Meloni:"gender pericolo per le donne. Bambini hanno diritto a mamma e papà"

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“Le parole sono importanti”. Io sono ateo e ho le idee che immaginerai su dogmi, credenze, riti ecc ma evito di esporle in modo papale papale, sia per rispetto verso chi la pensa diversamente sia perché non ho la presunzione di credere di essere sicuramente nel giusto. A maggior ragione dovrebbero farlo persone con incarichi di rilievo.
Detto questo, in tempi recenti la Chiesa cattolica per decenni ha trattato i divorziati e i figli di divorziati come appestati(e per alcune cose li considera ancora tali). Si vuole riservare lo stesso trattamento anche a coppie omosessuali e figli di coppie omosessuali?
Certo che le parole sono importanti, ma è importante anche saperle usare in modo corretto e non capzioso. Il primo pensiero che hai quotato non aveva nulla a che vedere con l’idea di trattare le coppie omosessuali o i loro eventuali figli come appestati, ma ribadiva quella che per alcune persone è il concetto di famiglia e la mia idea è che il nucleo familiare debba essere costituito da una figura materna e da una paterna, non da due persone dello stesso sesso. Le mie parole e le mie idee non hanno alcunché di impositivo o coercitivo, ma si limitano ad esprimere quella che è la mia riflessione sull’argomento. Da qui, legavo il concetto che troppo spesso il rispetto è unidirezionale.
 
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non credo che per diventare una tradizione, ci sia un minimo di tempo.
Una tradizione, per essere tale, deve essere praticata per un certo lasso di tempo da un certo gruppo di individui.

per chiudere ti dico che se la meloni dice che sono meglio i biondi, io non mi offendo.
A parte che l’esempio non è calzante, ma non commettere l’errore di ritenere che tutti abbiano la tua stessa idea e sensibilità. La mia compagna e io abbiamo due figli e non siamo sposati e io, ripeto io, non mi sono sentito offeso dalle parole di Ratzinger perché da non cattolico mi interessava zero del suo parere. Ma sicuramente ci sono state persone che si sono offese sentendosi chiamate “non degne” dalla massima autorità della chiesa cattolica. Come ho già detto, per decenni divorziati e figli di divorziati sono stati trattati come appestati: alcuni se ne sono fregati, altri hanno sofferto. E il motivo di queste sofferenze quale era? Che in un libro scritto migliaia di anni è scritto “ciò che Dio ha unito l’uomo non divida”. Se ti sembra sensato…
 
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Quindi io che l’anno prossimo mi sposo con la mia compagna nata e cresciuta donna etero e con la quale voglio procreare, sono un mostro vero?
Mi macchierò di un crimine vergognoso…cosa dirà Pippo Fran..ehm lady Schlein?
 
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Certo che le parole sono importanti, ma è importante anche saperle usare in modo corretto e non capzioso. Il primo pensiero che hai quotato non aveva nulla a che vedere con l’idea di trattare le coppie omosessuali o i loro eventuali figli come appestati, ma ribadiva quella che per alcune persone è il concetto di famiglia e la mia idea è che il nucleo familiare debba essere costituito da una figura materna e da una paterna, non da due persone dello stesso sesso. Le mie parole e le mie idee non hanno alcunché di impositivo o coercitivo, ma si limitano ad esprimere quella che è la mia riflessione sull’argomento. Da qui, legavo il concetto che troppo spesso il rispetto è unidirezionale.
Se io dicessi cose del tipo “la società civile deve essere senza cattolici praticanti ed essere costituita solo da atei, il meglio” o “una società civile di soli atei è l’unica società civile degna” mancherei o no di rispetto alla comunità cattolica e ai credenti in generale? Per me sì.
NB: ovviamente i virgolettati sono solo esempi e non corrispondono al mio pensiero sulla questione.
 

gabri65

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Ho capito, dobbiamo bandire dal dizionario anche le parole "meglio" e "peggio".

Già che ci siamo, bandiamo anche dalla matematica il concetto di comparazione, minore e maggiore, che è discriminatorio nei confronti di certi numeri, poverelli.

