Che un soggetto come Lotito, che in passato ha interpretato in modo personale il diritto italiano e fatto le peggiori porcate a livello politico, vada preso a tutto tondo come esempio sinceramente ho qualche titubanza.
Qui certamente c'è un'evoluzione rispetto al solito, quando dice "deciderà Inzaghi se farlo giocare", visto che in passato si era reso protagonista di palesi casi di mobbing e vicende che solo in Italia vengono affrontate come duello rusticano (basti guardare l'ultimo anno di Lewandowski al Dortmund, andato a zero al Bayern).
Sinceramente non me la sento nemmeno di andare contro la Juventus, che fa il suo gioco e non deve certo guardare l'etica del campionato se ha occasioni del genere. Sono pigri, per me è sospetta la loro competenza perché fanno queste operazioni interne o Raiolate che segnalano uno scouting davvero modesto, va addirittura alla caccia delle clausole dei leader di chi arriva secondo o terzo, fa sciacallaggio guardando i contratti in scadenza, ma non vedo un solo motivo se non appunto etico per cui non dovrebbe farlo.
Il problema, come al solito, sono le regole, ovvero la mancata regolamentazione degli agenti e delle commissioni. La soluzione è semplice: commissioni fisse all'agente in relazione alla quota di trasferimento, ovvero più riesci a far girare soldi nel circuito del calcio, più soldi arrivano a te anche con una scala percentuale non proporzionale.
Esempio:
trasferimento di 10 milioni = commissione del 3%
trasferimento di 20 milioni = commissione del 5%
trasferimento di 40 milioni = commissione del 7%
trasferimento di 70 milioni = commissione del 10%
In questo modo avresti dei limiti massimi per gli agenti evitando le vergogne tipo Raiola che si prende anche il 40% in certi casi, avresti un incentivo a far girare soldi nel mercato e quindi a portare il tuo assistito al miglior offerente, ed inoltre si eviterebbe quella piaga della Serie C in cui le squadre vengono fatte dagli agenti al posto dei direttori sportivi, perché sarebbe vietata quella sorta di finanziamento occulto tramite giocatori che le società spartiscono ai procuratori che piazzano gente a caso.
Fissare dei tetti alle commissioni è la soluzione migliore per chi rispetta le regole. E direi anche, soprattutto, eliminare il doppio mandato. Quindi evitare che un procuratore assista un giocatore e una delle due squadre dove deve finire (o addirittura entrambe...).
Così si estirpa alla radice un sicuro conflitto di interessi che ultimamente ha fatto venire il prurito a molti procuratori, uno in particolare, che ama spostare i suoi assistiti prendendo il doppio mandato e quindi guadagnando (sia dai club che dal giocatore) una montagna di soldi trasferendo i giocatori da un club all'altro con l'illusione di fargli fare carriera. Economica forse, ma non sportiva.
Purtroppo questo mondo è pieno di gente che per i soldi è disposto anche ad infrangere le regole e dunque il problema, scavando a fondo, probabilmente è irrisolvibile perché un procuratore che già sa di beccarsi solo il 5/7% di commissione per un determinato trasferimento, il cui prezzo viene deciso dalle squadre e non da lui, ben può chiederne altrettanti sottobanco ad una squadra e quindi spingere il suo assistito verso quella direzione. Niente di più e niente di meno di quello che accade già oggi.
Con la differenza che ora sembra la normalità vista l'assenza di regole che fissano dei tetti alle commissioni (al momento esistono solo raccomandazioni), un domani invece sarà in chiaro spregio.
Peraltro, qualora si fissassero dei tetti alle commissioni in relazione ai trasferimenti, e quindi ritornando nell'ambito della legalità, la reazione naturale dei procuratori sarà quella di aumentare la loro percentuale sugli stipendi dei propri assistiti, percentuale libera e che al momento orientativamente si attesta sul 3% dello stipendio lordo (dubito riusciranno mai a "bloccare" anche questa percentuale).
Quindi un modo per aggirare le nuove regole potrebbe essere quello: chiedere il 10% di commissione annua al proprio assistito, che quindi chiederà alla squadra dove vuole andare un 10% in più di stipendio lordo per evitare che l'agente gli mangi una bella fetta di ingaggio. Certo, qualcuno potrebbe pensare che il procuratore rischia di perdere la procura, ma i soliti procuratori molto potenti hanno il coltello dalla parte del manico e chi vuole fare carriera probabilmente accetterà quelle condizioni. Con la conseguenza che, alla fine, saranno le squadre a dover pagare stipendi più alti e quindi, in questo modo, ingrassare legittimamente i portafogli dei procuratori.
Morale della favola: un modo lecito o non per intascarsi più soldi lo troveranno a prescindere.