Maldini, arrivata ultima offerta. Insoddisfazione, ma firma probabile.

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Sinceramente se Maldini firma velocemente e resta, sono felice, ma se non è soddisfatto può semplicemente dirlo, non firmare, amici come prima e si va avanti con qualcuno altro
Più che altro se non è soddisfatto NON deve firmare. Stop.

Abbiamo già perso troppo tempo, vogliamo essere punto e a capo fra qualche mese? Io non so quanto siano deteriorati i rapporti, che ci siano delle frizioni è chiaro. Ma non sappiamo se ci sono fratture insanabili. C'è la possibilità di fare buon viso a cattivo gioco è andare avanti insieme? Bene. Ma se dobbiamo vedere Maldini firmare per restare poi separato in casa (cioè roba tipo Galliani e Barbara) allora meglio per tutti che non firmi.
 

Tifo'o

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Come riporta Cm.com, i legali di Maldini hanno ricevuto via mail la bozza di contratto con l'ultima modifica degli avvocati di Cardinale.
Maldini la sta valutando proprio in queste ore. Si attende che sia giorno a New York per la risposta, quando ci sarà una nuova telefonata.
Maldini è insoddisfatto del risultato ottenuto, ma dovrebbe firmare.

--------------

Notizie precedenti

Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato
Ma i tombini non aprono di notte?
 
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Io penso che oltre ai poteri decisionali, siano molto più probabile che non vi sia alcuna garanzia sul mercato di quest'anno soprattutto. RedBird non è una società "cash rich" come può essere Elliot, cerca flussi di cassa positivi e fin da subito (per intenderci, altro che pareggio di bilancio, qui si entra in una situazione in cui bisogna analizzare anche i cash flows). Il mercato sarà misero, perchè Cardinale vuole rientrare da subito dalle (piccole) perdite e portare la gestione non solo contabile, ma anche di cassa, in positivo da subito.
 
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Come riporta Cm.com, i legali di Maldini hanno ricevuto via mail la bozza di contratto con l'ultima modifica degli avvocati di Cardinale.
Maldini la sta valutando proprio in queste ore. Si attende che sia giorno a New York per la risposta, quando ci sarà una nuova telefonata.
Maldini è insoddisfatto del risultato ottenuto, ma dovrebbe firmare.

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Notizie precedenti

Come riportato dalla GDS in edicola, oggi alle 24 scadranno i contratti di Maldini e Massara. Decisione all'ultimo respiro e braccio di ferro tra le parti, anche se c'è ottimismo per il sì. Maldini e la proprietà si sono scambiati bozze di contratto negli ultimi giorni e la grande questione è l’autonomia decisionale. Qui, più che altrove, si sta giocando la partita. Non è questione di aumentare le competenze-Maldini non vuole un ruolo di amministratore delegato a tutto tondo, non vuole occuparsi della gestione finanziaria del club - ma di avere la fiducia totale della proprietà e l’ultima parola sulle decisioni che riguardano l’area tecnica, suo ambito di competenza. Maldini, insomma, chiede che siano messe per iscritto le sue competenze e, se stiamo all’attualità estiva, che sia garantita l’autonomia decisionale sul calciomercato, ovviamente in accordo con Massara e Pioli.

Elliott sicuramente non ha gradito le esternazioni di Pioli alla GDS. Ha puntato su Maldini in un ruolo per lui inedito, gli ha messo a disposizione un ampio budget per l’estate 2021 e molto probabilmente vuole continuare con il modello che ha portato allo scudetto, anche in questa fase di passaggio di proprietà. Magari con un diverso a.d.,considerato che Ivan Gazidis ha buone possibilità di lasciare il club in autunno.Anche così si risponde alla seconda domanda. Perché si è arrivati all’ultimo giorno? L’accordo con RedBird ha sicuramente rallentato un processo ma, al contempo, ha portato in scena Cardinale, in piena sintonia con Maldini. Non è un mistero che Maldini abbia trattato direttamente con il futuro proprietario, a cui ha spiegato la sua visione di un Milan europeo, in grado di tornare a giocare la fase a eliminazione diretta della Champions, come una delle migliori squadre del continente.

Il rinnovo arriverà? Ieri, a tarda sera, nell’aria restava ottimismo.Nonostante tutto ,nonostante gli ultimi due giorni siano stati tra i più duri, ci sono buone probabilità di accordo. I legali sono al lavoro e una volontà comune c’è, c’è sempre stata. Si tratta di trovare un compromesso, con una strana problematica da fuso orario, considerato che i legali di Elliott sono negli Stati Uniti. Improbabile insomma si risolva tutto nella mattinata di oggi. NOn è improbabile che si rimandi tutti ai prossimi giorni

