In molti Paesi islamici lo stupro è punito addirittura con la pena di morte, quindi culturalmente non è considerato ammissibile.
Solo per mia curiosita`, non essendo mai stato in Giappone, quali sono le differenze?
Non è così. Secondo i dati istat, che vanno sempre presi con le pinze, in quanto lo stupro e i crimini assimilabili sono tra i reati per i quali vengono effettuate meno denunce (non condanne) in assoluto, le donne italiane sono vittime di stupro di italiani in oltre l'80% dei casi, gli stranieri arrivano al 15%. Di contro, le donne straniere sono vittime di stupro in oltre il 70% dei casi da connazionali. La tua ipotesi quindi viene meno a fronte della prova empirica dei dati, che per quanto non fedele al 100% alla realtà, descrive una tendenza chiara. Gli stranieri che stuprano non lo fanno perchè gli manca la figa, semplicemente perchè son dei criminali (così come gli italiani che lo fanno). La tua è una banalizzazione da bar, senza offesa. Quando si parla di determinate tematiche bisognerebbe informarsi bene prima.
Alla base dell'usanza del velo ci sta proprio il segno di riconoscimento di una donna che è sotto la protezione di un altro uomo. Nei paesi islamici le donne vengono considerate, dal punto di vista della percezione pubblica, oggetti di proprietà dei mariti, per cui gli stupri alle donne vengono considerati un affronto all'uomo-marito/padre, non alla donna di per sè.
Gli americani a Okinawa hanno stuprato in lungo e in largo le donne giapponesi durante la WWII, ma si potrebbe anche parlare di quelli perpetrati dagli europei conquistatori alle donne dei nativi americani, giusto per fare i primi esempi che mi vengono in mente. Questo per dire che non è una questione genetica quanto piuttosto, credo, etnocentrica. C'è la tendenza a considerare la propria cultura, da nord a sud e da est a ovest, come la migliore al mondo. Quando si va in altri posti, è difficile adeguarsi completamente a un sistema di valori molto diverso. Per risolvere il problema bisogna adottare giuste contromisure e controlli, capisco molto bene la rabbia come primo istinto di risposta, ma razionalmente non porta a soluzioni efficaci.
Certo che fanno parte gli stupri domestici (denunciati). E se vogliamo dirla tutta, l'istat ha rilevato la tendenza femminile netta a denunciare più facilmente quando l'aggressore è straniero, piuttosto che italiano, il che non fa altro che aggiungere quanto questo fenomeno sia più complesso di quanto possa sembrare. Non sono mai stato vittima di uno stupro quindi non me la sento di discriminare. Potrei controbattere che per alcune donne potrebbe essere più doloroso venire stuprate da mariti o compagni, gente di cui si fidano, piuttosto che dal primo balordo che le aspetta per strada. Ma è un dato soggettivo che secondo me dice nulla
