Libertà stampa,crollo Italia. Posto numero 58

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Vedi, il problema è proprio in questo atteggiamento.
Voi scambiate la libertà di stampa per la possibilità di non essere arrestato se scrivo su MilanWorld che Speranza è un idiota incompetente.

Se da un lato è vero che nelle autocrazie di matrice orientale c'è un sistema di censura stile secolo scorso, è altrettanto vero che il tema della libertà di stampa e di espressione sta anche nella uguale possibilità di manifestare il proprio pensiero, con i mezzi che un paese libero mette a disposizione.
Ergo, in un paese libero il pluralismo dell'informazione sta alla base del diritto d'espressione.

Quanto pluralismo vedi in un paese dove la narrazione COVID è stata fatta a reti unificate? Propaganda 24/7 e senza un contradditorio reale, ma facendo vedere degli idioti ignoranti a caso e spacciandoli per la totalità delle persone contrarie, sfruttando categorie generaliste come novax come calderone in cui buttare chiunque non la pensasse come il governo, facendo finta di invitare ospiti che ponevano dei dubbi, salvo poi non creare le condizioni per un dibattito perché si veniva subito zittiti e si andava avanti con gli ospiti allineati, dove si sviliva l'intervistato chiedendogli subito se era vaccinato e aveva il Green Pass (Myrta Merlino docet), dove si sono usate persino le falsità (quelle che chiamate fake news) per intontire le persone salvo poi non chiedere mai scusa quando quelle falsità sono state smentite.
E oggi che la pandemia, l'emergenza e il disastro sono magicamente finiti da un giorno all'altro, solo perché c'è la guerra, salvo il fatto che i contagi sono ancora alti, sebbene stranamente ormai non facciano più paura, nessuno si chiede se questa emergenza fosse mai stata tale davvero. Se il danno fatto all'economia del nostro Paese sia stato un danno necessario.
Nessuno che si interroga davvero sulla natura di questa pandemia, tanto come è stato anche detto qui dentro ciò "non ha più importanza", vero? Bell'esempio di giornalismo indipendente.
Meglio fare finta di nulla e passare dal bollettino COVID al bollettino Zelensky.

Quello che non è ancora ben chiaro è che, in un modello plutocratico mascherato da democratico, non c'è bisogno di mandare la polizia in casa, perché diventerebbe autoritarismo. Bisogna quindi conservare una parvenza di stato di diritto, anche se esso viene costantemente minato.
Come con il Green Pass: non introduco nessuna obbligatorietà a norma di legge, ma creo uno strumento con cui ricatto in stile mafioso le persone, così faccio finta di lasciare loro una scelta (ovvero non vaccinarsi), salvo non dargliela davvero (togliere il diritto al lavoro e alla vita sociale).
Per zittire un dissidente, basta togliergli il microfono, basta svilirlo, basta riempirlo di calunnie senza poi dare una smentita. Ci sono tanti modi per condizionare l'opinione pubblica, senza necessariamente usare violenza fisica.
Basta dire che i manifestanti erano dei facinorosi e realizzare dei servizi ad arte. Poco importa se l'assalto alla CIGL lo ha pilotato la DIGOS con un agente in borghese.
Basta usare qualche immagine di un videogioco per dare notizie false, come fatto da Formigli in ben DUE occasioni, la prima sui bombardamenti e la seconda su Mariupol.

Ma se non si riesce a comprendere queste sottigliezze, allora si può parlare di quello che si vuole.
Già il fatto che date del complottista a chiunque non la pensi come voi, dimostra quanto lo stato di diritto in questo paese sia completamente distorto.
Ecco perché poi vi meravigliate di certe notizie. Ma chi queste cose ha cercato di farvele notare tempo fa, non è affatto sorpreso.
In Italia abbiamo talmente poco pluralismo dell'informazione che il Ministro degli Esteri di un Paese di fatto in questo momento storico ostile va in prima serata a fare propaganda senza contraddittorio.
Non confonderei la mancanza di professionalità del settore giornalistico prona alla logica del clickbait con la mancanza di pluralismo, perché la narrativa "alternativa" sul covid a me pare abbia trovato ampio spazio, oltre che su canali "non convenzionali" (youtube e affini) anche su quotidiani tipo La Verità.
E non dimentichiamo che personaggi portatori di idee PER ME impresentabili tipo Donato, Rinaldi, Borghi etc., si sono fatti una notorietà nei talk show di La7, da sig.ri nessuno che erano oggi sono parlamentari.
 

