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Lo sfogo di Mourinho dopo il clamoroso KO, ed eliminazione, contro la Dinamo Zagabria (3-0). Le parole del tecnico del Tottenham che prima era andato ad applaudire la Dinamo negli spogliatoi:"Se escludiamo gli ultimi minuti dei tempi supplementari, quando la squadra ha cercato di trovare il gol necessario per il passaggio del turno, nei primi 105′ di gioco ho visto solo una squadra determinata a lasciare tutto in campo. La Dinamo ha giocato una partita di lacrime e sangue. Si sono impegnati duramente e con umiltà. Un atteggiamento lodevole. Dall’altra parte c’era la mia squadra che non sembrava dovesse giocare una sfida importante. I giocatori si sono resi conto del rischio che si stava correndo solo quando hanno subito il secondo gol. Forse qualcuno pensava che questa partita non contasse. Invece no. Per il rispetto che devo alla mia carriera e al mio lavoro e a ciascun tifoso del Tottenham, ogni partita è importante. Serve un altro atteggiamento. Dire che mi sento triste non è sufficiente. Quello che provo è molto più che tristezza. Ho appena lasciato lo spogliatoio della Dinamo dove sono andato a lodare i ragazzi e mi dispiace che una squadra che non sia la mia squadra abbia vinto la partita in base all’atteggiamento. Nel calcio non fanno la differenza quei giocatori che pensano di avere più qualità degli altri. La base è nell’approccio. Ci hanno battuto su questo. Sono davvero dispiaciuto perché la mia squadra non ha messo in campo non solo le basi del calcio ma quelle della vita, ovvero rispettare il nostro lavoro e dare il massimo. Qualunque critica arriverà questa sera sarà accettata e rispettata. Se qualcuno non si sentirà ferito o non proverà imbarazzo o vergogna sarà un problema. Personalmente posso solo chiedere scusa ai tifosi del Tottenham. Nel calcio si vive e si muore e in questo momento siamo morti. Adesso fino all’ultimo giorno della stagione noi dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. “