Il tuo modello ti fa onore, ma non servirebbe a niente,
@livestrong. Non riusciresti a portare la civiltà in quei posti in quel modo.
Distruggerebbero anche quello che costruiresti con la loro incapacità.
Stiamo parlando di un popolo che importa cereali quando in epoca coloniale ne era il più grande esportatore a livello mondiale.
Oltretutto, l'Africa ha un problema strutturale: i confini degli stati.
I confini sono stati creati su misura delle potenze europee dell'epoca. Il che ha creato due situazioni:
- Paesi con tribù rivali che si odiano da secoli che si battono per il potere, causando guerre civili, disordini e quant'altro;
- Tribù da sempre parte della stessa famiglia divise tutto ad un tratto dai confini nazionali.
Durante l'epoca coloniale, gli eserciti europei facevano da arbitro superpartes e quindi in caso di disordini fucilavano entrambi, tenendoli buoni.
Ma oggi non è così. Oggi sono a ruota libera, e spesso finanziati entrambi da noi, nella forma di neocolonialismo, per sottrarre loro i beni del territorio.
E attenzione sulla retorica dello sfruttamento europeo nei secoli, perché le cose non sono così.
L'Africa non è povera per colpa degli europei. Non erano in grado di autogestirsi già prima della Conferenza di Berlino. Vivevano come tribù primitive.
Purtroppo la retorica buonista che ci viene proposta è quella di un'Africa ricca di fenomeni che non esprimono il loro talento a causa degli europei. Ma non è così. L'Africa è piena di gente incapace vittima della loro stessa inferiorità culturale, legata ancora a riti primitivi e sciamanesimo.
Guarda la storia di Lukaku e Pogbà. Ancora nel 2023 a fare le macumbe. E parliamo di gente che vive in Europa, tra i civili, da anni.
Se ti interessa studiare il fenomeno coloniale, per l'Italia c'è Alberto Alpozzi, che è l'unica voce autorevole in merito, che ha contatti con gente importante in Somalia, ed è stato lì durante la missione NATO.
Lascia perdere gente come Del Boca e il suo
italiani brava gente, poiché lo stesso tizio ammise pubblicamente di aver falsificato la storia per una sua visione anticolonialista.
Non ti dico che non ci sia stata violenza, ma non c'era alternativa con frange violente. Il benessere del territorio aveva la priorità, e i dati dell'epoca lo dimostrano ampiamente.