Sam

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In Italia abbiamo talmente poco pluralismo dell'informazione che il Ministro degli Esteri di un Paese di fatto in questo momento storico ostile va in prima serata a fare propaganda senza contraddittorio.
Se è per questo si faceva finta di invitare anche persone contrarie alla narrazione ufficiale anche in tempo di COVID.
Se questo basta per pulirsi la coscienza, allora stiamo freschi.
Mi pareva di aver detto già nel primo post che in una plutocrazia la violazione del diritto non avviene con la forza, come nelle autocrazie orientali.

Non confonderei la mancanza di professionalità del settore giornalistico prona alla logica del clickbait con la mancanza di pluralismo, perché la narrativa "alternativa" sul covid a me pare abbia trovato ampio spazio, oltre che su canali "non convenzionali" (youtube e affini) anche su quotidiani tipo La Verità.
E non dimentichiamo che personaggi portatori di idee PER ME impresentabili tipo Donato, Rinaldi, Borghi etc., si sono fatti una notorietà nei talk show di La7, da sig.ri nessuno che erano oggi sono parlamentari.
Peccato però che la maggior parte delle persone, l'informazione la cerca dalla televisione, non dai canali alternativi, o da alcune testate giornalistiche, che vengono spesso ignorate per diverso allineamento politico.
Quindi venirci a raccontare che c'è YouTube è uno specchio per le allodole.
 

galianivatene

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Da "esperto" di diritto internazionale, ti dico che qui il diritto centra ben poco (la giurisdizione universale vale per ben altri tipi di crimini).
Semplicemente si tratta di un mero calcolo politico: vale la pena inimicarsi gli USA (nel contesto, bada bene, della special relation UK-USA e dell'anglosfera) per un solo uomo?
La risposta per Westminster è molto semplice: no
grazie per il parere. Allora, se è vero che il diritto internazionale non c’entra, sicuramente c’entra il diritto interno, e qui vedo una decisione giudiziaria -che per il principio della separazione dei poteri dovrebbe essere indipendente- influenzata, anzi dettata da logiche di calcolo politiche, per lo più provenienti dall’esterno. Insomma, quello che di solito succede nelle autocrazie, e/o nei regimi coloniali e post-coloniali.

Come mai in pochi si indignano?
 

galianivatene

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OK capisco ma questa, permettimi, non è libertà di stampa secondo me è una cosa molto più italiana che si chiama clientelismo/vigliaccheria..
Nessuno vieterebbe mai di mettere nero su bianco certe cose, il problema è che in Italia ci sono pochi giornalisti che hanno le balls di andare contro certi sistemi e anche poca gente che all'atto pratico si fa avanti x testimoniare..
Non a caso siamo uno dei paesi più omertosi al mondo e da noi uno che denuncia viene visto come uno che fa la spia..
proprio per questo che invece io credo che la libertà di stampa c’entri molto.
È proprio in quel condizionale (vieterebbe) e nell’omertà che descrivi, che si consuma l’attentato alla libertà di espressione a mezzo stampa (o affini). In teoria potrei, in pratica esistono poteri che me lo impediscono o me ne impongono un prezzo eccessivo.
Del resto anche in Paesi dittatoriali, in fondo a questa classifica, al di là dei metodi di censura “tradizionali” la soppressione della libertà di stampa si manifesta in regole non scritte, pressioni, ritorsioni, minacce.

In alcuni posti avviene di più (Cina, Corea del Nord), in altri meno, l’Italia a quanto pare è nel mezzo.
Credo voglia dire questo, in fondo, questa classifica.
 

Milanoide

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Vedi, il problema è proprio in questo atteggiamento.
Voi scambiate la libertà di stampa per la possibilità di non essere arrestato se scrivo su MilanWorld che Speranza è un idiota incompetente.

Se da un lato è vero che nelle autocrazie di matrice orientale c'è un sistema di censura stile secolo scorso, è altrettanto vero che il tema della libertà di stampa e di espressione sta anche nella uguale possibilità di manifestare il proprio pensiero, con i mezzi che un paese libero mette a disposizione.
Ergo, in un paese libero il pluralismo dell'informazione sta alla base del diritto d'espressione.

