Ma non scherziamo. Questa è una delle tante piaghe di questo Paese. Lo sport svolge un’importantissima funzione sociale ed educativa. Il calcio è lo sport più praticato in Italia, la serie A la massima espressione e in quanto tale dovrebbe essere d’esempio. Fare i versi da scimmia ai giocatori di colore, prendere in giro gente che ha avuto problemi di salute ecc non è un gioco ma una cosa stomachevole e indegna. Soprattutto perché lasciar correre significa legittimare: “se lo fanno in serie a e nessuno dice nulla, figurati se dicono qualcosa a noi”. Risultato: già nelle partite tra bambini si vedono e si sentono cose da far accapponare la pelle. Di Lukaku uno può anche fregarsene perché “tanto è un professionista multimilionario”, ma il bambino/ragazzino di colore o quello che magari ha perso un genitore eccetera che si sente insultato per il colore della pelle o preso in giro perché ha perso i genitori eccetera? ‘Ste cose non vanno assolutamente sminuite e andrebbero punite severamente.
Rileggi meglio.
Non ho detto che non si deve punire.
Io pretendo un uniformità di legge.
Non puoi farlo ai neri?
Nessun problema. Ma non lo puoi fare nemmeno verso gli altri.
Se a te sta bene si può fare. Pero poi voglio le stesse pene per chi parla di Vesuvio, per chi parla di figlio di buonadonna. Per chi scherza su Gattuso o Pessotto per chi parla della moglie dei giocatori, per quelli che gridano "merdha" al rinvio del portiere.
Quindi allo stadio solo applausi o fischi.
Se fai qualcos'altro ti arrestano.
Basta volerlo.
A te sta bene?
A me sta benissimo.
Un giorno si arriverà addiritura a vietate il fischio perché il povero giocatore che si fa fischiare perché sbaglia il passaggio si sentirà discriminato.
Anzi, lo step successivo e che non si potrà più applaudire il fenomeno di turno se no gli altri 24 giocatori in rosa si sentiranno discriminati.