ed.vedder77
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Faceva caldo nel luglio del 1998, davvero tanto caldo. Il Milan che si ritrovava agli ordini del nuovo tecnico, il 15 di luglio. Ma che Milan era? La squadra era reduce da due stagioni disastrose, ma se la prima (1996/97) era giustificabile con una rosa logora e stanca, la seconda (1997/98), non aveva giustificazione alcuna, con il corollario dell’umiliante sconfitta in coppa Italia con la Lazio, che sarebbe costata il posto a Fabio Capello.
Al suo posto ecco un tecnico totalmente estraneo all’ambiente, che praticava un calcio totalmente diverso (il 3-4-3 zaccheroniano per tanti era ed è un‘eresia) e che portava un rinnovamento anche nello staff tecnico. Importanti anche i rinnovamenti nella rosa: nell’estate lasciano Milanello campioni storici, come Savicevic e Desailly e acquisti più o meno costosi dell’ultima stagione, come Taibi, Kluivert, Maniero, Smoje, Maini e Nielsen, che verranno rimpiazzati da Sala, Lehman, Abbiati, Ayala, Helveg, N’Gotty, Guglielminpietro e, soprattutto, dall’acquisto dell’estate, il tedesco Oliver Bierhoff. Significativi anche i ritorni dal prestito di Coco e Ambrosini.
Le amichevoli pre stagione erano state fatte col chiaro obiettivo di fare apprendere alla rosa gli schemi di Zaccheroni, senza forzare troppo la mano: gli avversari erano modesti (Juventus esclusa) e consentivano alla squadra di capire il nuovo 3-4-3 senza il rischio di figuracce.
A proposito, e le altre? La Juventus era la solita macchina perfetta, anche se mentalmente un po’ scarica e infastidita dalle insinuazioni sul doping di Zeman. L’Inter aveva speso come al solito un capitale per aggiungere ad una rosa di alto livello Pirlo, Baggio e Ventola. La Fiorentina poteva contare sul Trap in panchina e su una squadra di ottimo livello, ma le più forti erano Parma e Lazio.
I biancocelesti avevano aggiunto ad una squadra già fortissima delle stelle come Salas e Sergio Conceiçao, ma Cagnotti pensava che non bastassero così, all’ultimo giorno di mercato, si era regalato Christian Vieri, alla modica cifra di 55 miliardi di lire. Il Parma era (a mio parere) la squadra italiana con la rosa più forte: Buffon, Cannavaro, Sensini, Thuram, Crespo, Veron, Stanic e Chiesa tutti insieme, allenati da Malesani. Al loro confronto il Milan sembrava (ed era) un gradino sotto.
Qui sotto potete vedere le tre maglie del Milan nella stagione 1998/99:
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Hai aperto un bellissimo topic,grandissimo!!!
Mi ricordo che quell estate avevamo saccheggiato L Udinese

le maglie per me erano splendide.
Il Parma concordo era molto forte (crespo lo adoravo)ma Lazio era uno squadrone in quegli anni,con gente già affermata .aveva una difesa di ferro e un attacco con Vieri e salas ben assortito!!!mi ricordo i siluri si Sinisa su punizione....(anche per lui non ho mai potuto considerere balotelli come un tiratore di punizioni,la classe ë altra) ...ne hanno risolte parecchie di partite anche così!ë stato un campionato bellissimo...speriamo che quello di QUest anno si possa rivelare così per noi.