Ma e` cosi` difficile programmare per vincere?

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Se fosse vero United e Chelsea avrebbero vinto tutto negli ultimi anni.

I soldi non bastano, questo è poco ma sicuro.
Che non bastino da soli sono assolutamente d’accordo. Servono anche la capacità e anche la fortuna di prendere giocatori forti che si integrino bene fra di loro. Resta il fatto che ad altissimi livelli i cicli vincenti li fanno solo quei club che sono nella top 10 per fatturati se si parla di Europa, nella top 3 se si parla di campionati nazionali.
 

Lineker10

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Che non bastino da soli sono assolutamente d’accordo. Servono anche la capacità e anche la fortuna di prendere giocatori forti che si integrino bene fra di loro. Resta il fatto che ad altissimi livelli i cicli vincenti li fanno solo quei club che sono nella top 10 per fatturati se si parla di Europa, nella top 3 se si parla di campionati nazionali.
Noi ci siamo ampiamente nella top 3 a livello nazionale, eppure non vedo all'orizzonte la possibilità di aprire un ciclo anche in Italia, sperando di sbagliarmi.

Segno che per quanto riguardo il Milan, in particolare, il fatturato adesso è l'ultimo dei problemi.

Al Milan c'è tutto per aprire un ciclo lungo e vincente. Mancano giusto poche cose: capacità, competenza e soprattutto volontà...
 

-Lionard-

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Noi ci siamo ampiamente nella top 3 a livello nazionale, eppure non vedo all'orizzonte la possibilità di aprire un ciclo anche in Italia, sperando di sbagliarmi.

Segno che per quanto riguardo il Milan, in particolare, il fatturato adesso è l'ultimo dei problemi.

Al Milan c'è tutto per aprire un ciclo lungo e vincente. Mancano poche cose: capacità, competenza e soprattutto volontà.
Sulla questione della volontà sarebbe interessante capire se vi è divergenza tra il progetto che aveva in mente Elliott e RedBird. Non si tratta, a mio parere, di domanda capziosa perchè sarà di attualità tra 12 mesi probabilmente.

L'idea che mi sono fatto è che RedBird sia un caso da manuale di effetto Dunning-Kruger. Come sottolinei, non è un tema di sostenibilità finanziaria né di "cacciare il grano" e nessun tifoso glielo chiede. Nei topic aperti da @Trumpusconi e @Mauricio è sotto gli occhi di tutti che basterebbe semplicemente utilizzare le risorse già a disposizione del club e in pieno autofinanziamento per riuscire a competere ai massimi livelli in Serie A. Il problema è che RedBird crede genuinamente nelle fesserie che propina agli zoomati, al moneyball, ai dati e tutte le altre idiozie. Se domani trovassero sotto un sasso 200 milioni di euro, questi prenderebbero comunque Fonseca e andrebbero in ogni caso a cercare talenti da lanciare perchè devono valorizzare il "Value for money".

Questa visione è peggiore di quella di Elliott che ti diceva "il mercato sarà contenuto perchè siamo in rosso". Per i rabbini era un tema economico, per questi ideologico con la differenza che al primo c'è rimedio mentre al secondo no.
 
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hiei87

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Conte ha un rapporto qualità prezzo svantaggioso, per vincere in italia ti bastano i limone, gli spalletti e persino pioli, non è un caso se nonostante le miriadi di panchine libere nessuno si sia cacato conte manco di striscio
Ma da quelli che hai citato a Fonseca ci passano svariate categorie e decine di allenatori liberi.
Fonseca è una scelta che non si può spiegare, se non con ragioni extracalcistiche.
 
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Ma da quelli che hai citato a Fonseca ci passano svariate categorie e decine di allenatori liberi.
Fonseca è una scelta che non si può spiegare, se non con ragioni extracalcistiche.
Fonseca è facilmente spiegabili basta farsi la check list e vedrai che il portoghese ha tutte le caratteristiche richieste
 

Lineker10

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Sulla questione della volontà sarebbe interessante capire se vi è divergenza tra il progetto che aveva in mente Elliott e RedBird. Non si tratta, a mio parere, di domanda capziosa perchè sarà di attualità tra 12 mesi probabilmente.

L'idea che mi sono fatto è che RedBird sia un caso da manuale di effetto Dunning-Kruger. Come sottolinei, non è un tema di sostenibilità finanziaria né di "cacciare il grano" e nessun tifoso glielo chiede. Nei topic aperti da @Trumpusconi e @Mauricio è sotto gli occhi di tutti che basterebbe semplicemente utilizzare le risorse già a disposizione del club e in pieno autofinanziamento per riuscire a competere ai massimi livelli in Serie A. Il problema è che RedBird crede genuinamente nelle fesserie che propina agli zoomati, al moneyball, ai dati e tutte le altre idiozie. Se domani trovassero sotto un sasso 200 milioni di euro, questi prenderebbero comunque Fonseca e andrebbero in ogni caso a cercare talenti da lanciare perchè devono valorizzare il "Value for money".

