Marco Travaglio a proposito del caso Siri.

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E io ti ribadisco che non è molto frequente essere condannati x diffamazione o calunnia...succede solo a chi accusa e denigra qualcuno senza averne le prove

Vai a vedere cosa dice l’art. 595 del codice penale e ti renderai conto di quanto spesso un personaggio pubblico può accusare un giornalista di diffamazione. Poi ne riparliamo.
 

gabri65

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Su una possibile riforma della giustizia possiamo ampiamente discutere. Che non sia infallibile penso siamo d’accordo tutti e 7 miliardi in questo pianeta.
Il punto che è per me più rilevante, di fondamentale importanza, e che non so quanto sia importante per te, è come una forza politica si approccia al tema della giustizia e della sicurezza. Perchè un conto è auspicare una riforma della giustizia (io non ho mai negato che foss giusto cercare di migliorarla), un conto è attaccare la magistratura, esacerbando il dibattito, inasprendo i toni ogni qualvolta questa rischia di mettersi di traverso (perché esiste anche una giustizia costituzionale, la quale valuta là conformità di decreti e leggi al nostro ordinamento costituzionale). Dire ciò non significa legittimare i ladri a rubare, gli assassini a uccidere, o la mafia a continuare a influenzare l’economia italiana. È facile banalizzare questo pensiero e asserire ad es. che se uno è contro il decreto sicurezza allora auspica che ci siano più ladri.

Sul decreto sicurezza avevo sottolineato per l’appunto l’espressione “grave turbamento” proprio perchè l’interpretazione in fase di giudizio può dar vita a criticità mica da ridere.
Se ad es. facendo due palleggi con gli amici con un pallone, questo va a finire nel terreno di una persona, e io nel tentativo di recuperarlo vengo scambiato per ladro e mi prendo una fucilata? Il decreto autorizza il proprietario del terreno a spararmi, a seconda dell’interpretazione di grave turbamento, mettendo in pericolo possibilmente anche persone vicine. Le conseguenze poi sono ovvie. Io mi compro una pistola, te la compri anche tu, e se cominciamo a sparare diventa un problema.
Allarmismo? A mio modo di vedere no, ma non è questo il modo di riformare la giustizia di cui abbiamo bisogno. Sinceramente invece io sono preoccupato dalla piega che sta prendendo questa discussione soprattutto da un punto di vista etico, più che giuridico, e da come viene affrontata la questione
Lo stesso Salvini è andato a trovare in carcere Angelo Peveri, l’uomo che ha ucciso per legittima difesa, e poi si è scoperto che questa persona ha sparato al ladro dopo averlo già fatto inginocchiare, come stabilito dalla Cassazione.
Questo è il messaggio che si vuole dare? Questa sarebbe la riforma della giustizia? Visto il seguito clamoroso che ha acquisito il personaggio di Salvini non ho ragione di preoccuparmi delle persone al suo seguito, ora legittimate a sparare?

Peraltro, le priorità in questo paese, per me devono necessariamente essere altre.

Guarda, mi sembra di essere stato sufficientemente chiaro, io non voglio che le persone aggredite facciano inginocchiare le persone e le giustizino.

D'altra parte, il caso di Salvini che visita il tizio viene usato (forse) per pareggiare il caso di Scalfarotto che visita l'aggressore. Beh, 1-1 e palla al centro, se la si vuole vedere così (che non è la mia visione). Posso solo rilevare che se non ci fosse stata azione di delinquenza, ambo i fatti non si sarebbero verificati. Poi mi fermo qui.

Adesso non mi voglio ingarbugliare in questioni che ci portano OT, posso però far notare che questa situzione di esacerbazione HA NECESSARIAMENTE delle radici, e sono radici che affondano nella crescente insicurezza del cittadino. E' chiaro che qualcuno ci sta marciando sopra, ma il problema c'è. C'è ed è ben visibile, non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che sono idee piovute dal nulla. La gente non ne puole più, semplicemente, e trova rifugio, a torto o a ragione, verso la parte politica che dà più segnali garanzia in tal senso.

