Non è così integralista col modulo, confermando cosa aveva annunciato alla sua presentazione. Dimostra una certa duttilità, anche a partita in corso (4-3-3 contro il Verona nel secondo tempo per esempio, le sperimentazioni con schemi asimmetrici).
Purtroppo sono saltate fuori altre idee, due, di cui credo che Boban e Maldini non fossero a conoscenza:
1) la preferenza per i giocatori alti
2) la preferenza per giocatori con un vissuto
Queste preferenze fanno sì che Calha e Suso e Biglia siano i giocatori principali di Giampaolo:
- Biglia è il più anziano, classe 86: vuole il più esperto di tutti come regista, nel ruolo forse più delicato. E non è affatto alto.
- Suso il giocatore offensivo inamovibile, classe 93, ma anche uno dei più anziani come presenze nel Milan, uno abituato alla titolarità, ad essere a capo delle gerarchie: Giampaolo non gli ha tolto i gradi, accettando le gerarchie che ha trovato / senza assumersi alcuna responsabilità nel cambiare le gerarchie. Altezza scarsa.
- Calhanoglu, classe 94: idem come sopra. Arrivato poco dopo il ritorno di Suso dal Genoa, forma con lo spagnolino un sistema biplanetario che è centrale nella galassia Milan. Anche qui Giampaolo non ha voluto toccare le gerarchie. Pregio di vissuto: nazionale turco. Altezza scarsa.
Rodriguez, classe '92: titolare della Svizzera nonchè del Milan. Ordinato e vissuto. Altezza 1,80, ma essendo difensore adattabile a centrale è sufficientemente basso.
- Borini, classe 91: un gran vissuto per Fabio e un'altezza accettabile, un 1,80 che non si nota. Jolly che si infilava tra le gerarchie ogni 3x2, Giampaolo ne ha mantenuto il senso, proponendolo come mezzala ad interim, poi tristemente dimenticato.
- Castillejo, classe 95: sembra uno spilungone ma è alto solo 1,79. Deve pesare il suo vissuto in Spagna, e pare che GP abbia un debole per gli ispanici (Vedi Suso, ma pure Rodriguez e Biglia e Musacchio). Seconda punta ad interim, finito nel dimenticatoio.
- Leao e Paquetà, giovani parvenù brasiliano-portoghesi (ahi ahi, non ispanici). Troppo alti e troppo giovani. Senza un vissuto al Milan. Il vissuto brasiliano è al contrario una brutta cosa, da dimenticare in fretta. Accusati di non saper giocare, di non saper difendere e di non sapere il proprio ruolo.
- Rebic, classe 93: uno scorbutico balcanico troppo alto e grosso per pensare di giocare a pallone. Le due impappinate col pallone a Verona hanno provocato una smorfia indelebile in Giampaolo e vedrà il campo solo quando abbasserà la cresta e l'altezza. Non sa il proprio ruolo, dice ala sinistra, ma "bisogna vedere" sogghigna GP. Vissuto non pervenuto.
- Piatek, classe 95: poco vissuto, un vissuto al Genoa (non alla Samp). Alto solo 1,83 è in vantaggio sul grattacielo Leao. Vissuto al Milan fastidioso, da capocannoniere si permette di smettere di segnare; gerarchia in bilico, favorita solo dalla cessione di Cutrone e dall'impresentabile Leao.
Potete proseguire voi con i vari Bennacer, Krunic, Hernandez, Bonaventura, Conti, ecc...
Insomma, si affida alle gerarchie passate, non ha fiducia nei nuovi ma nemmeno tanta sui giocatori "anziani". Ripetendo continuamente che hanno un vissuto di portatori di palla, di non saper giocare coralmente, che devono imparare e ci vuole tempo:
equivale ad affrontare le partite come se fossero amichevoli, che probabilmente si perderanno, perchè l'avversario è più avanti, hanno tutti un vissuto... figuriamoci il derby, affrontato con un "dai, forse pareggiamo" "è una partita speciale chissà che verrà fuori" "sono più forti".
Alla fine i miglioramenti dettati in allenamento vengono vanificati da una cristallizzazione della negatività. Giampaolo sta certificando l'inadeguatezza della rosa. Di conseguenza i giocatori si sentono proprio inadeguati. Non solo già prima avevano un'autostima pericolante, ora subiscono puntualmente le critiche di Giampaolo: sono troppo giovani, non sanno dialogare, non siamo pronti, forse possiamo arrivarci. Tutte parole dette con distacco, come se importasse poco. E' come essere all'università dove si studia per un esame di Maggio e le prove per arrivarci contano solo in vista di Maggio. Non si sta giocando un campionato, si sta imparando il Calcio di Giampaolo, senza fretta.