Lazio:"Casi gravi tra vaccinati. Terza dose in anticipo. Mascherine...".

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Alessio D'Amato, assessore alla salute del Lazio, lancia l'allarme:"'Ci stanno arrivando dei segnali che non ci piacciono. Vediamo troppi casi, anche gravi, tra chi è stato vaccinato sei mesi fa. Bisogna cambiare strategia contro il Covid, imitare il Regno Unito e offrire la terza dose prima, a cinque mesi dalla seconda. Serve più coraggio. Stiamo vedendo che aspettare la conclusione del periodo di sei mesi è rischioso. L'immunità non scende all'improvviso al centottantesimo giorno, si tratta di un processo graduale. Per questo chiediamo di intervenire prima, offrendo, specialmente ai soggetti più anziani, la terza dose già al quinto mese. Aspettare il raggiungimento del punto più basso della protezione non è una buona idea. D'altra parte questo tipo si scelta la stanno facendo anche nel Regno Unito. Sarebbe importante introdurre l'obbligo della mascherina all'aperto, a prescindere dal colore di una determinata regione. Secondo me sarebbe anche utile richiedere la quarantena a chi arriva da paesi, pure della Ue, con un'alta circolazione del virus".
Perché nessuno tra questi dottoroni dice che l'approccio scientifico più corretto sarebbe fare le analisi per capire quanti anticorpi si hanno?

O ci facciamo un richiamo al mese ad cazzum magari su una variante sulla quale il vaccino non funziona?
 

mil77

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Da un VACCINO (V-A-C-CI-N-O) ci si aspetterebbe anche la netta riduzione se non il blocco dei contagi. Come è stato sempre. Ma questo, appunto, no è un vaccino.
Beh insomma basta guardare quello dell'influenza che è una cosa simile....se vuoi essere coperto lo devi rifare ogni anno...
 
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Si abbastanza.

Ma d' altronde, cosa possiamo farci.

C'è chi dice che con la terza dose ( come in molti altri vaccini, nulla di nuovo, c'è qualche pazzo che dice "anni") la protezione durerà molto di più.

Fidarsi ?! Lo scopriremo presto penso.
La stella polare che deve guidare nelle valutazioni è la realtà. La realtà, secondo gli ultimi dati disponibili, ci dice che a distanza di sei mesi l’efficacia nel prevenire il contagio è del 70% e di oltre l’80% nel pervenire casi gravi e decessi. In assenza del vaccino, avremmo una capacità di ridurre le probabilità del contagio e casi gravi/decessi dello 0%. Io non ho studiato statistica e le uniche percentuali con le quali ho dimestichezza sono quelle segnate sulle bottiglie degli alcolici, ma mi sembra che 70% e 80% siano percentuali parecchio più alte di 0%(lo deduco dal fatto che dopo un paio di bicchieri di liquore fatto da mio nonno io sia un po’ meno lucido che dopo un paio di bicchieri di crodino).
Trattandosi di percentuali inferiori al 100% ed essendo calcolate sul totale della popolazione, è assolutamente naturale l’aumento del numero dei casi(anche alla luce del fatto che abbiamo triplicato il numero di test) e dei casi gravi/decessi. A oggi abbiamo sette volte casi gravi in meno rispetto a un anno fa. E questa è l’unica cosa che conta.
Nel momento in cui i vaccini dovessero rivelarsi inefficaci, ci sarà poco da essere felici: l’unico strumento alternativo di prevenzione attualmente conosciuto dall’Umanità è il lockdown.
 

Dexter

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Beh insomma basta guardare quello dell'influenza che è una cosa simile....se vuoi essere coperto lo devi rifare ogni anno...
Ok, siamo d'accordo. Quindi a 29 anni e, per quanto ne so perfettamente in salute, dovrei farmi la terza dose nel giro di 9 mesi?
 