L'esempio che fai del ragazzo che sconfina per un pallone è veramente ai limiti, mi spiace ma fai una valutazione errata. Qui si discute di aggressioni nel cuore della notte con gente armata che vuole delinquere. Quello che esplichi tu è un estremismo che è indipendente dalle leggi. Non si possono prendere a base del ragionamento per fare una buona legge dei casi estremi, altrimenti non esiste intenzione di delinquere, tutti sono innocenti e non regolamenti assolutamente niente, o viceversa.

Ho l'impressione che hai poca fiducia della gente perbene (la stragrande maggioranza, che va tutelata), che ritieni invece delle potenziale belve assetate di sangue. Forse la gente vuole solo vivere in pace e nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello di acquistare un'arma e fare del male se non provocata. Quello che va corretto è la poca efficienza della attuale giustizia verso chi delinque a priori, e non la continua protezione delle persone a posteriori, senza considerare che sono l'originatore del malfatto. Se attui misure più repressive e fai pendere l'ago della bilancia a favore di chi viene aggredito, vedrai che si verificheranno meno atti criminali, in media. A me sembra un buon sistema. Non perfetto, certo, ma se non altro forse più di buon senso e affrancante una fiducia del cittadino. Non si sta discutendo di un regime di polizia, si sta discutendo di non aver paura a difendersi quando necessario. Sarebbe il crollo della civiltà e veramente il ritorno alle barbarie, perché allora vale la legge del più forte e la prevaricazione di chi vuole delinquere.

E' perfettamente naturale, e qui mi avventuro coscientemente in un campo minato, che per controbilanciare una situazione di "degrado" giuridico all'occhio del cittadino, vengano presi correttivi magari sproporzionati. E' come quando devi correggere la rotta, se riporti la barra a posizione neutra non risolvi, devi applicare una forza opposta, e con forza, altrimenti la barca non va dritta. Mi spiace se viene interpretata come repressione, non lo è. E' una naturale risposta alla sollecitazione di un sistema. Quando le cose ritornano al loro posto, puoi essere più clemente. Se la vuoi pensare così, in un primo momento forse le leggi possono essere dure, è un prezzo da pagare, purtroppo, per ristabilire l'ordine.

Spero di aver trasmesso correttamente il messaggio, che non è direttamente frutto della mia mente, ma di un pensiero comune.

Se per te le priorità sono altre, ok, ognuno ha i propri punti di vista. Per me è fondamentale, perché una società non giusta e non ben regolamentata da un punto di vista giuridico non potrà mai produrre una civiltà che cresce correttamente. Ma rispetto la tua opinione.
 
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Guarda, mi sembra di essere stato sufficientemente chiaro, io non voglio che le persone aggredite facciano inginocchiare le persone e le giustizino.

D'altra parte, il caso di Salvini che visita il tizio viene usato (forse) per pareggiare il caso di Scalfarotto che visita l'aggressore. Beh, 1-1 e palla al centro, se la si vuole vedere così (che non è la mia visione). Posso solo rilevare che se non ci fosse stata azione di delinquenza, ambo i fatti non si sarebbero verificati. Poi mi fermo qui.

Adesso non mi voglio ingarbugliare in questioni che ci portano OT, posso però far notare che questa situzione di esacerbazione HA NECESSARIAMENTE delle radici, e sono radici che affondano nella crescente insicurezza del cittadino. E' chiaro che qualcuno ci sta marciando sopra, ma il problema c'è. C'è ed è ben visibile, non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che sono idee piovute dal nulla. La gente non ne puole più, semplicemente, e trova rifugio, a torto o a ragione, verso la parte politica che dà più segnali garanzia in tal senso.

L'esempio che fai del ragazzo che sconfina per un pallone è veramente ai limiti, mi spiace ma fai una valutazione errata. Qui si discute di aggressioni nel cuore della notte con gente armata che vuole delinquere. Quello che esplichi tu è un estremismo che è indipendente dalle leggi. Non si possono prendere a base del ragionamento per fare una buona legge dei casi estremi, altrimenti non esiste intenzione di delinquere, tutti sono innocenti e non regolamenti assolutamente niente, o viceversa.