CorSera: All’ultimo respiro. La trattativa fra Maldini e Massara e le due proprietà del Milan, quella presente e quella futura, prosegue senza produrre, almeno per il momento, la fumata bianca. L’invio la scorsa settimana della bozza del contratto ai due manager, con l’accordo in scadenza oggi, non ha procurato passi avanti decisivi, anzi. Il direttore dell’area tecnica, dopo averlo supervisionato con il proprio legale, avrebbe rispeditoaElliott la stesura dell’intesa con una serie di correzioni e commenti, ovvero con una lista di condizioni che il fondo ritiene difficili da accettare. Il nodo attorno a cui si dibatte è rappresentato dalla maggior autonomia che la leggenda del Milan, dopo uno scudetto vinto, reclama. I colloqui sono in corso e addirittura c’è chi ipotizza che le sospirate firme possano arrivare anche nei primi di luglio. La prospettiva però lascia perplessi i due manager dal momento che lunedì ci sarà il raduno e la squadra ha perciò bisogno di una completa operatività da parte dei quadri dirigenziali. La presenza ieri pomeriggio in sede di Ivan Gazidis sembrava lasciar presagire un contatto tra le parti: in realtà l’a.d. non ha mai incontrato gli uomini mercato del Milan.

Il Giornale: nemmeno il ritorno di Ivan Gazidis da New York dove sicuramente ha avuto incontri e colloqui con Gerry Cardinale, ha prodotto l’accelerazione che tutti davano per scontata e che adesso diventa un punto interrogativo. Anzi, a dire il vero, Gazidis ha commentato via nota ufficiale il successo del nuovo contratto (l’impianto del Vismara sarà intitolato allo sponsor) senza dedicare una sola parola all’altro tema del giorno. Proprio l’ad sud-africano, raccontano, è apparso molto infastidito dalla narrazione che lo vorrebbe in singolar tenzone con Paolo Maldini per via della firma che ritarda. Chi lo conosce da sempre, specie a Londra, lo considera uomo della mediazione e non da barricate. Da qui discende il quesito fondamentale di tutta la vicenda che non trova ancora una risposta univoca e autorevole: quale richiesta presentata da Paolo Maldini sta provocando questo ritardo imbarazzante per i protagonisti stessi, per il club e per il mercato stesso? Da quello che trapela da alcune fonti il nodo sarebbe costituito dall’attuale schema operativo dell’area tecnica rossonera: per ciascuna operazione di mercato deve chiedere e ottenere autorizzazione a una sorta di comitato ristretto. Maldini vorrebbe invece avere mano libera e rispondere a fine mercato del budget concordato per evitare, ad esempio, il caso Messias arrivato all’ultima ora senza passare dal club. L’esperienza passata di Elliott, ai tempi di Leonardo, non si rivelò felice (le operazioni di Paquetà e Piatek rovinose sul piano tecnico e finanziario, ndr), di qui la scelta di istituire il controllo. Questo braccio di ferro non può durare in eterno, prima o poi bisognerà sciogliere il nodo segnalando che sul tema della governance societaria Cardinale è sulla stessa linea di Elliott.

CorSport: firma entro oggi o da domani stop a Maldini. Dall'1 luglio, domani, in caso di mancata firma Maldini e Massara non potranno più essere operativi sul mercato milanista. Quindi quella odierna è una giornata cruciale. Massara oggi sarà a Rimini come ospite per l'apertura del calciomercato
Quanti rutti hanno tirato su questa trattativa
 
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Hai proprio ragione. Il modo in cui viene raccontata la vicenda ha stancato almeno quanto la vicenda stessa.
Purtroppo quando hai una comunicazione che lascia a desiderare e questo nessuno puo' negarlo,presti il fianco a queste robe,in parte dobbiamo pure capire che fanno il loro lavoro,che col vero giornalismo ormai ha poco a che fare.
 
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Io penso che oltre ai poteri decisionali, siano molto più probabile che non vi sia alcuna garanzia sul mercato di quest'anno soprattutto. RedBird non è una società "cash rich" come può essere Elliot, cerca flussi di cassa positivi e fin da subito (per intenderci, altro che pareggio di bilancio, qui si entra in una situazione in cui bisogna analizzare anche i cash flows). Il mercato sarà misero, perchè Cardinale vuole rientrare da subito dalle (piccole) perdite e portare la gestione non solo contabile, ma anche di cassa, in positivo da subito.
Se dobbiamo fare attenzione anche al cash flow diventiamo ufficialmente la più povera delle 7 sorelle, dietro pure a Atalanta e Fiorentina.
L'udinesizzazione sarebbe completa.
#RoadToAramu
 
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I giornali non ne sanno mezza altroché…
Prima firmava entro lunedì, poi martedì, poi mercoledì. Ora ha ricevuto l’offerta ma è insoddisfatto ma firma.

Sparano totalmente a caso, secondo me prima di lunedì ne usciranno di ogni.
Lunedì si spera che qualcuno parli. Possibilmente in modo chiaro.
 
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Devo darti atto che tu questo scenario lo avevi anticipato mesi e mesi fa, come avevi predetto che il premio scudetto lo avremmo pagato caro.

Brutto incidente di percorso per l'apostolo il tricolore.

Ma tanto ha trovato il modo per uscir dall'imbarazzo.
Un genio, un genio del male.

Vende ma non tutto e pure prestando i soldi.
Nel frattempo tutto fermo , mercato compreso.
Purtroppo prevedere i nostri mali e' diventato pure abbastanza facile,ma non mi vanto affatto di aver previsto mesi fa questa situazione,anzi avrei voluto essere perculato per essermi sbagliato.
 
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