Su una possibile riforma della giustizia possiamo ampiamente discutere. Che non sia infallibile penso siamo d’accordo tutti e 7 miliardi in questo pianeta.
Il punto che è per me più rilevante, di fondamentale importanza, e che non so quanto sia importante per te, è come una forza politica si approccia al tema della giustizia e della sicurezza. Perchè un conto è auspicare una riforma della giustizia (io non ho mai negato che foss giusto cercare di migliorarla), un conto è attaccare la magistratura, esacerbando il dibattito, inasprendo i toni ogni qualvolta questa rischia di mettersi di traverso (perché esiste anche una giustizia costituzionale, la quale valuta là conformità di decreti e leggi al nostro ordinamento costituzionale). Dire ciò non significa legittimare i ladri a rubare, gli assassini a uccidere, o la mafia a continuare a influenzare l’economia italiana. È facile banalizzare questo pensiero e asserire ad es. che se uno è contro il decreto sicurezza allora auspica che ci siano più ladri.
Sul decreto sicurezza avevo sottolineato per l’appunto l’espressione “grave turbamento” proprio perchè l’interpretazione in fase di giudizio può dar vita a criticità mica da ridere.
Se ad es. facendo due palleggi con gli amici con un pallone, questo va a finire nel terreno di una persona, e io nel tentativo di recuperarlo vengo scambiato per ladro e mi prendo una fucilata? Il decreto autorizza il proprietario del terreno a spararmi, a seconda dell’interpretazione di grave turbamento, mettendo in pericolo possibilmente anche persone vicine. Le conseguenze poi sono ovvie. Io mi compro una pistola, te la compri anche tu, e se cominciamo a sparare diventa un problema.
Allarmismo? A mio modo di vedere no, ma non è questo il modo di riformare la giustizia di cui abbiamo bisogno. Sinceramente invece io sono preoccupato dalla piega che sta prendendo questa discussione soprattutto da un punto di vista etico, più che giuridico, e da come viene affrontata la questione
Lo stesso Salvini è andato a trovare in carcere Angelo Peveri, l’uomo che ha ucciso per legittima difesa, e poi si è scoperto che questa persona ha sparato al ladro dopo averlo già fatto inginocchiare, come stabilito dalla Cassazione.
Questo è il messaggio che si vuole dare? Questa sarebbe la riforma della giustizia? Visto il seguito clamoroso che ha acquisito il personaggio di Salvini non ho ragione di preoccuparmi delle persone al suo seguito, ora legittimate a sparare?
Peraltro, le priorità in questo paese, per me devono necessariamente essere altre.
Guarda, mi sembra di essere stato sufficientemente chiaro, io non voglio che le persone aggredite facciano inginocchiare le persone e le giustizino.
D'altra parte, il caso di Salvini che visita il tizio viene usato (forse) per pareggiare il caso di Scalfarotto che visita l'aggressore. Beh, 1-1 e palla al centro, se la si vuole vedere così (che non è la mia visione). Posso solo rilevare che se non ci fosse stata azione di delinquenza, ambo i fatti non si sarebbero verificati. Poi mi fermo qui.
Adesso non mi voglio ingarbugliare in questioni che ci portano OT, posso però far notare che questa situzione di esacerbazione HA NECESSARIAMENTE delle radici, e sono radici che affondano nella crescente insicurezza del cittadino. E' chiaro che qualcuno ci sta marciando sopra, ma il problema c'è. C'è ed è ben visibile, non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che sono idee piovute dal nulla. La gente non ne puole più, semplicemente, e trova rifugio, a torto o a ragione, verso la parte politica che dà più segnali garanzia in tal senso.
L'esempio che fai del ragazzo che sconfina per un pallone è veramente ai limiti, mi spiace ma fai una valutazione errata. Qui si discute di aggressioni nel cuore della notte con gente armata che vuole delinquere. Quello che esplichi tu è un estremismo che è indipendente dalle leggi. Non si possono prendere a base del ragionamento per fare una buona legge dei casi estremi, altrimenti non esiste intenzione di delinquere, tutti sono innocenti e non regolamenti assolutamente niente, o viceversa.
Ho l'impressione che hai poca fiducia della gente perbene (la stragrande maggioranza, che va tutelata), che ritieni invece delle potenziale belve assetate di sangue. Forse la gente vuole solo vivere in pace e nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello di acquistare un'arma e fare del male se non provocata. Quello che va corretto è la poca efficienza della attuale giustizia verso chi delinque a priori, e non la continua protezione delle persone a posteriori, senza considerare che sono l'originatore del malfatto. Se attui misure più repressive e fai pendere l'ago della bilancia a favore di chi viene aggredito, vedrai che si verificheranno meno atti criminali, in media. A me sembra un buon sistema. Non perfetto, certo, ma se non altro forse più di buon senso e affrancante una fiducia del cittadino. Non si sta discutendo di un regime di polizia, si sta discutendo di non aver paura a difendersi quando necessario. Sarebbe il crollo della civiltà e veramente il ritorno alle barbarie, perché allora vale la legge del più forte e la prevaricazione di chi vuole delinquere.
E' perfettamente naturale, e qui mi avventuro coscientemente in un campo minato, che per controbilanciare una situazione di "degrado" giuridico all'occhio del cittadino, vengano presi correttivi magari sproporzionati. E' come quando devi correggere la rotta, se riporti la barra a posizione neutra non risolvi, devi applicare una forza opposta, e con forza, altrimenti la barca non va dritta. Mi spiace se viene interpretata come repressione, non lo è. E' una naturale risposta alla sollecitazione di un sistema. Quando le cose ritornano al loro posto, puoi essere più clemente. Se la vuoi pensare così, in un primo momento forse le leggi possono essere dure, è un prezzo da pagare, purtroppo, per ristabilire l'ordine.
Spero di aver trasmesso correttamente il messaggio, che non è direttamente frutto della mia mente, ma di un pensiero comune.
Se per te le priorità sono altre, ok, ognuno ha i propri punti di vista. Per me è fondamentale, perché una società non giusta e non ben regolamentata da un punto di vista giuridico non potrà mai produrre una civiltà che cresce correttamente. Ma rispetto la tua opinione.