La serenità di chi è saldo sulla sua poltrona con un contratto in tasca. Non mi pare avesse la stessa serenità parlando alla Gazzetta quel 27 Maggio 2022...
Drammatiche le sue parole. Parla del Milan come fosse un Atalanta qualsiasi.
I giocatori ce li dobbiamo costruire,che arroganza poi, avesse almeno le competenze per trovarli i giocatori dopo gli ultimi 3 mercati fallimentari.
Sono davvero schifato.
In realtà se Cardinale volesse, potrebbe licenziarlo quando vuole, essendo Maldini dirigente. Il contratto di un dirigente, nel mondo del lavoro, può essere recesso quando vuoi e non devi pagare il restante, ma dare una sorta di buona uscita (es Boban venne risarcito di 5 mln).
Perciò dipende dalla proprietà.
Sul discorso Atalanta,
chiunque ci metti, anche il tuo caro Giuntoli, ti direbbe la stessa cosa. Il Milan non può spendere, se non attingendo da ciò che ricava, gli acquisti perciò saranno di gente giovane che va fatta crescere in casa…
questa cosa però è chiara da anni ormai, è sorprendente che ti meravigli.
A maggio scorso, prima di rinnovare, disse "Ci deve essere la volontà del club di aprire un ciclo. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro. Con due o tre acquisti importanti e il consolidamento dei giocatori che abbiamo possiamo competere per qualcosa di più grande in Champions”.
La nuova proprietà gli disse che non farà spese folli, perciò niente 2-3 colpi, ma gli disse che aumenteranno i ricavi per arrivare ad avere mobilità sul mercato, e nel lungo termine sarà una strategia vincente (ad esempio i ricavi dallo stadio).
Vedremo.
A me meraviglia che sia sorpreso dal fatto che siamo una Atalanta…
Non saremo mai il Milan che spenderà parecchi soldi, la priorità della proprietà è non emettere soldi per ripianare perdite.
Concludo.
col mercato 2021 ci hai visto lo scudetto,
Magnan, Tomori, Giroud.
Inutile continuare con sta teoria che è stato fallimentare, che senza quei 3 vincevi … che te lo dico a fare
le critiche son meritate,
ma non siamo a fantasilandia.