Ho l'impressione che hai poca fiducia della gente perbene (la stragrande maggioranza, che va tutelata), che ritieni invece delle potenziale belve assetate di sangue. Forse la gente vuole solo vivere in pace e nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello di acquistare un'arma e fare del male se non provocata. Quello che va corretto è la poca efficienza della attuale giustizia verso chi delinque a priori, e non la continua protezione delle persone a posteriori, senza considerare che sono l'originatore del malfatto. Se attui misure più repressive e fai pendere l'ago della bilancia a favore di chi viene aggredito, vedrai che si verificheranno meno atti criminali, in media. A me sembra un buon sistema. Non perfetto, certo, ma se non altro forse più di buon senso e affrancante una fiducia del cittadino. Non si sta discutendo di un regime di polizia, si sta discutendo di non aver paura a difendersi quando necessario. Sarebbe il crollo della civiltà e veramente il ritorno alle barbarie, perché allora vale la legge del più forte e la prevaricazione di chi vuole delinquere.

E' perfettamente naturale, e qui mi avventuro coscientemente in un campo minato, che per controbilanciare una situazione di "degrado" giuridico all'occhio del cittadino, vengano presi correttivi magari sproporzionati. E' come quando devi corregere la rotta, se riporti la barra a posizione neutra non risolvi, devi applicare una forza opposta, e con forza, altrimenti la barca non va dritta. Mi spiace se viene interpretata come repressione, non lo è. E' una naturale risposta alla sollecitazione di un sistema. Quando le cose ritornano al loro posto, puoi essere più clemente. Se la vuoi pensare così, in un primo momento forse le leggi possono essere dure, è un prezzo da pagare, purtroppo, per ristabilire l'ordine.

Spero di aver trasmesso correttamente il messaggio, che non è direttamente frutto della mia mente, ma di un pensiero comune.

Se per te le priorità sono altre, ok, ognuno ha i propri punti di vista. Per me è fondamentale, perché una società non giusta e non ben regolamentata da un punto di vista giuridico non potrà mai produrre una civiltà che cresce correttamente. Ma rispetto la tua opinione.

Salvini ricopriva, allora, un ruolo istituzionale e che Scalfarotto non ricopriva, e gode di una visibilità che Scalfarotto non ha, il che pone le due situazioni su due piani differenti.

Sul secondo tuo punto, io ritengo che l'insicurezza del cittadino derivi direttamente dal clima attuale e dal tipo di dibattito che viene condotto e portato a livello nazionale da un lustro a questa parte. Non é che tutti i ladri e criminali del mondo si siano svegliati solo negli ultimi 5 anni. Anzi. Mi pare che i dati sulla criminalità dicano altro, rispetto per esempio a problemi di violenze sulle donne che hanno cifre e portata diverse e che non vengono affrontati minimamente.

Sull'esempio del ragazzo invece io ti dico che é quanto mai calzante, visto che ciò che é scritto nel decreto (ripeto, grave turbamento, che può voler dire tutto e il contrario di tutto) pone problemi di interpretazione. Il diritto civile e il diritto penale si fondano sui casi, e casi del genere aiutano a valutare le basi non solo giuridiche, ma anche ETICHE di una legge, che ti fa dire se quella può essere considerata giusta o ingiusta.
Aumentare a dismisura i margini entro i quali una sparatoria può essere definita "legittima difesa" significa consegnare le chiavi della sicurezza dallo stato al singolo cittadino, con gravi conseguenze. Ciò che dovrebbe essere fatto da polizia, carabinieri e magistratura viene delegato al cittadino? Praticamente causeresti quello che in teoria cerchi di combattere.

Non é questione di mancanza di fiducia, quanto di dati: é scientificamente e statisticamente provato (ti consiglio di informarti al riguardo) che, in maniera quasi paradossale, leggi che permettono la detenzione di armi da fuoco e la legittima difesa anche in casi soft, contribuiscano ad aumentare il numero di episodi di criminalità e microcriminalità.


Io accetto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, temo che rimarremo su posizioni diverse.
Io ne faccio una questione di etica, di civiltà, di libertà e giustizia morale. Preferisco contribuire a fornire lavoro e sussistenza a miei cittadini per evitare che questi abbiano la necessità di rubare e ridurne la devianza, piuttosto che dotarli della possibilità di farsi giustizia da soli.

