Vado controcorrente: se arrivano offerte estere con stipendi doppi dei nostri, è sacrosanto cedere.
Basta farlo alle giuste condizioni, che vuol dire
- 80 milioni per Maignan
- 100 per Theo.
- 80 per Tonali
- 40 per Tomori
- 150 per Leao
- 50 per Kalulu
- 50 per Thiaw
Chi crede che le società italiane abbiano la possibilità di opporsi non capisce purtroppo che piega ha preso il calcio italiano negli ultimi 15 anni.
L'importante è reinvestire i soldi incassati con intelligenza per far si che quello che è un giocatore da 100 milioni oggi si tramuti in 2/3 giocatori da 100 milioni domani.
Però negli ultimi anni di big di squadre italiane di vertice andati via a suon di milioni non è che ce ne siano stati chissà quanti. Hakimi, Lukaku(poi tornato indietro), Koulibaly e De Light(che a Torino non vedevano l’ora di dar via).
E, a parte il Napoli, gli altri due erano club che, stando a una certa narrazione, avevano necessità di fare cassa.
Poi chiaramente se un top club europeo vuole uno dei nostri e si verifica la triplice condizione tanti soldi a noi, tanti soldi al giocatore e titolarità garantita possiamo farci ben poco. Già se manca la titolarità garantita da parte del top club, a meno che il giocatore non abbia come priorità i soldi(cosa che non mi sembra per i nostri big), possiamo giocarcela proponendo un progetto sportivo interessante, che però al momento non sembra esserci: se si dà l’impressione che alla fine chi se ne frega dei risultati, chi se ne frega del senso di appartenenza e via dicendo, diventa inevitabile che un giocatore preferisca andare ad arricchirsi in un top club, anche se deve giocarsi il posto o fare panchina.
Detto questo, non penso che verremo depredati, ma una cessione importante l’ho messa in conto. Qualora le cessioni importanti dovessero essere di più, sarebbe una precisa scelta della proprietà, non una necessità dovuta all’inferiorità del calcio italiano.