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Ma il progetto è semplicissimo è ovvio.
Immigrati a fare i lavori di operaio, gli italiani a fare da responsabili.
A livello industriale (settore più importante di ogni paese), questo è il semplice disegno.
I ragazzi di oggi studiano quasi tutti, mica andranno a sporcarsi le mani come i loro padri.
In ottica futura è l' unica soluzione, che crediamo?
Di stare bene solo perché siamo latini, simpatici, un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori?
Se perdiamo il settore secondario finiamo alla fame.
Mi spiace, ma non mi sembra corretto e lungimirante.
Il disegno è invece più subdolo, ma ovviamente apparirò ai più come un gombloddistah.
Il disegno è anzitutto quello di aumentare la forza lavoro in un paese dove già il lavoro non c'è. Forza lavoro di bassa levatura sempre più preponderante, mal pagata, che abbassa di schianto la media degli stipendi.
"Covid creatore di nuove opportunità". Ma per favore, smettiamo di prenderci per i fondelli. La situazione era già compromessa prima, figuriamoci adesso. Se non è quella finale, è proprio la mazzata determinante. Se e quando finirà, ci sarà da spararsi quando ci presenteranno il conto.
Tu, da itagliano, non puoi pretendere più niente, e se prima, nei "mefitici anni '70 e '80" tanto schifati, entravi da apprendista con stipendi degni, adesso è grassa se non ti trovi a lavorare da schiavo, laureato, a fare il rider per qualche megacolosso sanguinario. Bella roba. Ma a loro che gli frega, loro governano, e fa parte dello scenario di degrado tanto desiderato a chi ci vuole affossare e svendere al miglior offerente.
Inoltre, quali responsabili.
Mica le aziende sono sceme. Vogliamo mettere ogni singolo italiano a fare il responsabile? Di chi, di un singolo extracomunitario? Che facciamo, una nazione con, diciamo, 20 milioni di itagliani a fare i responsabili che guardano lavorare 20 milioni di extracomunitari?
E poi andrà tutto verso una meccanizzazione e automazione spinta, anche la raccolta dei pomodori. Quindi tu che lavoro ti metti a fare? Facciamo una nazione con 20 milioni tra avvocati, managers e consulenti? Nella mia azienda se ti licenzi fanno i salti di gioia perché risparmiano, costringono gli altri a fare il lavoro anche di quello che se ne è andato e chi sta in alto si ingrassa e riscuote l'aumento perché "riesce a produrre e gestire il lavoro anche con meno personale". Ma è una corsa al massacro suicida, a lungo andare.
L'artigianato fa parte della tradizione e degli usi e costumi del paese, non può essere svolto da extracomunitari. Va bene fare una pizza, ma i "vecchi" lavori possono solo essere tramandati da generazione in generazione sul territorio. Ma che ne sa un extracomunitario della cura nel fare certe cose. Mica è colpa sua, ma è così.
E anche questo fa parte del disegno. Niente artigianato, niente attività storiche, tutto appiattito su economia comandato da megaenti e multinazionali. Lavoretti sulle tradizioni e sul turismo? Mica si può essere tutti proprietari di agriturismo, eh.
Inoltre, forse nessuno se ne è accorto, ma anche i gadgets che compri in vacanza, tipo qualche stupida collanina o un ricordino, sono ormai tutti "made in criminal-china".
Poi, un giorno non troppo lontano, quanto le piccole attività saranno collassate e chi vuole lavorare accetta anche trattamenti subumani, mi verrà da ridere. Ovviamente il far collassare le piccole attività è un punto fondamentale di questa crisi Covid, ed alimenta invece il bisogno di ricorrere a ai colossi che si ritrovano tutto apparecchiato.
Sopravviveranno in pochi, giusto qualche eccellenza o piccoli santuari di nicchia, che a quel punto se ne andranno pure loro, circondati da un oceano di degrado.