La poca considerazione che ha il Milan nonostante il primato!

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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!
 

Rivera10

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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!

Paura, semplice e chiaro. Noi facciamo paura perché, diversamente dall' Inter,una nostra eventuale vittoria in campionato sarebbe il preludio ad un' apertura di un ciclo che sconvolgerebbe i rapporti di forza non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. È storia: quando noi ci rialziamo dominiamo nel mondo. E per chi faceva conto di non avere più l' avversario che gli contendesse il titolo o un posto Champions in più a disposizione sono volatili per diabetici.
 

hiei87

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Io solo da ieri ho iniziato a credere nel quarto posto e allo scudetto ancora non penso nemmeno. La cosa che da fastidio però è come i tifosi avversari minimizzino quello che comunque è stato fatto con merito. Se siamo primi, lo siamo con merito, lo dico anch'io che non mi faccio illusioni.
Poi uno può pensare che il reale valore della rosa sia inferiore a quello di diverse altre squadre, e personalmente lo penso ancora, però è assurdo parlare di arbitri e fortuna, come fanno in tanti, quando basterebbe andarsi a rivedere i vari episodi e andare a leggere la lista degli infortunati da inizio stagione a oggi.
 
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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!

Oderint, dum metuant. Il Milan è il calcio in Italia, tutte le altre società una parodia mal riuscita: se lo ricordino bene quando parlando di noi.
 

WeedoMilan

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Io solo da ieri ho iniziato a credere nel quarto posto e allo scudetto ancora non penso nemmeno. La cosa che da fastidio però è come i tifosi avversari minimizzino quello che comunque è stato fatto con merito. Se siamo primi, lo siamo con merito, lo dico anch'io che non mi faccio illusioni.
Poi uno può pensare che il reale valore della rosa sia inferiore a quello di diverse altre squadre, e personalmente lo penso ancora, però è assurdo parlare di arbitri e fortuna, come fanno in tanti, quando basterebbe andarsi a rivedere i vari episodi e andare a leggere la lista degli infortunati da inizio stagione a oggi.

Quotone.

E poi, anche io temevo un crollo verticale della squadra, forse sarà l’abitudine degli anni passati o, anzi, temevo non fossero pronti a sostenere una battaglia così lunga ma dopo ieri, un pochino, inizio a crederci anche io, perché giochiamo e sopratutto convinciamo.
 

Lineker10

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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!

È solo un bene per no
 

hiei87

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Quotone.

E poi, anche io temevo un crollo verticale della squadra, forse sarà l’abitudine degli anni passati o, anzi, temevo non fossero pronti a sostenere una battaglia così lunga ma dopo ieri, un pochino, inizio a crederci anche io, perché giochiamo e sopratutto convinciamo.

Le partite contro Parma e Genoa avevano rappresentato un pessimo segnale, non tanto per i risultati o per il gioco, che era mancato solo nella seconda, ma per certe contingenze che facevano pensare a una sorte di maledizione. Inoltre, c'era la prospettiva di affrontare due gare difficili come quelle con Lazio e Sassuolo senza mezza squadra.
Ora le prospettive sembrano diverse, ed è giusto godersi il momento. Poi da qui alla fine è lunghissima e staremo a vedere. Di sicuro c'è che i meriti di questa squadra vanno riconosciuti. Sui valori definitivi ancora non mi sbilancio, però siamo lì per merito.
 

7AlePato7

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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!
E' un retaggio degli ultimi dieci anni, nutriamo di scarsa considerazione e sta a noi invertire la tendenza. L'importante è tornare competitivi, prima in Italia e poi in Europa. L'anomalia è quella degli ultimi anni, noi dobbiamo dettare legge e insegnare calcio, è questo il nostro DNA.
 
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Abbiamo fatto quasi un intero anno solare da squadra top mondo, siamo primi in campionato (nonostante gli infortuni) e giochiamo il miglior calcio d'Italia.
Purtroppo c'è poco da spiegare, chi non vede è perché, per paura o banale ottusità, non vuol vedere.
Come il marito che apre la porta di camera, trova la moglie a pecora con un altro, richiude la porta e se ne va facendo finta di niente.
 