Quanto pluralismo vedi in un paese dove la narrazione COVID è stata fatta a reti unificate? Propaganda 24/7 e senza un contradditorio reale, ma facendo vedere degli idioti ignoranti a caso e spacciandoli per la totalità delle persone contrarie, sfruttando categorie generaliste come novax come calderone in cui buttare chiunque non la pensasse come il governo, facendo finta di invitare ospiti che ponevano dei dubbi, salvo poi non creare le condizioni per un dibattito perché si veniva subito zittiti e si andava avanti con gli ospiti allineati, dove si sviliva l'intervistato chiedendogli subito se era vaccinato e aveva il Green Pass (Myrta Merlino docet), dove si sono usate persino le falsità (quelle che chiamate fake news) per intontire le persone salvo poi non chiedere mai scusa quando quelle falsità sono state smentite.
E oggi che la pandemia, l'emergenza e il disastro sono magicamente finiti da un giorno all'altro, solo perché c'è la guerra, salvo il fatto che i contagi sono ancora alti, sebbene stranamente ormai non facciano più paura, nessuno si chiede se questa emergenza fosse mai stata tale davvero. Se il danno fatto all'economia del nostro Paese sia stato un danno necessario.
Nessuno che si interroga davvero sulla natura di questa pandemia, tanto come è stato anche detto qui dentro ciò "non ha più importanza", vero? Bell'esempio di giornalismo indipendente.
Meglio fare finta di nulla e passare dal bollettino COVID al bollettino Zelensky.

Quello che non è ancora ben chiaro è che, in un modello plutocratico mascherato da democratico, non c'è bisogno di mandare la polizia in casa, perché diventerebbe autoritarismo. Bisogna quindi conservare una parvenza di stato di diritto, anche se esso viene costantemente minato.
Come con il Green Pass: non introduco nessuna obbligatorietà a norma di legge, ma creo uno strumento con cui ricatto in stile mafioso le persone, così faccio finta di lasciare loro una scelta (ovvero non vaccinarsi), salvo non dargliela davvero (togliere il diritto al lavoro e alla vita sociale).
Per zittire un dissidente, basta togliergli il microfono, basta svilirlo, basta riempirlo di calunnie senza poi dare una smentita. Ci sono tanti modi per condizionare l'opinione pubblica, senza necessariamente usare violenza fisica.
Basta dire che i manifestanti erano dei facinorosi e realizzare dei servizi ad arte. Poco importa se l'assalto alla CIGL lo ha pilotato la DIGOS con un agente in borghese.
Basta usare qualche immagine di un videogioco per dare notizie false, come fatto da Formigli in ben DUE occasioni, la prima sui bombardamenti e la seconda su Mariupol.

Ma se non si riesce a comprendere queste sottigliezze, allora si può parlare di quello che si vuole.
Già il fatto che date del complottista a chiunque non la pensi come voi, dimostra quanto lo stato di diritto in questo paese sia completamente distorto.
Ecco perché poi vi meravigliate di certe notizie. Ma chi queste cose ha cercato di farvele notare tempo fa, non è affatto sorpreso.
Qualche considerazione qua e là la condivido anche. Ma come semplice constatazione di fatto che l'ideale sulla Terra non esiste. La libertà relativa ed apparente. Ma in un discorso in cui si vuole considerare in senso assoluto un qualcosa, la libertà di stampa e di opinione, che essendo un aspetto umano prima e politico sociale poi, è pur sempre relativo. E si compie questa forzatura solo per rinfacciare alle anime belle del pensiero unico che non è tutto bello, perfetto e pulito come descrivono. Alla fin fine si arriva alla domanda filosofica del cosa sia la verità.
Ogni sistema politico, al pari di un organismo, si da degli strumenti di difesa.
Da una posizione antisistema le contraddizioni del sistema, i doppi standard sono facilmente evidenziabili, ma il sistema antagonista non sarebbe meglio. Alla fine ci si accontenta del meno peggio.

Però che l'assalto alla CIGL sia stato orchestrato dalla Digos francamente mi sembra improbabile. Complottismo puro.
A che pro? Cosa è? Strategia della tensione in salsa di Draghi? Poco credibile, ma io sono appecorato nel buio del mainstream.
 
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L'Italia passa dal posto numero 41 nel 2021 a quello numero 58 nella classifica mondiale della libertà di stampa.

Una novità sottolineata dal report è l'autocensura dei giornalisti pur di andare incontro alle linee editoriali
Per il resto ci sono sempre le mafie, le tutele legali poco presenti in primis la diffamazione non depenalizzata e altre piaghe ormai note

Mattarella ha dichiarato nella giornata dedicata al giornalismo e alle vittime:

"La libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese"

L'Italia dunque è indietro rispetto a paesi quali Suriname, Gambia, Armenia, Nord Macedonia, Belize, Tonga, Sierra Leone, Burkina Faso, Moldova, Samoa, Costa d'Avorio, Capo Verde, Buthan, Guyana, Repubblica Dominicana, Trinidad and Tobago, Namibia, Timor Est, Seychelles, Giamaica, Costa Rica

Norvegia, Danimarca e Svezia sul podio
Tra i peggiori Cina, Iran e Corea del Nord

La presunta democratica Ucraina al posto 106
La gente ormai ha capito e sempre meno leggerà giornali e ascolterà giornalisti.