Mah, a me sembrate tutti quanti non solo fuori di testa, ma proprio pericolosi. Da soppressione, prima che sia troppo tardi.
 
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Una tradizione, per essere tale, deve essere praticata per un certo lasso di tempo da un certo gruppo di individui.


A parte che l’esempio non è calzante, ma non commettere l’errore di ritenere che tutti abbiano la tua stessa idea e sensibilità. La mia compagna e io abbiamo due figli e non siamo sposati e io, ripeto io, non mi sono sentito offeso dalle parole di Ratzinger perché da non cattolico mi interessava zero del suo parere. Ma sicuramente ci sono state persone che si sono offese sentendosi chiamate “non degne” dalla massima autorità della chiesa cattolica. Come ho già detto, per decenni divorziati e figli di divorziati sono stati trattati come appestati: alcuni se ne sono fregati, altri hanno sofferto. E il motivo di queste sofferenze quale era? Che in un libro scritto migliaia di anni è scritto “ciò che Dio ha unito l’uomo non divida”. Se ti sembra sensato…
ho capito ma se ci soffrono sono problemi loro. in passato era altra cosa e ti do ragione ma il ruolo del papa è quello, non può mica dire che le scritture sono cavolate dai.

cioè se soffrono perchè reiziger dice quel che pensa allora si dovrebbero sparare perchè viviamo in un mondo di lerda che tutti i giorni ti massacra per 1000 motivi. se si attaccano a quel che dice il papa ai giorni nostri ragazzi, sinceramente, affaracci loro.
io sono di questa parrocchia. un po' all'antica. se sei così tanto cattolico da offenderti, ti sposi e non rompi il czo! altrimenti te ne freghi. se è 1 su 1000 che si offende, è quella persona che deve cambiare, non rompere le palle agli altri 999.

bisogna svegliarsi ormai non si può andare avanti così, siamo il popolo più evoluto del mondo noi occidentali e putin ci mette sotto mediaticamente perchè pensiamo a ste boiate invece che alle cose serie. Lo diciamo da tanto che ste boiate ci portano alla rovina e oggi ne abbiamo la dimostrazione vedendo che un treno di gente da retta alla propaganda russa perchè fatta meglio della nostra, perchè si attacca anche a queste cose giustamente da parte loro. la gente è stanca di sentirsi dire boiate su parità e razzismo.
bisogna pensare alle cose serie.

chiudo qui, sappiamo bene che in questo ambito non ci prenderemo mai.
 
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Se rileggi il mio messaggio attentamente leggerai che non sono contrario in casi di bisogno di dare un futuro ad un bambino ed è stata pratica diffusa anche in passato di affidare minori in stato di bisogno a persone considerate idonee e rispettabili dalla comunità per crescere, educare e dare un futuro ad un bambino.

Ma non prendiamoci in giro, non è questo quello di cui si discute nel 2023, oggi ci sono correnti di pensiero che sostengono che in nome della voglia di genitorialità si possa ignorare il legame biologico figlio-madre e arrivare un giorno a "fabbricare" bambini per darli in affidamento a chi per un motivo o per l'altro non può averne. La leggerezza con cui si parla di questo fa rabbrividire.
Non é certo il punto centrale dell’argomento legato alle questioni di Genere.
Direi che il primo punto é smettere di identificare una “Norma” come migliore e un appartenenza di genere che si discosta dal caso piú diffuso (quindi dalla “norma”), come “sbagliato” se non addirittura, per qualcuno “deviato” Nel senso dispregiativo del termine.

Concordo Peró che l’argomento da te citato é molto importante e non va affrontato con leggerezza. Il che Peró significa farlo seriamente senza pregiudizi e senza preconcetti di “giusto“ o “sbagliato”. Conosco molti genitori che non potevano avere figli naturali (sia etero che omosessuali) e che diventati genitori hanno cresciuto, per la maggior parte dei casi dei figli fantastici, sereni, felici e capaci. Le modalitá di questa cosa é giusto che siano dibattute, ma non partendo da una posizione immutabile e dogmatica.
 
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