La folle lettura tattica del mister

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Sono amareggiatissimo come voi, ma non capisco quale tattiche/scelte pretendiate con castelletto, Leao, sale sale e mandzukic.
 

Lineker10

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diavoloINme;2338579 ha scritto:
Non è mia abitudine puntare il dito sul mister, meno che meno su Pioli che ha ridato senso a questo gruppo, ma ieri si è percepito chiaramente che la gestione della gara è stata sbagliata.

Riassumiamo le follie del mister .

Si parte col 4-2-3-1 che tante certezze ci ha donato e tante soddisfazioni ci ha regalato.
In fase di possesso la squadra scivola su un 3-4-2-1 con Calabria bloccato in linea coi due centrali e Theo allineato con Saele e i due centrocampisti.
Calha e Diaz a cercare lo spazio e la posizione buona tra le linee.
Il Cagliari gioca tutto sotto palla e facciamo fatica a trovare la giocata buona ma qualcosa, seppur poco, costruiamo.
Fin qua tutto logico e ineccepibile.

A un certo punto però il mister sbrocca.
Capisce che stiamo facendo fatica negli spazi angusti, nei duelli individuali e nell'occupare l'area e decide di riesumare dalla panchina Leao che, recentemente, dopo le ultime pessime prestazioni, assist a parte contro uno spento Toro, aveva perso spazio nelle gerarchie interne.
Esce Saele e Diaz viene dirottato in fascia.
Passano una manciata di minuti e il mister però si accorge che Diaz non ce la fa a ripiegare in mezzo al campo.
Ecco allora che si prepara un altro cambio : fuori Diaz e dentro Castillejo.
Morale della favola : a destra siamo passati in pochi munuti da Saele a Castillejo passando per Diaz e abbiamo rinunciato all'unico giocatore che , seppur pasticciando e forzando la giocata sempre, stava provando a saltare l'uomo e creare la superiorità numerica.
Alla squadra viene lanciato un messaggio di confusione e approssimazione, ai rivali un altro messaggio di insicurezza.
Tecnicamente non ci miglioriamo, anzi.
Praticamente ci giochiamo la mezz'ora più importante del nostro campionato puntando sui guizzi di Leao e Samu che sono stati tra i peggiori in assoluto recentemente.


Ma il mister non è soddisfatto e fa di peggio : fuori Bennacer e dentro Meitè.
Fuori il nostro piccoletto terribile e capace di mettere ordine nello stretto per dar spazio alla fisicità di Meitè.
Ma cosa si voleva ottenere esattamente con questo cambio?
Ma con un avversario con 11 uomini sotto la palla e mentre si faceva una fatica cane a giocare puliti e veloci cosa si voleva ottenere con questo cambio?
Perchè non Tonali, a questo punto, nei due mediani oppure anche Calha se proprio si voleva forzare le giocate?

Esce anche l'ammonito Calabria per dar spazio a Dalot, esce FINALMENTE la nullità Calha e si butta nella mischia Mandzukic per passare al 4-4-2 e buttare palla in mezzo.

In una domenica nerissima per noi rossoneri , con una serata che doveva essere da sogno ma è stata tramutato in incubo, il mister ci ha messo tanto del suo con una lettura della gara PESSIMA e le gestione dei cambi scriteriata.

Bah OK. Pure se una partita come quella di ieri non la si vince con la tattica.

Si vince con carattere, esperienza, decisione, coesione e palle. Tutta qualità che a noi mancano nei momenti chiave e quando, in generale, abbiamo di fronte avversari chi si chiudono a riccio.

Vedo da ieri sera una caccia a Pioli senza tregua, quando invece io ho visto tantissima approssimazione tecnica, nervosismo, scarsa lucidità, anche da giocatori chiave come Kessie Hakan Bennacer e Theo.

Ieri è emerso il medesimo problema di certe partite recenti. Non si ha la lucidità e la calma per gestire la situazione. Dopo un tempo la squadra va nel pallone e inizia a snaturare la propria anima, con giocatori che si intestardiscono nella giocata individuale, poca coesione, si perdono i riferimenti e si inizia un gioco caotico che non porta a nulla. Ormai le partite cosi sono state tante ultimamente.
 

mandraghe

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diavoloINme;2338579 ha scritto:

Apprezzo sinceramente il tuo sforzo di dare una lettura tecnica dello scempio di ieri. Hai scritto cose condivisibili.

Ma in partite come quella di ieri la tattica conta relativamente. Dovevamo entrare con ben altro atteggiamento. Dovevamo mangiarci l'erba. Entrare in campo come fece Inzaghi in quel celebre Milan-Real o come facemmo nella finale di champions del '94.

Invece siamo entrati come fosse un'amichevole. Ed è sta cosa che non mi va giù. La partita più importante degli ultimi anni l'abbiamo giocata come fosse un un'amichevole del trofeo birra Moretti o meglio, visto l'alito dei giocatori del Cagliari, come fosse una partita del trofeo Ichnusa.

Sta cosa mi fa impazzire.
 

Solo

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Ieri penso che in ogni caso non avremmo mai segnato. Purtroppo nell'ultimo decennio non abbiamo mai più avuto né grandi finalizzatore né giocatori di qualità in grado di saltare l'uomo o piazzare un filtrante. Quando affrontiamo squadre che si difendono, fanno densità e giocano tutti dietro la linea della palla per noi la partita neanche comincia.