Il mio desiderio é il tuo desiderio, e il desiderio di tutta la gente per bene: vivere in una comunità più sana, piú serena, piú progredita (anche a livello sociale) e piú prospera possibile. Il problema é che spesso si hanno idee diverse sul come arrivare a migliorare tale situazione.
 

gabri65

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Salvino ricopriva, allora, un ruolo istituzionale che Scalfarotto non ricopriva, che pone le due situazioni su due piani differenti.

Scalfarotto sta in parlamento. Che significa, ha sbagliato Salvini e Scalfarotto ha fatto bene? Secondo me continuiamo ad intortarci sulla strumentalizzazione, solite (!) azioni e giudizi differenti. Salvini ha visitato un aggredito, Scalfarotto un aggressore. A me tanto mi basta, poi libero di chiamarmi Salviniano (nonostante non lo voti) o peggio.

Sul secondo tuo punto, io ritengo che l'insicurezza del cittadino derivi direttamente dal clima attuale e dal tipo di dibattito che viene condotto e portato a livello nazionale da un lustro a questa parte. Non é che tutti i ladri e criminali del mondo si siano svegliati solo negli ultimi 5 anni. Anzi. Mi pare che i dati sulla criminalità dicano altro, rispetto per esempio a problemi di violenze sulle donne che hanno cifre e portata diverse e che non vengono affrontati minimamente.

Sull'esempio del ragazzo invece io ti dico che é quanto mai calzante, visto che ciò che é scritto nel decreto (ripeto, grave turbamento, che può voler dire tutto e il contrario di tutto) pone problemi di interpretazione. Il diritto civile e il diritto penale si fondano sui casi, e casi del genere aiutano a valutare le basi non solo giuridiche, ma anche ETICHE di una legge, che ti fa dire se quella può essere considerata giusta o ingiusta.
Aumentare a dismisura i margini entro i quali una sparatoria può essere definita "legittima difesa" significa consegnare le chiavi della sicurezza dallo stato al singolo cittadino, con gravi conseguenze. Ciò che dovrebbe essere fatto da polizia, carabinieri e magistratura viene delegato al cittadino? Praticamente causeresti quello che in teoria cerchi di combattere.

L'insicurezza del cittadino deriva dal fatto che qualche decina di anni fa nessuno aveva le barre di metallo di protezione alle finestre. Adesso, almeno da me, non esiste casa che non sia diventata una prigione, e non si è sicuri nemmeno per andare a comprare le sigarette. Vengono istituiti turni per andare in ferie, e il vicino dà sempre un occhio. Sai quanto costa mettere inferriate di 3 cm ad una casa?

Non é questione di mancanza di fiducia, quanto di dati: é scientificamente e statisticamente provato (ti consiglio di informarti al riguardo) che, in maniera quasi paradossale, leggi che permettono la detenzione di armi da fuoco e la legittima difesa anche in casi soft, contribuiscano ad aumentare il numero di episodi di criminalità e microcriminalità.

Non ho parlato di dare armi da fuoco ai cittadini, e non credo nessun partito politico attuale, nemmeno Salvini, lo avvallerebbe. Si sta parlando di punire chi delinque. Si sta parlando di una giustizia che permette ad un aggressore di richiedere i danni ad una persona aggredita. Non so se ci rendiamo conto.

Io accetto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, temo che rimarremo su posizioni diverse.

Ditto. Ovviamente puoi rimanere sulle tue posizioni, mica ti voglio convincere.

Io ne faccio una questione di etica, di civiltà, di libertà e giustizia morale. Preferisco contribuire a fornire lavoro e sussistenza a miei cittadini per evitare che questi abbiano la necessità di rubare e ridurne la devianza, piuttosto che dotarli della possibilità di farsi giustizia da soli.

Purtroppo c'è gente che VUOLE delinquere e sopraffare il prossimo. Purtroppo c'è gente che NON VUOLE lavorare e vivere in pace. Fattene una ragione.