Questo è un forum di sport, quante volte denunciamo la malafede di chi questo sport lo racconta e/o lo commenta?
 

Sam

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Qualche considerazione qua e là la condivido anche. Ma come semplice constatazione di fatto che l'ideale sulla Terra non esiste. La libertà relativa ed apparente. Ma in un discorso in cui si vuole considerare in senso assoluto un qualcosa, la libertà di stampa e di opinione, che essendo un aspetto umano prima e politico sociale poi, è pur sempre relativo. E si compie questa forzatura solo per rinfacciare alle anime belle del pensiero unico che non è tutto bello, perfetto e pulito come descrivono. Alla fin fine si arriva alla domanda filosofica del cosa sia la verità.
Ogni sistema politico, al pari di un organismo, si da degli strumenti di difesa.
Da una posizione antisistema le contraddizioni del sistema, i doppi standard sono facilmente evidenziabili, ma il sistema antagonista non sarebbe meglio. Alla fine ci si accontenta del meno peggio.

Però che l'assalto alla CIGL sia stato orchestrato dalla Digos francamente mi sembra improbabile. Complottismo puro.
A che pro? Cosa è? Strategia della tensione in salsa di Draghi? Poco credibile, ma io sono appecorato nel buio del mainstream.
Improbabile? Era un agente in borghese che stava alla testa degli assalitori, salvo poi unirsi ai colleghi in divisa a manganellare quando il dado è stato tratto.
Non c'è complottismo, qui, ma un dato di fatto.

E sul motivo per il quale è stato orchestrato, beh, direi che è palese: hai delegittimato una protesta e le persone che vi hanno partecipato, sfruttando la propaganda antifascista in accordi con quegli altri pennivendoli chiamati sindacati.
 
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La gente ormai ha capito e sempre meno leggerà giornali e ascolterà giornalisti.

Questo è un forum di sport, quante volte denunciamo la malafede di chi questo sport lo racconta e/o lo commenta?
Il problema è che bisogna sperare che la stampa si dia una regolata.

Altrimenti da chi ti informi?
Sul canale Telegram? dai, sei intelligente, farà ridere anche te.
Li c'è più feccia che sui quotidiani.

L' altra alternativa è la controinformazione, ma vedessi con i tuoi occhi da chi sono gestiti i primi siti di quella categoria in Italia ti strapperesti gli occhi.
Sono i classici ragazzotti che di solito vedi in piazza o al bar a ciondolare tutto il giorno.
Non gli daresti due centesimi.
 
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Il problema è che bisogna sperare che la stampa si dia una regolata.

Altrimenti da chi ti informi?
Sul canale Teleggram? dai, sei intelligente, farà ridere anche te.
Li c'è più feccia che sui quotidiani.

L' altra alternativa è la controinformazione, ma vedessi con i tuoi occhi da chi sono gestiti i primi siti di quella categoria in Italia ti strapperesti gli occhi.
Sono i classici ragazzotti che di solito vedi in piazza o al bar a ciondolare tutto il giorno.
Non gli daresti due centesimi.
Il covid ha scoperchiato il vaso.

La gente si beve tutto ed è 'plasmabile'.
Torneremo indietro?
Io non credo.
 
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Se è per questo si faceva finta di invitare anche persone contrarie alla narrazione ufficiale anche in tempo di COVID.
Se questo basta per pulirsi la coscienza, allora stiamo freschi.
Mi pareva di aver detto già nel primo post che in una plutocrazia la violazione del diritto non avviene con la forza, come nelle autocrazie orientali.


Peccato però che la maggior parte delle persone, l'informazione la cerca dalla televisione, non dai canali alternativi, o da alcune testate giornalistiche, che vengono spesso ignorate per diverso allineamento politico.
Quindi venirci a raccontare che c'è YouTube è uno specchio per le allodole.
A me pare che lo specchietto per le allodole sia raccontarci che non esiste il pluralismo dell'informazione in Italia. Mi sembra un modo per portare avanti il teorema dell'inesistente "pensiero unico" (in un paese con parlamento ed opinione pubblica a maggioranza sovranista), un po' come quando mi si vuol far credere che il problema dell'Italia è il liberismo, nel Paese più statalista dell'occidente.
Però io Donato, Fusaro, Zhok addirittura Povia, ma anche medici "dissenzienti" me li ricordo sia sui canali con linea editoriale affine alla corrente di pensiero "ufficiale", sia in programmi meno allineati come quelli di Rete4.
Per quanto mi riguarda il settore dell'informazione ha ENORMI criticità, ma non credo sia tanto un problema di pluralismo, bensì di indipendenza, affidabilità, serietà, selezione e controllo delle fonti.
 
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