Comunque trovo inconcepibile la sostituzione di Diaz, l'unico che poteva saltare un uomo, e l'ingresso di Casti che non la butta dentro neanche con le mani piuttosto che Hauge.
 
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al di là della tattica, e condivido quanto scritto da DiavoloInme, ieri è mancato il carattere per vincere la partita. Tutti molli, nervosi, approssimativi. ora tocca pregare
 
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mandraghe;2338702 ha scritto:
Apprezzo sinceramente il tuo sforzo di dare una lettura tecnica dello scempio di ieri. Hai scritto cose condivisibili.

Ma in partite come quella di ieri la tattica conta relativamente. Dovevamo entrare con ben altro atteggiamento. Dovevamo mangiarci l'erba. Entrare in campo come fece Inzaghi in quel celebre Milan-Real o come facemmo nella finale di champions del '94.

Invece siamo entrati come fosse un'amichevole. Ed è sta cosa che non mi va giù. La partita più importante degli ultimi anni l'abbiamo giocata come fosse un un'amichevole del trofeo birra Moretti o meglio, visto l'alito dei giocatori del Cagliari, come fosse una partita del trofeo Ichnusa.

Sta cosa mi fa impazzire.

Si chiama braccino del tennista e/o inadeguatezza a giocare per l'obiettivo.
L'atteggiamento del cagliari invece si chiama sistema.
 
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Lineker10;2338692 ha scritto:
Bah OK. Pure se una partita come quella di ieri non la si vince con la tattica.

Si vince con carattere, esperienza, decisione, coesione e palle. Tutta qualità che a noi mancano nei momenti chiave e quando, in generale, abbiamo di fronte avversari chi si chiudono a riccio.

Vedo da ieri sera una caccia a Pioli senza tregua, quando invece io ho visto tantissima approssimazione tecnica, nervosismo, scarsa lucidità, anche da giocatori chiave come Kessie Hakan Bennacer e Theo.

Ieri è emerso il medesimo problema di certe partite recenti. Non si ha la lucidità e la calma per gestire la situazione. Dopo un tempo la squadra va nel pallone e inizia a snaturare la propria anima, con giocatori che si intestardiscono nella giocata individuale, poca coesione, si perdono i riferimenti e si inizia un gioco caotico che non porta a nulla. Ormai le partite cosi sono state tante ultimamente.

Non mi piace essere troppo difensivo del mister perché le sue colpe sicuramente le ha, però nel momento che ci voleva la grinta e carattere abbiamo dato 3 pere alla Juve.

Purtroppo hai in mano (parlo dell’attacco) giocatori da decimo posto, come fai ad avere continuità con Leao, castelletto, salecoso, mandzukic e aggiungo anche l’odiato chalanoglu.

Si è inventato Diaz in un altro ruolo, ma come si fa a pretendere che questo piccolo cambiamento sistemi tutti questi giocatori da metà classifica.
 
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Lineker10;2338692 ha scritto:
Bah OK. Pure se una partita come quella di ieri non la si vince con la tattica.

Si vince con carattere, esperienza, decisione, coesione e palle. Tutta qualità che a noi mancano nei momenti chiave e quando, in generale, abbiamo di fronte avversari chi si chiudono a riccio.

Vedo da ieri sera una caccia a Pioli senza tregua, quando invece io ho visto tantissima approssimazione tecnica, nervosismo, scarsa lucidità, anche da giocatori chiave come Kessie Hakan Bennacer e Theo.

Ieri è emerso il medesimo problema di certe partite recenti. Non si ha la lucidità e la calma per gestire la situazione. Dopo un tempo la squadra va nel pallone e inizia a snaturare la propria anima, con giocatori che si intestardiscono nella giocata individuale, poca coesione, si perdono i riferimenti e si inizia un gioco caotico che non porta a nulla. Ormai le partite cosi sono state tante ultimamente.

I giocatori possono anche essere confusi ma il mister non è stato più lucido.

I tra cambi repentini in fascia destra sono stati un disastro tattico di lettura della partita.
Alla fine ci siamo ritrovati con samu nella fase clou della gara perchè diaz non reggeva sulle ripartenze dopo che abbiamo tolto dal campo saele.


Drammatico.
A questo punto teneva in campo saele che con una gamba è meglio di samu.
 

mandraghe

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diavoloINme;2338741 ha scritto:
Si chiama braccino del tennista e/o inadeguatezza a giocare per l'obiettivo.
L'atteggiamento del cagliari invece si chiama sistema.


Sul sistema sai bene che la pensiamo allo stesso modo.

Ma ieri non mi pare che il Cagliari abbia fatto chissà cosa: per dire, hanno fatto appena 8 falli cioè un fallo ogni 12 minuti. Non mi pare che abbiano giocato col coltello tra i denti. Hanno fatto una partita normale. La colpa è solo nostra. Poi ovviamente se guardiamo ad altre partite non possiamo che ripetere robe già dette.

Piuttosto invece di fare esperimenti tattici Pioli negli ultimi 20-25 minuti doveva far entrare Romagnoli, Hauge e Mandzukic, spostare Tomori in attacco e buttare palloni in area. Era palese che ieri manovrando non l'avremmo buttata dentro nemmeno con le mani. A quel punto meglio cercare la giocata sporca, la spizzata qualche braccio largo in area. Invece si è messo a fare esperimenti. Allucinante.
 
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