Il mio desiderio é il tuo desiderio, e il desiderio di tutta la gente per bene: vivere in una comunità più sana, piú serena, piú progredita (anche a livello sociale) e piú prospera possibile. Il problema é che spesso si hanno idee diverse sul come arrivare a migliorare tale situazione.

E qui sono d'accordo.
 
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Guarda, mi sembra di essere stato sufficientemente chiaro, io non voglio che le persone aggredite facciano inginocchiare le persone e le giustizino.

D'altra parte, il caso di Salvini che visita il tizio viene usato (forse) per pareggiare il caso di Scalfarotto che visita l'aggressore. Beh, 1-1 e palla al centro, se la si vuole vedere così (che non è la mia visione). Posso solo rilevare che se non ci fosse stata azione di delinquenza, ambo i fatti non si sarebbero verificati. Poi mi fermo qui.

Adesso non mi voglio ingarbugliare in questioni che ci portano OT, posso però far notare che questa situzione di esacerbazione HA NECESSARIAMENTE delle radici, e sono radici che affondano nella crescente insicurezza del cittadino. E' chiaro che qualcuno ci sta marciando sopra, ma il problema c'è. C'è ed è ben visibile, non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che sono idee piovute dal nulla. La gente non ne puole più, semplicemente, e trova rifugio, a torto o a ragione, verso la parte politica che dà più segnali garanzia in tal senso.

L'esempio che fai del ragazzo che sconfina per un pallone è veramente ai limiti, mi spiace ma fai una valutazione errata. Qui si discute di aggressioni nel cuore della notte con gente armata che vuole delinquere. Quello che esplichi tu è un estremismo che è indipendente dalle leggi. Non si possono prendere a base del ragionamento per fare una buona legge dei casi estremi, altrimenti non esiste intenzione di delinquere, tutti sono innocenti e non regolamenti assolutamente niente, o viceversa.

Ho l'impressione che hai poca fiducia della gente perbene (la stragrande maggioranza, che va tutelata), che ritieni invece delle potenziale belve assetate di sangue. Forse la gente vuole solo vivere in pace e nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello di acquistare un'arma e fare del male se non provocata. Quello che va corretto è la poca efficienza della attuale giustizia verso chi delinque a priori, e non la continua protezione delle persone a posteriori, senza considerare che sono l'originatore del malfatto. Se attui misure più repressive e fai pendere l'ago della bilancia a favore di chi viene aggredito, vedrai che si verificheranno meno atti criminali, in media. A me sembra un buon sistema. Non perfetto, certo, ma se non altro forse più di buon senso e affrancante una fiducia del cittadino. Non si sta discutendo di un regime di polizia, si sta discutendo di non aver paura a difendersi quando necessario. Sarebbe il crollo della civiltà e veramente il ritorno alle barbarie, perché allora vale la legge del più forte e la prevaricazione di chi vuole delinquere.

E' perfettamente naturale, e qui mi avventuro coscientemente in un campo minato, che per controbilanciare una situazione di "degrado" giuridico all'occhio del cittadino, vengano presi correttivi magari sproporzionati. E' come quando devi corregere la rotta, se riporti la barra a posizione neutra non risolvi, devi applicare una forza opposta, e con forza, altrimenti la barca non va dritta. Mi spiace se viene interpretata come repressione, non lo è. E' una naturale risposta alla sollecitazione di un sistema. Quando le cose ritornano al loro posto, puoi essere più clemente. Se la vuoi pensare così, in un primo momento forse le leggi possono essere dure, è un prezzo da pagare, purtroppo, per ristabilire l'ordine.

Spero di aver trasmesso correttamente il messaggio, che non è direttamente frutto della mia mente, ma di un pensiero comune.

Se per te le priorità sono altre, ok, ognuno ha i propri punti di vista. Per me è fondamentale, perché una società non giusta e non ben regolamentata da un punto di vista giuridico non potrà mai produrre una civiltà che cresce correttamente. Ma rispetto la tua opinione.

Salvino ricopriva, allora, un ruolo istituzionale che Scalfarotto non ricopriva, che pone le due situazioni su due piani differenti.

