Fisicamente non è a posto. I tiri bassi sono tutti gol, perché fa fatica ad andare giù (soprattutto a destra). Da quando si è strappato ha difficoltà a spingere sul polpaccio.
Quella del polpaccio non vorrei fosse una scusa/motivazione che tentiamo di trovare noi tifosi al fatto che quasi ogni volta che la palla non gli arriva addosso e si deve tuffare è goal…(ieri sera, Cagliari, Napoli, Inter, juve…anno scorso con samardzic, salernitana, dortmund…e chi più ne ha più ne metta).
Impressione mia è che il suo calo sia dovuto ad altro. Dal problema al polpaccio sono passati due anni…due…
Non so voi, ma quando vedo la sua faccia mi viene in mente quella del pasticciere titolare della pasticceria sotto casa mia. È soltanto scura e non chiara, ma le fattezze sono quelle. Sono andato a cercarmi le foto del Maignan dello scudetto e le linee e le forme sono abbastanza visivamente diverse, secondo me. Stessa cosa vale per Leao.
Maignan e Leao imbolsiti e inciccioniti, poi abbiamo avuto il caso di Okafor ora messo a dieta da Conte…noto anche Theo Hernandez e la sua passione per le seratone e i palloncini, Calabria e gli after al “muretto”…
Al Milan vi è una quantità di casi di non-atleti con scarsa attenzione e professionalità fuori dal campo, che secondo me attualmente non ha eguali nel calcio di alto livello.
E il calcio purtroppo non è più quello degli anni 70-80, dove certi giocatori con la pancetta facevano la differenza anche da fermi, di tecnica pura. Due-tre anni di minor attenzione all’alimentazione e alla vita d’atleta, e di minor intensità negli allenamenti, unito al fatto che gli anni passano e anche per gli atleti avere 28 anni non è come averne 23 e il fisico reagisce diversamente agli stimoli, può trasformare atleti top come Maignan e Leao in giocatori medi, semplicemente rallentando i tempi di reazione di qualche decimo di secondo e diminuendo l’esplosività. Purtroppo il calcio reale non è la play station, i valori atletici degli sportivi variano nel tempo e dipendono da molte variabili
Queste sono le motivazioni, a parer mio, per giustificare la parabola discendente costante anno per anno dei top dello scudetto: maignan, leao, thea dai capelli rosa.