Milan: 7 rinforzi. Maldini Pioli restano, se...

Marco65

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Quindi ci aspetta l'ennesima stagione deludente drammaticamente peggiorata dal fatto di assistere ai trionfi delle m*rde nerazzurre ???
 

-Lionard-

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La GDS conferma ancora una volta quanto già riportato ieri. Il Milan è da rifare. Al club rossonero serviranno 6-7 acquisti. Da decidere anche il futuro di Maldini e Pioli. Il DT chiede investimenti ma senza il quarto posto tutto può tornare in bilico. Sul mercato ci sono visioni da conciliare. Maldini come ripetuto più volte vuole investimento. Redbird sottolinea di aver speso molto per rinnovi e mercato e sottolinea gli errori estivi. Maldini vuole soldi e giocatori pronti subito (si fa l'esempio di Arnautovic col suo ingaggio pesante da 3 mln) mentre Redbid vuole giocatore futuribili con ingaggi bassi. Con la Champions tutto potrà ricomporsi tra Maldini e Cardinale. Con l'Europa League, la tensione aumenterebbe.

La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.

CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
Tra le prime 4 il Milan non arriva a meno che la Lazio si suicidi davvero e l'Inter le perda tutte con la testa ad Istanbul. Al massimo noi possiamo arrivare quinti e i giudici ci possono regalare la Champions. Quindi la nostra programmazione è in base alla Corte Federale? Se penalizzano la Juve tutti confermati, se invece rimandano la penalizzazione al prossimo anno rivoluzione? Ma rileggono almeno cosa scrivono?

Detto questo, io continuo a vedere Pioli-Maldini-Massara come un insieme coeso. O rimangono tutti e 3 o salutano tutti e 3. Del resto se mandi via Maldini per promuovere Moncada e applicare il famoso Moneyball, che senso ha confermare chi è 2 anni che panchina i giovani pescati in giro per l'Europa? A quel punto fai veramente la rivoluzione e lasci decidere il nuovo tecnico al DS che hai appena incaricato.
 

Lorenzo 89

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CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.
A Inzaghi, Spezia e Italiano piace questo elemento.
Altri 3 punti garantiti per loro il prossimo anno.
 
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Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.

Qualsiasi valutazione da parte della proprietà secondo me è giustamente rimandata a fine stagione, e ci sta.
Giusto tenere compatto l'ambiente in queste ultime tre partite dove ci giochiamo la Champions (secondo ma la Juve opterà per il patteggiamento e si farà escludere dalle coppe per un anno).

Per il resto, io non so se sia giusto o no tenere Maldini e Massara che in fondo, tolti i vari prestiti che torneranno alla base, e operazioni minori come Florenzi e Messias, hanno di fatto cannato solo l'acquisto di De Ketelaere.

Dirò una cosa: se Pioli ha richiesto il "trequartista di qualità" salvo poi tornare sui passi dell'anno scorso (3 centrocampisti) a metà campionato, deve essere designato come principale responsabile ancora di più. Avrebbe dovuto dire "guardate, io ho vinto lo scudetto giocando con tre mediani, sostituiremi kessie e prendetemi un'altra mezzala di qualità che intendo giocarmela così quest'anno".
Sulle sue spalle pesa anche la gestione insufficiente della rosa e il mancato inserimento dei nuovi innesti che, sono certo, non sono così scarsi, Adli su tutti.

Non è una situazione semplice in ogni caso, ma è essenziale che l'anno prossimo arrivi gente pronta già subito. Non possiamo sbagliare questo mercato, e neanche permetterci di valutarlo l'anno dopo.
 

Solo

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La GDS conferma ancora una volta quanto già riportato ieri. Il Milan è da rifare. Al club rossonero serviranno 6-7 acquisti. Da decidere anche il futuro di Maldini e Pioli. Il DT chiede investimenti ma senza il quarto posto tutto può tornare in bilico. Sul mercato ci sono visioni da conciliare. Maldini come ripetuto più volte vuole investimento. Redbird sottolinea di aver speso molto per rinnovi e mercato e sottolinea gli errori estivi. Maldini vuole soldi e giocatori pronti subito (si fa l'esempio di Arnautovic col suo ingaggio pesante da 3 mln) mentre Redbid vuole giocatore futuribili con ingaggi bassi. Con la Champions tutto potrà ricomporsi tra Maldini e Cardinale. Con l'Europa League, la tensione aumenterebbe.

