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Brian Laudrup racconta aneddoti nella sua breve parentesi al Milan, le sua parole a Discovery +
" Ero arrivato al Milan in prestito, ed il Milan veniva da due scudetti consecutivi. C'erano solo sei stranieri, ma solo tre potevano giocare. C'erano grandi giocatori per pochi posti, mi ricordo una volta Capello arrivo e disse:"Ascoltami, dovete sapere che le partite più dure che giocherete in questa stagione saranno le partitelle tra noi in allenamento". Poi mi guardai intorno e pensai, forse ha ragione. Intorno a me c'erano Maldini, Baresi, Savicevic, Boban, Massaro, Costacurta era una squadra formidabile. Maldini è stato sicuramente uno dei migliori giocatori della storia nel suo ruolo se non il migliore, lo portavo a spasso in allenamento (ironico ndr.). Era una grande persone, professionale, sempre primo nell'allenamento. Gli allenamenti? Ho giocato in molte squadre ma nella mia carriera il Milan è stato il club dove c'era molta tattica. Giocavamo col 442 e bisognava crearsi spazio che erano piccoli e stretti. Segnare contro? La catena difensiva era composta da Maldini, Baresi, Costacurta e Tassotti. Era impossibile fare gol a questi, il calcio italiano era sempre stato difesa solida. Ed è stato quello che ha portato il Milan a vincere tutto, ricordo, se non sbaglio, che il Milan vinse il campionato con appena 5/6 gol subiti. Delantini? Uno dei più grandi talenti di quel periodo. Ha avuto un incidente in auto, torno poi mesi dopo recuperano pian piano ma non è riuscito a tornare ai livelli di primi. Baresi? Non parlava mai, ma quando lo faceva le sue parole erano pesanti. Elegante, guidava la difesa a volte entrava duramente riusciva a rubare palla senza necessariamente fare male all'avversario. La relazione extra calcio con i giocatori? Era un po' difficile ai quei tempi, il calcio era visto come un lavoro a differenza dell'Inghiterra dove si usciva ed era meno stressante. Boban? Giocava nella mia posizione ed in finale Capello doveva scegliere se giocare con Boban o me, ma scelse lui. Non potevo dire nulla, era un giocatore fortissimo, intelligente. Desailly, il più cool di tutti. Una volta stavamo nell'ascensore dell'Holel prima di una partita e chiedeva contro chi dovevamo giocare. Era un ragazzo divertente "
Sheva sul Milan QUI -) https://www.milanworld.net/sheva-euro-milan-di-nuovo-super-non-sono-sorpreso-vt100994.html
" Ero arrivato al Milan in prestito, ed il Milan veniva da due scudetti consecutivi. C'erano solo sei stranieri, ma solo tre potevano giocare. C'erano grandi giocatori per pochi posti, mi ricordo una volta Capello arrivo e disse:"Ascoltami, dovete sapere che le partite più dure che giocherete in questa stagione saranno le partitelle tra noi in allenamento". Poi mi guardai intorno e pensai, forse ha ragione. Intorno a me c'erano Maldini, Baresi, Savicevic, Boban, Massaro, Costacurta era una squadra formidabile. Maldini è stato sicuramente uno dei migliori giocatori della storia nel suo ruolo se non il migliore, lo portavo a spasso in allenamento (ironico ndr.). Era una grande persone, professionale, sempre primo nell'allenamento. Gli allenamenti? Ho giocato in molte squadre ma nella mia carriera il Milan è stato il club dove c'era molta tattica. Giocavamo col 442 e bisognava crearsi spazio che erano piccoli e stretti. Segnare contro? La catena difensiva era composta da Maldini, Baresi, Costacurta e Tassotti. Era impossibile fare gol a questi, il calcio italiano era sempre stato difesa solida. Ed è stato quello che ha portato il Milan a vincere tutto, ricordo, se non sbaglio, che il Milan vinse il campionato con appena 5/6 gol subiti. Delantini? Uno dei più grandi talenti di quel periodo. Ha avuto un incidente in auto, torno poi mesi dopo recuperano pian piano ma non è riuscito a tornare ai livelli di primi. Baresi? Non parlava mai, ma quando lo faceva le sue parole erano pesanti. Elegante, guidava la difesa a volte entrava duramente riusciva a rubare palla senza necessariamente fare male all'avversario. La relazione extra calcio con i giocatori? Era un po' difficile ai quei tempi, il calcio era visto come un lavoro a differenza dell'Inghiterra dove si usciva ed era meno stressante. Boban? Giocava nella mia posizione ed in finale Capello doveva scegliere se giocare con Boban o me, ma scelse lui. Non potevo dire nulla, era un giocatore fortissimo, intelligente. Desailly, il più cool di tutti. Una volta stavamo nell'ascensore dell'Holel prima di una partita e chiedeva contro chi dovevamo giocare. Era un ragazzo divertente "
Sheva sul Milan QUI -) https://www.milanworld.net/sheva-euro-milan-di-nuovo-super-non-sono-sorpreso-vt100994.html