Admin;2382524 ha scritto:
Come riportato da ll Messaggero, che conferma le news precedenti, Luis Alberto vuole andare via dalla Lazio. Lo ha detto al telefono a Tare e domani dovrà dirglielo di persona. Previsto un maxi confronto. Lo spagnolo piace a Milan e Villarreal. Tare preferisce Saele a Leao. Ma servirà anche un sostanzioso conguaglio.
Domani le visite di Tourè QUI -) https://www.milanworld.net/toure-sabato-le-visite-poi-diaz-vt105539.html
Bernardi e Pessina QUI -) https://www.milanworld.net/milan-ber...-vt105537.html
Casting per il trequartista QUI -) https://www.milanworld.net/milan-da-...-vt105536.html
Fretta per Kaio QUI -) https://www.milanworld.net/kaio-il-m...-vt105532.html
Saele è uno dei giocatori più sottovalutati di questo Milan.
È giovanissimo, ci è costato noccioline ed ha sbagliato davvero poche partite. L'unico difetto è che non ha un grande istinto offensivo e non vede la porta, difatti reputo che al di fuori del nostro gioco faticherebbe a giocare in quella posizione(esterno d'attacco) ovunque. Con noi è prezioso perché siamo altamente squilibrati, attaccando spesso da sinistra con Theo e Rebic/Leao, quindi riesce a dare equilibrio alla squadra, un lavoro prezioso quanto apparentemente invisibile.
Io ritengo che il suo collocamento ideale sarebbe il ruolo di esterno di centrocampo con una difesa a 4(ma anche a 3).
Spezzata la lancia in favore di Alexis, è arrivato il momento del bastone: a noi servono gol e assist anche in quel ruolo.
Non ho in mente soluzioni di mercato che possano effettivamente accontentare questa richiesta, ma confido che arrivi un ex dx(con annessa partenza di Casti) più prolifico di Saele sotto questo punto di vista, anche se, secondo me, più che un "titolare" servirà qualcuno che sia complementare a Saele, in modo da poter adattare quel ruolo al tipo di partita che ci aspetta.
Concludo dicendo che non mi priverei mai di Saele in questo momento, ma mai nella vita, inoltre è giovanissimo.
Non mento se dico che sia uno dei giovani con più ampi margini di miglioramento della nostra rosa, davanti a tanti altri più "coccolati".