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GDS: i due clamorosi errori in zona gol di Rafael Leao, uniti al rigore fallito da Pulisic, sono il motivo principale per cui il Milan non ha chiuso la giornata da primo in classifica. Mentre Pulisic è subito perdonato per il suo impatto positivo sulla stagione, per Leao c'è un chiaro "problema di atteggiamento" in sospeso.
Pur riconoscendo le attenuanti (Leao è reduce da un infortunio e non è al 100%), i suoi limiti sono stati evidenti a Torino. Il primo difetto è la tecnica di tiro, che non è migliorata negli anni: pur essendo un fenomeno nell'uno contro uno in campo aperto, fatica a trovare la porta, un problema che si amplifica nel suo nuovo ruolo di attaccante. Il secondo difetto è l'atteggiamento in campo, che attira le critiche.
Allegri, che in precedenza gli aveva detto che la sua stagione dipendeva solo da lui ("aiutati che Dio ti aiuta"), ha commentato con frustrazione gli errori finali: "Il movimento che ha fatto sulla palla di Modric è stato da centravanti, però uno come lui quando arriva lì deve far gol. Lì serve fare la differenza".
La posizione di Leao è resa più insidiosa dalla concorrenza di Santiago Gimenez e Christopher Nkunku. Gimenez, pur non segnando, è "applicato, dà tutto" e fa i movimenti da vero numero 9 che infastidiscono le difese, tanto da giocare stabilmente da titolare. Nkunku sta crescendo ed entra sempre.
I numeri di Leao a Torino sono stati deludenti (due tiri fuori, nessun dribbling, una palla persa) e, in carriera, lo Stadium si conferma una maledizione, dato che non vi ha mai segnato né fornito assist. Per un giocatore di riferimento come lui, questo è troppo poco. Durante la sosta, Leao tornerà a Lisbona per la Nazionale, una scelta che lo porta a casa sua, ma l'area di rigore "al momento proprio no".
Pur riconoscendo le attenuanti (Leao è reduce da un infortunio e non è al 100%), i suoi limiti sono stati evidenti a Torino. Il primo difetto è la tecnica di tiro, che non è migliorata negli anni: pur essendo un fenomeno nell'uno contro uno in campo aperto, fatica a trovare la porta, un problema che si amplifica nel suo nuovo ruolo di attaccante. Il secondo difetto è l'atteggiamento in campo, che attira le critiche.
Allegri, che in precedenza gli aveva detto che la sua stagione dipendeva solo da lui ("aiutati che Dio ti aiuta"), ha commentato con frustrazione gli errori finali: "Il movimento che ha fatto sulla palla di Modric è stato da centravanti, però uno come lui quando arriva lì deve far gol. Lì serve fare la differenza".
La posizione di Leao è resa più insidiosa dalla concorrenza di Santiago Gimenez e Christopher Nkunku. Gimenez, pur non segnando, è "applicato, dà tutto" e fa i movimenti da vero numero 9 che infastidiscono le difese, tanto da giocare stabilmente da titolare. Nkunku sta crescendo ed entra sempre.
I numeri di Leao a Torino sono stati deludenti (due tiri fuori, nessun dribbling, una palla persa) e, in carriera, lo Stadium si conferma una maledizione, dato che non vi ha mai segnato né fornito assist. Per un giocatore di riferimento come lui, questo è troppo poco. Durante la sosta, Leao tornerà a Lisbona per la Nazionale, una scelta che lo porta a casa sua, ma l'area di rigore "al momento proprio no".
