Massimo Galli: "Vado in pensione. Ora TV e romanzi."

Ruuddil23

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L'infettivologo Massimo Galli intervistato dal Corriere della Sera parla dei suoi piani futuri per restare personaggio pubblico:

"Vado in pensione. E' giusto che lasci il posto a qualcun altro.
Il Covid? verrà derubricato dalla prossima primavera, come dice Fauci. Ma non perdiamo il ritmo delle vaccinazioni.
Dopo il Covid continuerò ad andare in TV? Temo di sì. Il mio committente è la gente che vuole essere informata. Ai politici ignoranti che mi criticano dico di interessarsi più della gente. Vado in TV, come sto in ospedale. Il fatto è che dormo poco.
Abbiamo riaperto mentre io dicevo di richiudere? A maggio gridavo che stavamo togliendo le restrizioni troppo presto. Penso che abbiamo aperto in una finestra fortunata. Ci è andata di lusso, se la variante Delta fosse arrivata un pelo prima sarebbe stato un altro disastro.
Ora scriverò. Voglio scrivere un libro sull'epidemia di Milano del 1400, digitalizzerò un faldone che contiene tutti i nomi dei morti. E poi ho nel cassetto un romanzo."
Getta la maschera, ma non ce n'era bisogno.
Oltre a questo, fantastico quando si rammarica che le sue previsioni di maggio siano state smentite. La Delta è arrivata un pelo tardi, mannaggia a lei...
 

Gunnar67

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Le nostre virostar: a parole non li batte nessuno, ma poi il vaccino lo hanno inventato all'estero e a quelli che stavano producendo dei risultati qui in Italia (quelli che non vanno in tv) hanno tagliato i fondi. Solita italietta...
 

Tifo'o

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L'infettivologo Massimo Galli intervistato dal Corriere della Sera parla dei suoi piani futuri per restare personaggio pubblico:

"Vado in pensione. E' giusto che lasci il posto a qualcun altro.
Il Covid? verrà derubricato dalla prossima primavera, come dice Fauci. Ma non perdiamo il ritmo delle vaccinazioni.
Dopo il Covid continuerò ad andare in TV? Temo di sì. Il mio committente è la gente che vuole essere informata. Ai politici ignoranti che mi criticano dico di interessarsi più della gente. Vado in TV, come sto in ospedale. Il fatto è che dormo poco.
Abbiamo riaperto mentre io dicevo di richiudere? A maggio gridavo che stavamo togliendo le restrizioni troppo presto. Penso che abbiamo aperto in una finestra fortunata. Ci è andata di lusso, se la variante Delta fosse arrivata un pelo prima sarebbe stato un altro disastro.
Ora scriverò. Voglio scrivere un libro sull'epidemia di Milano del 1400, digitalizzerò un faldone che contiene tutti i nomi dei morti. E poi ho nel cassetto un romanzo."
Immagino che abbia mangiato bene in questi due anni.
 
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