Raryof

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La stella polare che deve guidare nelle valutazioni è la realtà. La realtà, secondo gli ultimi dati disponibili, ci dice che a distanza di sei mesi l’efficacia nel prevenire il contagio è del 70% e di oltre l’80% nel pervenire casi gravi e decessi. In assenza del vaccino, avremmo una capacità di ridurre le probabilità del contagio e casi gravi/decessi dello 0%. Io non ho studiato statistica e le uniche percentuali con le quali ho dimestichezza sono quelle segnate sulle bottiglie degli alcolici, ma mi sembra che 70% e 80% siano percentuali parecchio più alte di 0%(lo deduco dal fatto che dopo un paio di bicchieri di liquore fatto da mio nonno io sia un po’ meno lucido che dopo un paio di bicchieri di crodino).
Trattandosi di percentuali inferiori al 100% ed essendo calcolate sul totale della popolazione, è assolutamente naturale l’aumento del numero dei casi(anche alla luce del fatto che abbiamo triplicato il numero di test) e dei casi gravi/decessi. A oggi abbiamo sette volte casi gravi in meno rispetto a un anno fa. E questa è l’unica cosa che conta.
Nel momento in cui i vaccini dovessero rivelarsi inefficaci, ci sarà poco da essere felici: l’unico strumento alternativo di prevenzione attualmente conosciuto dall’Umanità è il lockdown.
L'errore che fai è dare per scontato che quel 70% di sierizzati abbiano una probabilità di morire molto alta e non dello 0,0000quellochevoletevoi, poi se vogliamo usare delle percentuali i cosiddetti moribondi avrebbero le stesse probabilità di morire per qualsiasi altra patologia+influenza (come è sempre stato) ma è logico che sia più utile inserire tutti nel calderone usando la scusa dei genitori anziani che si contagiano con i 3 bacetti sulle guance canonici.
Il giochino è semplice, si mantiene alta la tensione usando cifre fasulle, come quei tizi che parlavano di 250 mila morti in Italia per covid quando in realtà venivano buttati un po' tutti nel brodo pandemico, ma riconosco che sia efficace usare le cifre in una certa maniera, o usare previsioni di rischio o pericolosità a seconda del tempo fuori o di terribili eventi nefasti che dobbiamo attenderci da questo virus nel caso non ci comportassimo come ci viene obbligato di fare.
Come mai prima delle pandemia non venivano scrutinati tutti i morti per influenza? le cifre erano praticamente le stesse solo che non calcolavano le morti per altro + influenza stagionale, poi guarda un po' in estate calma piatta mentre col freddino si ricomincia la conta e i terribili rischi aumentano, la diavoleria più brutta è questo cercare di salvarsi anzi tempo grazie alla fantomatica scienza perbenista che non fa nient'altro che il suo interesse (poi venitemi a dire che stiamo combattendo un nemico mondiale e non qualcosa nato per durare, nato per poter lucrare sistematicamente su un mondo globalizzato, "rieducato a lavarsi le mani" e "tossicamente igienizzato", più povero e stupido.)
 
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Perché nessuno tra questi dottoroni dice che l'approccio scientifico più corretto sarebbe fare le analisi per capire quanti anticorpi si hanno?

O ci facciamo un richiamo al mese ad cazzum magari su una variante sulla quale il vaccino non funziona?
Signorina mi è caduta sull' uccello cit.

Da te non me l' aspettavo.

Lo so perfino io che fare l' analisi degli anticorpi è un errore clamoroso, perchè misura solo quelli del sangue.
Puoi averli bassi ma essere comunque pesantemente protetto.

L' hanno detto più o meno 39844848 medici ormai.
 
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La stella polare che deve guidare nelle valutazioni è la realtà. La realtà, secondo gli ultimi dati disponibili, ci dice che a distanza di sei mesi l’efficacia nel prevenire il contagio è del 70% e di oltre l’80% nel pervenire casi gravi e decessi. In assenza del vaccino, avremmo una capacità di ridurre le probabilità del contagio e casi gravi/decessi dello 0%. Io non ho studiato statistica e le uniche percentuali con le quali ho dimestichezza sono quelle segnate sulle bottiglie degli alcolici, ma mi sembra che 70% e 80% siano percentuali parecchio più alte di 0%(lo deduco dal fatto che dopo un paio di bicchieri di liquore fatto da mio nonno io sia un po’ meno lucido che dopo un paio di bicchieri di crodino).
Trattandosi di percentuali inferiori al 100% ed essendo calcolate sul totale della popolazione, è assolutamente naturale l’aumento del numero dei casi(anche alla luce del fatto che abbiamo triplicato il numero di test) e dei casi gravi/decessi. A oggi abbiamo sette volte casi gravi in meno rispetto a un anno fa. E questa è l’unica cosa che conta.
Nel momento in cui i vaccini dovessero rivelarsi inefficaci, ci sarà poco da essere felici: l’unico strumento alternativo di prevenzione attualmente conosciuto dall’Umanità è il lockdown.
Il tuo ragionamento trascura elementi fondamentali:

- il vaccino può dare problemi, forse non molto spesso, ma non è rischio zero
- non si sa se le dosi successive possano di volta in volta incrementare il rischii
- il virus è diversamente pericoloso sulle varie categorie di persone, per età, sesso, stato di salute, non ha senso forzare chi non ha benefici

È come se, siccome ci sono molte persone allergiche, costringessero tutti (anche i non allergici) a prendere antistaminici tutti i giorni, altrimenti non puoi lavorare né fare altre cose.

Trovo incredibile che la magistratura avalli questi provvedimenti.
 
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