Questa visione è peggiore di quella di Elliott che ti diceva "il mercato sarà contenuto perchè siamo in rosso". Per i rabbini era un tema economico, per questi ideolico con la differenza che al primo c'è rimedio mentre al secondo no.
Secondo me non c'è nessuna divergenza, anzi.

Cosi sono le cose, per come le vedo io.

Elliott ha ereditato un Milan disastrato, con bilanci spaventosamente in rosso e una situazione debitoria gravissima. Nella loro gestione hanno risanato i conti, tagliando drasticamente le spese e aumentando gradualmente i ricavi. Sono stati umili e intelligenti nell'affidarsi a persone di mestiere e capaci come Gazidis, Maldini, Boban, Massara e obiettivamente hanno fatto un capolavoro, pensando che siamo partiti dalla stagione dei cinesi per arrivare a scudetto, semifinale di Champions, 450 milioni di fatturato e, per la prima volta nella storia, al bilancio in positivo. Un cammino difficile, pieno di ostacoli, di inciampi e di errori, ma indiscutibilmente di successo.

In tutto questo pero hanno incontrato un ostacolo insormontabile e sfinente: lo stadio. Ecco che hanno individuato il gonzo a cui "prestare" il Milan dietro la promessa di realizzare il nuovo stadio. Un gonzo senza una lira, senza mezzi, senza nulla se non esperienza proprio nel costruire stadi, incluso quello degli Yankees (non proprio l'ultimo al mondo insomma).

Secondo me, la gestione di Cardinale ha un unico obiettivo: costruire il nuovo stadio del Milan. Il problema pero è la gestione tecnica, nel frattempo. Cosa fare in questi anni? Come sostenere le enormi spese necessarie per lo stadio e allo stesso tempo gestire una società come il Milan? Anche in questo caso il gonzo aveva la risposta pronta: col moneyball of course!
Cosi in sostanza fino a quando non verrà chiusa la questione stadio (in un modo o nell'altro) assisteremo alla gestione del Milan con il minimo strettissimo necessario, che tradotto significa: BILANCI IN ATTIVO ANCHE SENZA PLUSVALENZE.

Spero di sbagliarmi, ma secondo me è in base a questo ultimo concetto che va visto tutto quello che stanno facendo. Il bilancio del Milan deve essere in attivo in automatico, grazie ai propri ricavi e ai diritti tv, poi eventuali cessioni sono un di piu anche da reinvestire (in parte) in giocatori, perchè no. Per fare questo hanno bisogno che siamo un squadra media, con risultati discreti, senza obiettivi sportivi, in sostanza di vivacchiare tra il secondo e il quinto/sesto posto.
 
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Sulla questione della volontà sarebbe interessante capire se vi è divergenza tra il progetto che aveva in mente Elliott e RedBird. Non si tratta, a mio parere, di domanda capziosa perchè sarà di attualità tra 12 mesi probabilmente.

L'idea che mi sono fatto è che RedBird sia un caso da manuale di effetto Dunning-Kruger. Come sottolinei, non è un tema di sostenibilità finanziaria né di "cacciare il grano" e nessun tifoso glielo chiede. Nei topic aperti da @Trumpusconi e @Mauricio è sotto gli occhi di tutti che basterebbe semplicemente utilizzare le risorse già a disposizione del club e in pieno autofinanziamento per riuscire a competere ai massimi livelli in Serie A. Il problema è che RedBird crede genuinamente nelle fesserie che propina agli zoomati, al moneyball, ai dati e tutte le altre idiozie. Se domani trovassero sotto un sasso 200 milioni di euro, questi prenderebbero comunque Fonseca e andrebbero in ogni caso a cercare talenti da lanciare perchè devono valorizzare il "Value for money".

Questa visione è peggiore di quella di Elliott che ti diceva "il mercato sarà contenuto perchè siamo in rosso". Per i rabbini era un tema economico, per questi ideologico con la differenza che al primo c'è rimedio mentre al secondo no.
Ineccepibile.
RedBird sono una massa di beoti, stupidi, limitati, ignoranti che si credono geni.
 
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Sulla questione della volontà sarebbe interessante capire se vi è divergenza tra il progetto che aveva in mente Elliott e RedBird. Non si tratta, a mio parere, di domanda capziosa perchè sarà di attualità tra 12 mesi probabilmente.

L'idea che mi sono fatto è che RedBird sia un caso da manuale di effetto Dunning-Kruger. Come sottolinei, non è un tema di sostenibilità finanziaria né di "cacciare il grano" e nessun tifoso glielo chiede. Nei topic aperti da @Trumpusconi e @Mauricio è sotto gli occhi di tutti che basterebbe semplicemente utilizzare le risorse già a disposizione del club e in pieno autofinanziamento per riuscire a competere ai massimi livelli in Serie A. Il problema è che RedBird crede genuinamente nelle fesserie che propina agli zoomati, al moneyball, ai dati e tutte le altre idiozie. Se domani trovassero sotto un sasso 200 milioni di euro, questi prenderebbero comunque Fonseca e andrebbero in ogni caso a cercare talenti da lanciare perchè devono valorizzare il "Value for money".

