Marotta alla GDS:ll'ad dell'Inter: "Abbiamo la rosa migliore in Serie A, obiettivo Scudetto. Si diceva Pazza Inter per sottolineare questi momenti altalenanti. Ma in queste stagioni c'è una tale compressione di appuntamenti tra club e nazionali che è normale vedere cali di tensione che vanno gestiti nel modo migliore. Qui ci deve pensare la società ma soprattutto lo staff tecnico, soprattutto i nuovi profili che emergono nel mondo del calcio che aiutano a vincere o perdere ma anche a creare un consuntivo che testimonia il valore della società".
"La seconda stella? Credo che nasca da un fatto: essere ambiziosi non è un difetto ma un pregio, tenere l'asticella alta è uno stimolo perché tutto lo staff, chi va in campo e chi sta dietro, abbia un obiettivo. Non va confuso con l'arroganza, che è un difetto e ti porta a essere antipatico; la rivalità c'è sempre, ma i dirigenti devono trasmettere questo messaggio positivo".
"Per la lotta allo Scudetto siamo altamente competitivi, come riscontro di valori emersi e oggettivi. Chiaro che vincere la Champions sarebbe una fonte di emozione, di gratificazione nei confronti di tutti gli interisti; non dobbiamo dimenticare il 2010. Sappiamo che è molto difficile, ma bisogna fare un distinguo: lo Scudetto lo vince chi arriva primo, è come una corsa a tappe tipo Giro d'Italia; in Champions League ci sono fattori che concorrono, non sempre la squadra più forte vince. Si può affrontare una squadra in un momento particolare, con qualche giocatore infortunato, oppure una squadra alla tua portata. Si può dire che sia più facile vincere la Champions che il campionato, dove vince il migliore. Quindi dico campionato".
"Sicuramente dobbiamo gestire un momento di stanchezza legata alla compressione di appuntamenti che si susseguono. Riteniamo però di avere una squadra competitiva e di qualità tale che Simone Inzaghi può gestirla come vuole. Tutti i giocatori sono utilizzabili senza rimpianti. Se è la migliore? Secondo me sì".
"Lukaku?Per chi come me ha visto tante dinamiche non c'è da spaventarsi. Ormai è il passato, quando si vive un rapporto di fiducia può diventare sfiducia ma anche delusione. Fa parte dello sport, uno sport ricco dove il denaro la fa da padrone. Lukaku fa parte di un passato recente, guardo al futuro che è la cosa più importante. Se parla tutti sotto shock? Liberissimo di farlo, ma non credo dica certe cose.... Ho sentito la storia dei 50mila fischietti... Cerchiamo di vivere bene il presente, concentrarci sulle nostre forze. Questa cosa può creare distrazioni in un momento in cui sostenere la squadra è la cosa più importante. Il tifoso però paga e ha il diritto di criticare qualunque cosa accada".
"Icardi o Lukaku? Per come sono andate le cose, meglio Icardi".