Sam

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Ho pensato spesso a questa tematica, ma non perché la prenda sul personale ma vorrei cercare una spiegazione logica al tutto. Il Milan, nonostante un 2020 di alto livello (79 punti conquistati), dominando il periodo Giugno/Dicembre, in pratica viene considerato ancora una squadretta. Sia gli addetti ai lavori che i tifosi avversari si aspettano un crollo verticale improvviso, però non giustificando più la cosa (l’Ibra-dipendenza è andata a farsi benedire) ma pensando che debba necessariamente avvenire. Probabilmente i quasi 9 anni di anonimato ci hanno declassato anche nell’immaginario collettivo ma molto ha dell’inspiegabile. La stranezza è che il tutto non viene rapportato ad un’ipotetica lotta scudetto ma bensì alla qualificazione champions. Il Milan da molti viene considerato ancora quinto/sesto posto nonostante il ruolino, la consapevolezza e la difficoltà delle altre. Stranezze made in Italy!
Ci sono due cose da tenere in considerazione, IMHO:

1) il dominio mediatico della Juventus/Agnelli, che fa sì che partano sviolinate per gente mediocre come il Maestro allenatore o per il grande contributo (???) di CR7 alla Juventus, che nella realtà dei fatti non ha né influito dal punto di vista calcistico, così come non ci riuscì Higuaìn visto che gli scudetti li hanno vinti anche con Càceres o Krasic, e né dal punto di vista economico, dove anzi sta dando loro sempre più problemi di bilancio ogni anno che passa. Lo stesso dominio che invece fa sì che si minimizzi l'impatto dal punto di vista della personalità che Ibrahimovic ha dato alla squadra.
Basti pensare al Chalanoglu leader in campo ieri sera. Lo stesso Chala che qua dentro chiamavamo "la turca" e che era un giocatore troppo timido per giocare in un club come il nostro.
C'è una chiara subalternità dei media allo strapotere degli Agnelli. Subalternità che prima era controbilanciata da Berlusconi, mentre adesso non c'è più.

2) Dopo dieci anni di vergogne anch'io considero ancora il Milan una squadretta. Sia chiaro, non è un demerito. Ma anzi, è proprio la dimensione che io aspettavo raggiungessimo.
Io, ma anche altri qui dentro, dicevamo sempre che uno dei problemi del Milan era proprio il fatto che non ci si rendeva conto di non essere più il club top di un tempo, e che le nostre avversarie erano davvero la Fiorentina o il Sassuolo.
Solo una volta preso coscienza dei nostri limiti, sia economici che tecnici, avremmo potuto migliorare.

E secondo me è proprio quello che è successo: ci siamo resi conto che siamo una squadretta. E stiamo lavorando con quello che abbiamo, dando tutto quello che abbiamo da dare. Stiamo pensando a vincere la partita, non a vincere lo scudetto. Stiamo pensando a far bene giorno per giorno, non a dimostrare i frutti di spese folli sul mercato. Questo è stato l'errore del duo Fassone-Mirabelli. Prima prendevamo i Biglia, oggi prendiamo i Theo Hernandez.
Prima mancavamo di umiltà, come club e come tifoseria. Adesso ne abbiamo abbastanza da poter far bene. Da poter crescere e poter migliorare.

E va bene se non siamo nella lista delle favorite. Non dobbiamo esserlo. Noi siamo gli outsider. Siamo quelli che stanno costruendo adesso, e che potrebbero un domani aprire un ciclo vincente che riporti gloria al calcio italiano. Ma dobbiamo stare con i piedi per terra.

Vinceremo il campionato o lo vincerà qualcun'altro? Non lo so. Sono valutazioni che faccio alla fine del campionato, non adesso. Adesso è presto per tutti.
L'unica cosa che a me interessa è che ci sia una programmazione. Un progetto, con una chiara volontà di tornare grandi, ma con la consapevolezza di non esserlo nell'attuale.
 
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