricomporsi tra Maldini e Cardinale. Con l'Europa League, la tensione aumenterebbe.
La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.
Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.
CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate
Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.
Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.
Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.
Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.
CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate
Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.
Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.
Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
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