La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.

CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
Ho paura che ci apprestiamo a rivivere il bis del teatrino dello scorso giugno, che è stato solo il primo di una serie di errori che ha compromesso questa stagione.

Forse era meglio che Maldini salutasse da vincitore con lo scudetto e lasciasse il posto ad altri. Ululare alla luna non serve a niente, o si accettano le condizioni esistenti oppure meglio farsi da parte. Se non si rema tutti dalla stessa parte credendo al 100% nel percorso si fanno solo danni.
 

Antokkmilan

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Sinceramente vorrei ancora capire cosa vuol dire giocatori pronti e giocatori futuribili; se prendi Arnautovic non è un giocatore pronto, ma un giocatore mediocre che non ti fa alzare il livello, al massimo lo abbassi visto che questo Giroud è ancora meglio. Se cechi giocatori “futuribili” allora prendi David del Lille, giovane ma già “pronto”. Comunque piaccia o no, 40-50 milioni a salire, devi spenderli se vuoi uscire da questo limbo, perché gli attaccanti futuribili che ti fanno alzare il livello devi pagarli bene.
 

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La GDS conferma ancora una volta quanto già riportato ieri. Il Milan è da rifare. Al club rossonero serviranno 6-7 acquisti. Da decidere anche il futuro di Maldini e Pioli. Il DT chiede investimenti ma senza il quarto posto tutto può tornare in bilico. Sul mercato ci sono visioni da conciliare. Maldini come ripetuto più volte vuole investimento. Redbird sottolinea di aver speso molto per rinnovi e mercato e sottolinea gli errori estivi. Maldini vuole soldi e giocatori pronti subito (si fa l'esempio di Arnautovic col suo ingaggio pesante da 3 mln) mentre Redbid vuole giocatore futuribili con ingaggi bassi. Con la Champions tutto potrà ricomporsi tra Maldini e Cardinale. Con l'Europa League, la tensione aumenterebbe.

La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.

CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
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La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.

CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
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La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

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CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione

Se proprio vuoi fare l'epurazione, devi farla completa.
Quindi via tutti, Maldini, Massara, Pioli, Furlani, Berlustadioni, altri cessi in CDA americani e italiani di cui non ricordo il nome.

Che li sostituiscano pure tutti con ologrammi o IA. Se credono fino in fondo al loro progetto (per me un aborto che ci seppellirà e ci farà scomparire dalla storia), abbiano il coraggio di andare fino in fondo.

Le mezze misure ci costeranno la fine della stagione già a novembre.
 

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La GDS conferma ancora una volta quanto già riportato ieri. Il Milan è da rifare. Al club rossonero serviranno 6-7 acquisti. Da decidere anche il futuro di Maldini e Pioli. Il DT chiede investimenti ma senza il quarto posto tutto può tornare in bilico. Sul mercato ci sono visioni da conciliare. Maldini come ripetuto più volte vuole investimento. Redbird sottolinea di aver speso molto per rinnovi e mercato e sottolinea gli errori estivi. Maldini vuole soldi e giocatori pronti subito (si fa l'esempio di Arnautovic col suo ingaggio pesante da 3 mln) mentre Redbid vuole giocatore futuribili con ingaggi bassi. Con la Champions tutto potrà ricomporsi tra Maldini e Cardinale. Con l'Europa League, la tensione aumenterebbe.

La GDS conferma anche le news di ieri del CorSera: Pioli è stimato da Cardinale e si andrà avanti con lui. Ma meglio se col quarto posto raggiunto. Non è da escludere che Pioli resti anche senza CL. Anche se è più difficile. Pioli ha un contratto da 4 mln netti più bonus, e per il Milan stipendiare due allenatori di prima fascia non avrebbe senso. Pioli viene apprezzato anche per il basso profilo fuori dal campo e per come si comporta davanti le telecamere.