Sul secondo tuo punto, io ritengo che l'insicurezza del cittadino derivi direttamente dal clima attuale e dal tipo di dibattito che viene condotto e portato a livello nazionale da un lustro a questa parte. Non é che tutti i ladri e criminali del mondo si siano svegliati solo negli ultimi 5 anni. Anzi. Mi pare che i dati sulla criminalità dicano altro, rispetto per esempio a problemi di violenze sulle donne che hanno cifre e portata diverse e che non vengono affrontati minimamente.

Sull'esempio del ragazzo invece io ti dico che é quanto mai calzante, visto che ciò che é scritto nel decreto (ripeto, grave turbamento, che può voler dire tutto e il contrario di tutto) pone problemi di interpretazione. Il diritto civile e il diritto penale si fondano sui casi, e casi del genere aiutano a valutare le basi non solo giuridiche, ma anche ETICHE di una legge, che ti fa dire se quella può essere considerata giusta o ingiusta.
Aumentare a dismisura i margini entro i quali una sparatoria può essere definita "legittima difesa" significa consegnare le chiavi della sicurezza dallo stato al singolo cittadino, con gravi conseguenze. Ciò che dovrebbe essere fatto da polizia, carabinieri e magistratura viene delegato al cittadino? Praticamente causeresti quello che in teoria cerchi di combattere.

Non é questione di mancanza di fiducia, quanto di dati: é scientificamente e statisticamente provato (ti consiglio di informarti al riguardo) che, in maniera quasi paradossale, leggi che permettono la detenzione di armi da fuoco e la legittima difesa anche in casi soft, contribuiscano ad aumentare il numero di episodi di criminalità e microcriminalità.


Io accetto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, temo che rimarremo su posizioni diverse.
Io ne faccio una questione di etica, di civiltà, di libertà e giustizia morale. Preferisco contribuire a fornire lavoro e sussistenza a miei cittadini per evitare che questi abbiano la necessità di rubare e ridurne la devianza, piuttosto che dotarli della possibilità di farsi giustizia da soli.

Il mio desiderio é il tuo desiderio, e il desiderio di tutta la gente per bene: vivere in una comunità più sana, piú serena, piú progredita (anche a livello sociale) e piú prospera possibile. Il problema é che spesso si hanno idee diverse sul come arrivare a migliorare tale situazione.
 

mil77

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Vai a vedere cosa dice l’art. 595 del codice penale e ti renderai conto di quanto spesso un personaggio pubblico può accusare un giornalista di diffamazione. Poi ne riparliamo.

Lo so a memoria...è il mio lavoro e proprio x quello ti dico che le condanne (Non le querele) x diffamazione le prendono sempre gli stessi...quelli che accusano gli altri senza avere le prove solo x fare audience o per la goduria di denigrare un avversario
 

Heaven

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Marco travaglio potrebbe iniziare a spiegare le innumerevoli condanne per diffamazione che ha a suo carico, argomento da cui scappa sempre senza troppi problemi

Ma quando scrivete certe cose le pensate veramente o avete qualcosa da nascondere?
 

gabri65

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Salvino ricopriva, allora, un ruolo istituzionale che Scalfarotto non ricopriva, che pone le due situazioni su due piani differenti.

Sul secondo tuo punto, io ritengo che l'insicurezza del cittadino derivi direttamente dal clima attuale e dal tipo di dibattito che viene condotto e portato a livello nazionale da un lustro a questa parte. Non é che tutti i ladri e criminali del mondo si siano svegliati solo negli ultimi 5 anni. Anzi. Mi pare che i dati sulla criminalità dicano altro, rispetto per esempio a problemi di violenze sulle donne che hanno cifre e portata diverse e che non vengono affrontati minimamente.

Sull'esempio del ragazzo invece io ti dico che é quanto mai calzante, visto che ciò che é scritto nel decreto (ripeto, grave turbamento, che può voler dire tutto e il contrario di tutto) pone problemi di interpretazione. Il diritto civile e il diritto penale si fondano sui casi, e casi del genere aiutano a valutare le basi non solo giuridiche, ma anche ETICHE di una legge, che ti fa dire se quella può essere considerata giusta o ingiusta.
Aumentare a dismisura i margini entro i quali una sparatoria può essere definita "legittima difesa" significa consegnare le chiavi della sicurezza dallo stato al singolo cittadino, con gravi conseguenze. Ciò che dovrebbe essere fatto da polizia, carabinieri e magistratura viene delegato al cittadino? Praticamente causeresti quello che in teoria cerchi di combattere.

