Maldini, arrivata ultima offerta. Insoddisfazione, ma firma probabile.

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gabri65

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Vai, ora parte la contromanifestazione.

Maldini senza spina dorsale, omuncolo, egocentrico, raccattasoldi, falso, bugiardo, juventino, gay, pro-LGBT, putiniano.
 
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Secondo me l'eventuale insoddisfazione puo' nascere solo da una cosa,dal fatto che per questo mercato,in quanto c'e'un closing di mezzo,non potra' lavorare al miglioramento netto della squadra,quindi se ne riparlerebbe eventualmente l'estate prossima,poiche' a gennaio difficilmente si muove gente di un certo spessore.
 
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Come riporta Cm.com, i legali di Maldini hanno ricevuto via mail la bozza di contratto con l'ultima modifica degli avvocati di Cardinale.
Maldini la sta valutando proprio in queste ore. Si attende che sia giorno a New York per la risposta, quando ci sarà una nuova telefonata.
Maldini è insoddisfatto del risultato ottenuto, ma dovrebbe firmare.

--------------

Notizie precedenti

Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato
Sul contratto ci sarà scritto che non si fa mercato prima del closing e che dopo se la vede con zio gerry.
Con elliott però sempre vigile.
 

Blu71

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Come riporta Cm.com, i legali di Maldini hanno ricevuto via mail la bozza di contratto con l'ultima modifica degli avvocati di Cardinale.
Maldini la sta valutando proprio in queste ore. Si attende che sia giorno a New York per la risposta, quando ci sarà una nuova telefonata.
Maldini è insoddisfatto del risultato ottenuto, ma dovrebbe firmare.

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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato

La firma di Maldini, per me, è l'unica speranza di non diventare - con tutto il rispetto - come l'Udinese.
 
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Io spero sia stata una trattativa ad alzare il budget, anche se non si quantifica così ma solo per capire, tipo da 40mln a almeno 70mln
 
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Maldini senza spina dorsale, omuncolo, egocentrico, raccattasoldi, falso, bugiardo, juventino, gay, pro-LGBT, putiniano.

Una persona in disaccordo con la proprietà Eliott, odia Gazidis, non ha ottenuto budget e poteri firma.
Raccontiamoci che lo fa per amore del Milan, per me va benissimo. Nessuna contromanifestazione, ma la gente non è scema..
 

Albijol

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Sinceramente se Maldini firma velocemente e resta, sono felice, ma se non è soddisfatto può semplicemente dirlo, non firmare, amici come prima e si va avanti con qualcuno altro
Moralmente se adesso non firma Maldini va criticato e anche pesantemente. Se sei insoddisfatto lasci a fine maggio, non adesso che ci lasceresti nella melma. Al massimo vedi come va quest'anno e poi te ne vai l'anno prossimo prima di maggio 2023.
 
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Come riporta Cm.com, i legali di Maldini hanno ricevuto via mail la bozza di contratto con l'ultima modifica degli avvocati di Cardinale.
Maldini la sta valutando proprio in queste ore. Si attende che sia giorno a New York per la risposta, quando ci sarà una nuova telefonata.
Maldini è insoddisfatto del risultato ottenuto, ma dovrebbe firmare.

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Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

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ora aspettiamo l'alba a New York. Sembra una serie Netflix
 
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Hai ragione. Ma non si sa perché alcuni confondono normali esseri umani, persone esattamente come noi, con delle divinità scese in terra.
Maldini mi sembra che abbia perso e subito su tutta la linea, budget e poteri.
Firma per quale motivo? Mah
Se firma,voglio sperare che lo faccia perche' dopo l'uscita di Gazidis a novembre e l'insediamento a tutti gli effetti di Redbird avra' maggiore potere decisionale e piu' margine di manovra,quindi firma oggi ma fara' dei "sacrifici" ancora per qualche tempo.
 
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