Il CorSera conferma le news di ieri: Pioli non è a rischio: ha un contratto fino al 2025 ma soprattutto gode della stima e della fiducia della proprietà, che riconosce la sua abilità nel gestire una squadra senza panchina, con soli 13-14 giocatori. La sintonia fra il club e Pioli non è mai mancata, a differenza di quanto avviene con Maldini, con il quale ci sono state spesso divergenze di visione. Per tutti sono però sempre e solo i risultati a decidere. Samp, Juventus, Verona: tre partite che valgono il futuro. Servono un centravanti giovane, un mediano vero alla Kessie, un vice Hernandez, un esterno destro. In tutto 5-6 giocatori. Il progetto sostenibile sui giovani ha senso e rende pure, lo si è visto con lo scudetto. Ma Pioli ha bisogno (anche) di gente pronta. Questione Dybala: il no a Dybala è stato dello stesso Maldini e non della proprietà, che aveva aperto all'ipotesi. Il d.t. chiede investimenti. Solo così, secondo lui, si può realmente progredire nel progetto. Anche se i 50 milioni spesi in estate (più i 60 dell’anno precedente) non sono stati pochi: nessuno in A ha avuto un budget più ricco. Il mercato non ha reso. De Ketelaere ne è l’esempio. A giugno Cardinale e Furlani saranno chiamati all valutazioni.

CorSport: a meno di clamorosi colpi di scena, Pioli (che piace alla proprietà) resterà al suo posto fino al 30 giugno 2025 scadenza naturale del suo contratto. Il tecnico è blindato anche dallo scudetto vinto l'anno scorso.Mentre Paolo Maldini è a rischio. Se non dovesse arrivare il piazzamento in Champions a pagare sarebbe il responsabile di un mercato flop. Pesano i cinquanta milioni spesi male e in completa autonomia in estate

Repubblica: adesso anche Maldini è sotto esame. Divergenze tra il dg e la proprietà americana che critica il mercato Decisivo il quarto posto. Filtrano ad arte critiche ufficiose al mercato per i flop Origi, Dest, Adli e Vranc- kx e per il budget di 50 milioni quasi del tutto speso per la delusione De Ketelaere. L’ingenerosa censura ignora i successi precedenti con risorse limitate: Leao, Maignan, Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer, Tomori, Kalulu, Krunic, lo stesso Ibrahimovic, prezioso per due anni. Maldini, che sembrava ai margini nel 2020 a favore di Rangnick dopo il traumatico divorzio del Milan da Boban, è ormai l’unico vero riferimento anche internazionale. Il suo contratto e quello di Massara, rinnovati in extremis l’estate scorsa, scadono a giugno 2024, quello di Pioli nel 2025. Tutti sono sotto esame: il traguardo obbligato è la qualificazione alla prossima Champions.


Il Giornale: Milan, che confusione. E Maldini punta il dito sulle due proprietà. ll quotidiano riporta le parole, ampiamente ferite, del DT dopo il KO nel derby:"L'ho detto a entrambe che non siamo strutturati per competere su due fronti". Poi la frase civetta su Dybala e CDK, sul quale Maldini a fine stagione dovrà presentare valutazioni più approfondite. I rinnovi di Ibra, Messias e Florenzi non hanno dato alcun aiuto al gruppo. Così come l'acquisto dei nuovi. Nel frattempo è sceso anche il rendimento di Tomori e Kalulu. Kessie e Calhanoglu non sono mai stati rimpiazzati.

Tuttosport: Il mancato raggiungimento degli obiettivi primari di inizio anno e l’eventuale qualificazione alla Champions che era data, in estate, come scontata, non potranno non essere oggetto di attente valutazioni da parte della società, mettendo in forte discussione l’operato dell’area sportiva, con le posizioni di Pioli, Maldini e Massara (quest’ultimi in scadenza di contratto il 30 giugno 2024) quanto meno in discussione
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