Leggendo in rete vedo rubentini che parlano tranquillamente come se tutta questa porcheria non fosse nulla di grave e attaccano al solito chi fa loro notare che presto potrebbero andar a fare compagnia a Cittadella e Sudtirol. Niente vivono al solito in un mondo tutto loro,dove sono convinti di avere 38 scudetti,Moggi è stato il miglior dirigente della storia e l'arbitro Oliver ha un bidone della spazzatura al posto del cuore.
Gente che cerca nel calcio un riscatto.
Non tutti gli juventini sono così, per carità, ma la percentuale è altissima.
Ma del resto si raccoglie quel che si semina e si propone : io mi sono innamorato del calcio col Milan di sacchi per lo stile, l'eleganza e la classe , alla juve da decenni vanno avanti col motto che vincere è l'unica cosa che conta...
E poi dove conta nemmeno vincono.
Bizzarra la vita.
Il tifo , i campanilismi e i dogmi di ogni tifoseria davvero racchiudono la nostra essenza come persone, ancor prima che come sportivi.
A testimonianza di come davvero questo gioco potrebbe contribuire a renderci persone migliori e invece saltiamo di scandalo in scandalo e realizziamo di quanto siamo diversi nel modo di approcciare la competizione e quindi la vita.
Ma quel 'vincere è l'unica cosa che conta' quante generazioni ha rovinato ?
Una rivisitazione Machiavellica calcistica del fottere il prossimo come missione.