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Titolo da film,perchè quello che vi racconto è una trama di un film drammatico tratto da una storia vera.
Due donne bergamasche,tra cui una positiva al tampone per coronavirus preso forse dai genitori anziani deceduti,prenotano un'ambulanza privata e pagano un viaggio da Bergamo fino a Siena dove risiede una sorella.
Non hanno avvisato nessuno ed anche gli operatori dell'ambulanza non chiedono un lasciapassare obbligatorio per legge,oltre a non aver avuto un trasporto medico per contagio.
Pochi chilometri dall'ospedale toscano,chiamano il 118 che dal nulla si deve preparare alla ricezione covid19
La donna positiva subito riceverata,la complice messa in quarantena
Non ci credete vero che uno possa attraversare più regioni dalla zona più rossa che esista e senza essere fermato da nessuno portare il virus in un ospedale ?
Anche io ad inizio pagina dell'articolo,poi però ho letto il finale e le parole del direttore sanitario di Siena che confermano la lucida follia umana:
"È una storia che ci ha lasciati increduli
Non solo per come è avvenuta ma anche perché non è accettabile che una persona positiva al coronavirus, insieme a sua sorella, sia riuscita ad affittare un'ambulanza privata con autista e a farsi portare in un'altra regione per oltre 400 km senza alcun lasciapassare sanitario e soprattutto senza la certezza di un trasporto sanitario protetto
Le signore hanno annunciato la loro venuta, contestualmente alla notizia di positività certa di una delle due, quando erano a pochi chilometri dall'ingresso del pronto soccorso delle Scotte, contattando il 118 che ha immediatamente avvisato i colleghi del pronto soccorso senese, dove sono state prese tutte le precauzioni del caso.
Abbiamo subito provveduto ad informare Procura della Repubblica, Prefettura, Questura, Sindaco di Siena e Regione Toscana per tutte le opportune verifiche del caso e per evitare che accadano cose del genere.
Abbiamo fatto di tutto e continueremo a fare di tutto per mettere in sicurezza la città e il nostro ospedale e simili accadimenti non possono e non devono verificarsi".
Repubblica
Due donne bergamasche,tra cui una positiva al tampone per coronavirus preso forse dai genitori anziani deceduti,prenotano un'ambulanza privata e pagano un viaggio da Bergamo fino a Siena dove risiede una sorella.
Non hanno avvisato nessuno ed anche gli operatori dell'ambulanza non chiedono un lasciapassare obbligatorio per legge,oltre a non aver avuto un trasporto medico per contagio.
Pochi chilometri dall'ospedale toscano,chiamano il 118 che dal nulla si deve preparare alla ricezione covid19
La donna positiva subito riceverata,la complice messa in quarantena
Non ci credete vero che uno possa attraversare più regioni dalla zona più rossa che esista e senza essere fermato da nessuno portare il virus in un ospedale ?
Anche io ad inizio pagina dell'articolo,poi però ho letto il finale e le parole del direttore sanitario di Siena che confermano la lucida follia umana:
"È una storia che ci ha lasciati increduli
Non solo per come è avvenuta ma anche perché non è accettabile che una persona positiva al coronavirus, insieme a sua sorella, sia riuscita ad affittare un'ambulanza privata con autista e a farsi portare in un'altra regione per oltre 400 km senza alcun lasciapassare sanitario e soprattutto senza la certezza di un trasporto sanitario protetto
Le signore hanno annunciato la loro venuta, contestualmente alla notizia di positività certa di una delle due, quando erano a pochi chilometri dall'ingresso del pronto soccorso delle Scotte, contattando il 118 che ha immediatamente avvisato i colleghi del pronto soccorso senese, dove sono state prese tutte le precauzioni del caso.
Abbiamo subito provveduto ad informare Procura della Repubblica, Prefettura, Questura, Sindaco di Siena e Regione Toscana per tutte le opportune verifiche del caso e per evitare che accadano cose del genere.
Abbiamo fatto di tutto e continueremo a fare di tutto per mettere in sicurezza la città e il nostro ospedale e simili accadimenti non possono e non devono verificarsi".
Repubblica