Loeb:"3/I ATLAS: accelerazione non gravitazionale e colore blu".

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Avi Loeb riporta la prima evidenza di un'accelerazione non gravitazionale rilevata sull'oggetto interstellare 3I/ATLAS al suo perielio (203 milioni di km dal Sole), secondo un rapporto depositato dall'ingegnere NASA Davide Farnoccia.

L'accelerazione misurata presenta due componenti: una radiale di allontanamento dal Sole ($135 \text{ km}$ al giorno quadrato) e una trasversale ($60 \text{ km}$ al giorno quadrato).

Le spiegazioni:

  1. Ipotesi Naturale (Effetto Razzo): Se l'accelerazione è dovuta all'espulsione di gas (come in una cometa), 3I/ATLAS potrebbe perdere circa un decimo della sua massa in un mese, con un'emivita di evaporazione di 6 mesi. Questa massiccia evaporazione (che spiegherebbe anche l'insolito e rapido aumento di luminosità) dovrebbe essere confermata dalle osservazioni della sonda ESA Juice (inizio novembre) e, successivamente, dai telescopi terrestri e spaziali (Hubble e Webb) il 19 dicembre 2025, quando l'oggetto sarà più vicino alla Terra.
  2. Ipotesi Tecnologica: L'accelerazione potrebbe essere la "firma tecnologica di un motore interno". Questa spiegazione potrebbe anche chiarire una nona anomalia: il fatto che 3I/ATLAS appaia più blu del Sole, un colore inatteso per una cometa naturale o un oggetto freddo.
Loeb sottolinea che la deviazione spaziale causata dall'accelerazione è modesta e non influenza la traiettoria dell'oggetto verso i pianeti. Conclude con un aneddoto da Harvard, esortando gli scienziati a non ignorare i dati anomali (come quelli di 3I/ATLAS) solo per mancanza di un'elegante spiegazione teorica.
 

Devil man

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Avi Loeb riporta la prima evidenza di un'accelerazione non gravitazionale rilevata sull'oggetto interstellare 3I/ATLAS al suo perielio (203 milioni di km dal Sole), secondo un rapporto depositato dall'ingegnere NASA Davide Farnoccia.

L'accelerazione misurata presenta due componenti: una radiale di allontanamento dal Sole ($135 \text{ km}$ al giorno quadrato) e una trasversale ($60 \text{ km}$ al giorno quadrato).

Le spiegazioni:

  1. Ipotesi Naturale (Effetto Razzo): Se l'accelerazione è dovuta all'espulsione di gas (come in una cometa), 3I/ATLAS potrebbe perdere circa un decimo della sua massa in un mese, con un'emivita di evaporazione di 6 mesi. Questa massiccia evaporazione (che spiegherebbe anche l'insolito e rapido aumento di luminosità) dovrebbe essere confermata dalle osservazioni della sonda ESA Juice (inizio novembre) e, successivamente, dai telescopi terrestri e spaziali (Hubble e Webb) il 19 dicembre 2025, quando l'oggetto sarà più vicino alla Terra.
  2. Ipotesi Tecnologica: L'accelerazione potrebbe essere la "firma tecnologica di un motore interno". Questa spiegazione potrebbe anche chiarire una nona anomalia: il fatto che 3I/ATLAS appaia più blu del Sole, un colore inatteso per una cometa naturale o un oggetto freddo.
Loeb sottolinea che la deviazione spaziale causata dall'accelerazione è modesta e non influenza la traiettoria dell'oggetto verso i pianeti. Conclude con un aneddoto da Harvard, esortando gli scienziati a non ignorare i dati anomali (come quelli di 3I/ATLAS) solo per mancanza di un'elegante spiegazione teorica.
Ecco le prime immagini

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