L'Euro, in un ipotetico (ma IMO irrealizzabile) processo di integrazione, avrebbe dovuto essere l'ultimo gradino della scala. Si sarebbero dovute creare PRIMA le condizioni di un'OCA, vale a dire uniformazione dei mercati del lavoro e dei sistemi previdenziali, integrazione delle politiche fiscali, creazione di un sistema di trasferimenti centralizzato a carico del bilancio europeo per appianare gli squilibri regionali, etc. (tutte cose che la Germania NON vuole, specie l'ultima) e POI eventualmente fare la Moneta Unica. Invece si è deciso di mettere il carro davanti ai buoi, approntando un sistema che inevitabilmente porta a squilibri di competitività, i quali in assenza del "cuscinetto" costituito dalla flessibilità del cambio, si scaricano sul mercato del lavoro. Tant'è vero che una sfilza di premi Nobel per l'economia aveva bollato l'euro come una follia ed aveva previsto esattamente quel che sta accadendo. Purtroppo la soluzione perfetta non esiste. Per me dovremmo iniziare ad attrezzarci per uscire, perché sono convinto che in ogni caso, volenti o nolenti, il sistema è destinato a collassare.