Con tutto il rispetto per te, ma ogni fatto storico ha una profondità d’analisi diversa: certo che per te, in quanto singolo individuo, la politica italiana del secolo scorso ha poco peso, ma la situazione dei Balcani è profondamente diversa. Qui si parla di contenziosi che affondano le loro radici in secoli lontani, ma che hanno avuto ripercussioni pesanti fino agli anni 2000: le guerre jugoslave sono state un conflitto terribile è destabilizzante che ha cicatrici nei rapporti attuali tra gli Stati.
È un po’ troppo banale appiattire il tutto a “Io non penso a nulla quando mi alzo la mattina”.
E invece te lo ribadisco: mai conosciuto nessuno in 35 anni di vita, prendere una decisione o qualunque altra cosa ti venga in mente, in base a cose accadute ere geologiche precedenti.
Rispetto la tua evidente passione per la storia, ma la gente normale, cioè il 99,99999 % della gente, ha ben altro a cui pensare
Tutto qui: se mi vieni a dire che nel 1940, tale Minov Blagoj ha lanciato uno zeus sul territorio Kosovaro perchè 325 anni prima un sacerdote serbo ha scavalcato le mura del castello pisciando sulla pianta di un re Kosovaro e da li è nata tutta la serie di eventi che sta portando a questo conflitto, anche se tu avessi ragione, a me fa ridere.
Perchè è roba da minorati mentali ( non tu, ovviamente) stare dietro alla storia per le azioni che si compiono.
La storia va conosciuta, fa esperienza, è anche curiosa da conoscere... eccetera.
Ma qualche generazione dopo, un MEGA AMEN, e si va avanti con la propria vita.
So che sto stuprando la materia, non è mio intento e capirai che è complesso, ho solo riassunto per essere pragmatico.
Ripeto a scanso di equivoci, non voglio sminuire manco per sogno una delle tua passioni, ma deve appunto essere una passione.
A me pare che spesso la storia venga usata come
SCUSA da chi vuole compiere qualche malefatta
Al giorno d' oggi, la gente non è più come 50 anni fa che credeva a tutte le palle che gli raccontavi sugli ideali o religioni che siano.
Bisogna essere un po' più risoluti.
Sicuramente era un mondo migliore, ma nel mondo di oggi, dove il cibo e i soldi non sono più un problema impellente, la gente pensa a cosa farà domani, non a cosa succedeva 200 anni prima.