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Come stanno riportando un pò tutti i media mondiali la Corea del Nord avrebbe lanciato un missile balistico intercontinentale verso il mar del Giappone.
Secondo quanto riferito da Seul e Tokyo il missile è caduto al largo dell'isola di Hokkaido e avrebbe avuto le potenzialità per raggiungere gli Stati Uniti.
La mossa di Pyongyang sarebbe una provocazione agli USA che avevano dichiarato di esseri pronti a rafforzare il proprio impegno a sostegno dei propri alleati giapponesi e sudcoreani..tesi avvalorata dal fatto che poche ore prima del lancio la ministra degli esteri nordcoreana aveva ammonito che la Corea del Nord era pronta a azioni militari "piu feroci" se gli Stati Uniti rafforzeranno il loro impegno di "deterrenza estesa" nei confronte degli alleati regionali.
A indispettire i nordcoreani sarebbe stato il vertice trilaterale tenuto domenica in Cambogia tra Biden,Fumio Kishida (premier giapponese) e Yoon Suk-Yeol (premier sudcoreano) dove i 3 avevano concordato nuove collaborazioni e Biden aveva ribadito che gli USA erano pronti a usare la gamma completa delle proprie capacità militari per garantire protezione ai propri alleati.
Secondo quanto riferito da Seul e Tokyo il missile è caduto al largo dell'isola di Hokkaido e avrebbe avuto le potenzialità per raggiungere gli Stati Uniti.
La mossa di Pyongyang sarebbe una provocazione agli USA che avevano dichiarato di esseri pronti a rafforzare il proprio impegno a sostegno dei propri alleati giapponesi e sudcoreani..tesi avvalorata dal fatto che poche ore prima del lancio la ministra degli esteri nordcoreana aveva ammonito che la Corea del Nord era pronta a azioni militari "piu feroci" se gli Stati Uniti rafforzeranno il loro impegno di "deterrenza estesa" nei confronte degli alleati regionali.
A indispettire i nordcoreani sarebbe stato il vertice trilaterale tenuto domenica in Cambogia tra Biden,Fumio Kishida (premier giapponese) e Yoon Suk-Yeol (premier sudcoreano) dove i 3 avevano concordato nuove collaborazioni e Biden aveva ribadito che gli USA erano pronti a usare la gamma completa delle proprie capacità militari per garantire protezione ai propri alleati.