Questa visione è peggiore di quella di Elliott che ti diceva "il mercato sarà contenuto perchè siamo in rosso". Per i rabbini era un tema economico, per questi ideologico con la differenza che al primo c'è rimedio mentre al secondo no.

E' anche un tema di competenze. I Singer per quanto possano stare sulle palle, sono considerati tra i più influenti e competenti fondi di private equity a livello globale. Non sono gli ultimi arrivati di certo. E per quanto ne possiamo dire, hanno guadagnato e allo stesso tempo migliorato il Milan, mettendo in società Gazidis, Maldini, Boban. Oggi ci ritroviamo con Paperino, D'Ottavio e Moncada. trovare le differenze
 

-Lionard-

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Secondo me non c'è nessuna divergenza, anzi.

Cosi sono le cose, per come le vedo io.

Elliott ha ereditato un Milan disastrato, con bilanci spaventosamente in rosso e una situazione debitoria gravissima. Nella loro gestione hanno risanato i conti, tagliando drasticamente le spese e aumentando gradualmente i ricavi. Sono stati umili e intelligenti nell'affidarsi a persone di mestiere e capaci come Gazidis, Maldini, Boban, Massara e obiettivamente hanno fatto un capolavoro, pensando che siamo partiti dalla stagione dei cinesi per arrivare a scudetto, semifinale di Champions, 450 milioni di fatturato e, per la prima volta nella storia, al bilancio in positivo. Un cammino difficile, pieno di ostacoli, di inciampi e di errori, ma indiscutibilmente di successo.

In tutto questo pero hanno incontrato un ostacolo insormontabile e sfinente: lo stadio. Ecco che hanno individuato il gonzo a cui "prestare" il Milan dietro la promessa di realizzare il nuovo stadio. Un gonzo senza una lira, senza mezzi, senza nulla se non esperienza proprio nel costruire stadi, incluso quello degli Yankees (non proprio l'ultimo al mondo insomma).

Secondo me, la gestione di Cardinale ha un unico obiettivo: costruire il nuovo stadio del Milan. Il problema pero è la gestione tecnica, nel frattempo. Cosa fare in questi anni? Come sostenere le enormi spese necessarie per lo stadio e allo stesso tempo gestire una società come il Milan? Anche in questo caso il gonzo aveva la risposta pronta: col moneyball of course!
Cosi in sostanza fino a quando non verrà chiusa la questione stadio (in un modo o nell'altro) assisteremo alla gestione del Milan con il minimo strettissimo necessario, che tradotto significa: BILANCI IN ATTIVO ANCHE SENZA PLUSVALENZE.

Spero di sbagliarmi, ma secondo me è in base a questo ultimo concetto che va visto tutto quello che stanno facendo. Il bilancio del Milan deve essere in attivo in automatico, grazie ai propri ricavi e ai diritti tv, poi eventuali cessioni sono un di piu anche da reinvestire (in parte) in giocatori, perchè no. Per fare questo hanno bisogno che siamo un squadra media, con risultati discreti, senza obiettivi sportivi, in sostanza di vivacchiare tra il secondo e il quinto/sesto posto.
Io credo che Elliott volesse vendere sul serio nel 2022, sopratutto dopo aver appurato l'impossibilità di realizzare lo stadio. Probabilmente non ha trovato nessuno a disposto a prendere il Milan alle cifre e alle condizioni che avevano in mente e allora hanno accettato questo ibrido con il vendor loan concesso a Cardinale perché lui li avrà convinti di avere l'expertise nel settore sportivo e di sapere come fare per realizzare lo stadio.

La domanda però è: se l'obiettivo n° 1 di Elliott è realizzare lo stadio, perchè bloccare il tentativo di Cardinale di tirare dentro nuovi investitori? Perchè mi sembra evidente che, anche con i bilanci chiusi in attivo per i prossimi 10 anni, sarà praticamente impossibile realizzare da soli lo stadio che ha in mente RedBird senza i contributi che solamente un investitore solido può garantire.

Ne sapremo di più la prossima estate perchè se Elliott dovesse concedere una proroga a Cardinale allora non ci saranno più dubbi sulla "complicità", se RedBird dovesse riscattarci vorrà che avrà trovato un partner serio che presumo gli imporrà un giro di vite nel management sportivo (vedere cosa è successo allo United con ingresso di Ratcliffe) e se torneremo invece ad Elliott vedremo se lasceranno tutto uguale o cambieranno qualcosa.
 
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E' anche un tema di competenze. I Singer per quanto possano stare sulle palle, sono considerati tra i più influenti e competenti fondi di private equity a livello globale. Non sono gli ultimi arrivati di certo. E per quanto ne possiamo dire, hanno guadagnato e allo stesso tempo migliorato il Milan, mettendo in società Gazidis, Maldini, Boban. Oggi ci ritroviamo con Paperino, D'Ottavio e Moncada. trovare le differenze
Però c è da dire che paperino e moncada so o uomini di elliot presenti al milan gia da prima che arrivasse il gellato, anzi è strano che il proprietario nuovo non metta i suoi uomini nei posti chiave ma mantenga gli uomini del vecchio proprietario.
 
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