Non é questione di mancanza di fiducia, quanto di dati: é scientificamente e statisticamente provato (ti consiglio di informarti al riguardo) che, in maniera quasi paradossale, leggi che permettono la detenzione di armi da fuoco e la legittima difesa anche in casi soft, contribuiscano ad aumentare il numero di episodi di criminalità e microcriminalità.


Io accetto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, temo che rimarremo su posizioni diverse.
Io ne faccio una questione di etica, di civiltà, di libertà e giustizia morale. Preferisco contribuire a fornire lavoro e sussistenza a miei cittadini per evitare che questi abbiano la necessità di rubare e ridurne la devianza, piuttosto che dotarli della possibilità di farsi giustizia da soli.

Il mio desiderio é il tuo desiderio, e il desiderio di tutta la gente per bene: vivere in una comunità più sana, piú serena, piú progredita (anche a livello sociale) e piú prospera possibile. Il problema é che spesso si hanno idee diverse sul come arrivare a migliorare tale situazione.

???

Guarda, hai ripostato i soliti discorsi.
 
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Salvini ricopriva, allora, un ruolo istituzionale e che Scalfarotto non ricopriva, e gode di una visibilità che Scalfarotto non ha, il che pone le due situazioni su due piani differenti.

Sul secondo tuo punto, io ritengo che l'insicurezza del cittadino derivi direttamente dal clima attuale e dal tipo di dibattito che viene condotto e portato a livello nazionale da un lustro a questa parte. Non é che tutti i ladri e criminali del mondo si siano svegliati solo negli ultimi 5 anni. Anzi. Mi pare che i dati sulla criminalità dicano altro, rispetto per esempio a problemi di violenze sulle donne che hanno cifre e portata diverse e che non vengono affrontati minimamente.

Sull'esempio del ragazzo invece io ti dico che é quanto mai calzante, visto che ciò che é scritto nel decreto (ripeto, grave turbamento, che può voler dire tutto e il contrario di tutto) pone problemi di interpretazione. Il diritto civile e il diritto penale si fondano sui casi, e casi del genere aiutano a valutare le basi non solo giuridiche, ma anche ETICHE di una legge, che ti fa dire se quella può essere considerata giusta o ingiusta.
Aumentare a dismisura i margini entro i quali una sparatoria può essere definita "legittima difesa" significa consegnare le chiavi della sicurezza dallo stato al singolo cittadino, con gravi conseguenze. Ciò che dovrebbe essere fatto da polizia, carabinieri e magistratura viene delegato al cittadino? Praticamente causeresti quello che in teoria cerchi di combattere.

Non é questione di mancanza di fiducia, quanto di dati: é scientificamente e statisticamente provato (ti consiglio di informarti al riguardo) che, in maniera quasi paradossale, leggi che permettono la detenzione di armi da fuoco e la legittima difesa anche in casi soft, contribuiscano ad aumentare il numero di episodi di criminalità e microcriminalità.


Io accetto che tu abbia un'opinione differente dalla mia, temo che rimarremo su posizioni diverse.
Io ne faccio una questione di etica, di civiltà, di libertà e giustizia morale. Preferisco contribuire a fornire lavoro e sussistenza a miei cittadini per evitare che questi abbiano la necessità di rubare e ridurne la devianza, piuttosto che dotarli della possibilità di farsi giustizia da soli.

Il mio desiderio é il tuo desiderio, e il desiderio di tutta la gente per bene: vivere in una comunità più sana, piú serena, piú progredita (anche a livello sociale) e piú prospera possibile. Il problema é che spesso si hanno idee diverse sul come arrivare a migliorare tale situazione.
Sono assolutamente d'accordo, assolutamente d'accordo.

Speriamo mai, ma:

"Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto"
Blaise Pascal
 
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