La Jugoslavia unita a guida serba è sempre stato un grosso vantaggio per l'Italia ma un grosso problema per il potentato "atlantista" guidato anche dallo "spirito santo" di ciò che c'è dentro Roma oggi, gli slavi sono sempre state persone con cui potevi andare a parlare o fare affari senza seguire l'agenda di un tuo superiore, loro sono sempre stati padroni poveri di loro stessi anche per via delle loro origini, cultura e storia, dei nomadi, troppo facile andare a sconquassare l'opera di Tito per fare acquisti in Croazia e Slovenia, mettendo gli uni contro gli altri, alla fine quell'approccio speculativo è lo stesso che vedete in Ucraina, solo che un conto è stato andare a bombardare la Serbia che giustamente era la nazione guida ma attaccabile e un altro è scatenarsi contro la Russia nel suo giardino di casa con l'atomica a fare da deterrente, i cialtroni dell'Ue hanno usato i criminali di guerra serbi per minacciarli di non poter portare avanti il percorso per l'entrata nell'Ue, ma non per una questione di sicurezza o che altro, semplicemente perché i serbi sono da sempre in stretti rapporti con la Russia ma sono allo stesso tempo strettissimo partner commerciale dell'Italia che con una Jugoslavia unita avrebbe avuto un partner più grande filo russo e confinante, con metà di questi slavi che sapevano parlare l'italiano o si spostavano in Italia per vivere o per cambiare vita, quando Bruxelles "acquistò" Croazia e Slovenia i serbi chiesero aiuto all'Italia, supporto in cambio dei territori che furono italiani una volta finita la guerra, in modo da smembrare quei paesi e mantenere l'opera di Tito un pelo diversa ma unita e al di fuori dell'Ue che stava cominciando il suo percorso di russofobia in modo da "ripulire" il giardino di casa balcanico che, ripeto, è sempre stato influenzato dai rapporti stretti con l'Italia e che l'Italia avrebbe dovuto mantenere tali mantenendosi neutrale sia a livello economico sia a livello politico, quindi fuori dal cancro € (rimanendo alla vecchia moneta) e neutrale nel suo tentativo di poter essere un mercato in cui era tra i bestioni, inattaccabile o non smembrabile come una Jugoslavia, invece per motivi di grossa debolezza politica l'Italia non solo ha sempre agito da attore europeo perdente e rassegnato, ma ha perso quell'influenza su quella parte destra che fu territorio italiano, a partire dalla Jugoslavia, passando per Zara, Albania, Grecia, Libia, Egitto fino ad arrivare alle colonie dell'Africa orientale e in più il ruolo di nazione guida del mediterraneo distaccato dagli interessi di Bruxelles (patria dei lobbysti e degli affaristi, speculatori, mazzettari ma soprattutto abili a farsi pagare spargendo il seme del bene economico maligno) ma non più di tanto da quelli di Berlino che sarebbe comunque rimasto il primo partner italiano con Parigi, senza andare a seguire agende uniche ma cooperando per un rinforzamento delle politiche economiche e non la morte delle stesse con la creazione di una moneta unica di riserva e speculativa, che ti inchioda ad agende esterne in un organismo inutile di tante teste mai d'accordo, ma rimbuonendo la propaganda è stato possibile passare gli ultimi 20 anni con una povertà in aumento e stipendi sempre uguali (ovviamente se non controlli il mediterraneo diventi latrina africana, infatti l'influenza l'avresti dovuta mantenere difendendo i tuoi interessi in Libia ma anche in Jugoslavia, preda facile perché povera ma comunque rotta importante di chi arriva in Europa passando da là e il disegno atlantista, passato per l'impoverimento e l'indebolimento dell'Ue ha portato ad avere nuovi attori ed economie europee più storte, deboli, dipendenti da altre nazioni prima partner e poi nemici, quando la saggezza europea avrebbe previsto una cooperazione atta a difendere l'interesse primario per noi, quindi avrebbe fatto di tutto per evitare uno scontro che altri attori stavano preparando da decenni.
Una Ue non schierata apertamente con gli Usa non avrebbe permesso questo, una Ue più vicina alla Cina e partner russo però non sarebbe stata accettabile per gli americani, presto seconda economia e paese dove il cancro finanziario ha preso piede per bene arrivando fino in Europa in previsione di un aumento della ricchezza e di tantissime possibilità per portare quello stesso cancro, attraverso organismi fallaci europei, il più lontano possibile in modo da non permettere troppo benessere ma tanta speculazione, ma ormai ci sei dentro e le politiche attuali sono di rappresentanza, caxxate da social, una Giorgia sa benissimo cosa c'è dietro ma si sta godendo lo spettacolo con titoli di qua e di là, è un reality, l'Ue è un reality, è l'emblema perfetto di cosa non si dovrebbe fare quando si cerca di unire, inutilmente, tante economie, peggio ancora se inserite nello stesso discorso finanziario nato male, e questa debolezza ti porta ad osservare il mondo da attore di riserva, che guarda e giudica, un reality, uno spettacolo, forse quando ci saranno 30% bianchi e 70% altro qualcuno capirà, purtroppo il 20% di quei bianchi sarà gente ricca ed esclusiva e non capirà, il 10% di quei bianchi saranno guardati male e tutto il mondo verrà inglobato in quello che è un sistema gigantesco e senza più cultura o tradizioni, scontri tra diverse etnie o religione, produttività sempre più legata ai robot e alla tecnologia, un mondo perfetto per quel 10% di speculatori ricchi, ma se consideriamo l'intera economia arriveremo ad un punto in cui le multinazionali rappresenteranno l'80% di tutto e infatti non avrà più alcun senso mettersi in proprio o aprire piccole imprese, la piccola economia non può resistere ad una vita che sarà sempre più costosa e difficile, diversa, poco comune, perché il cambiamento forzato verso le stronxate filantropiche green porterà alla distruzione della vecchia produttività più o meno fai da te, rimarrà giusto l'essenziale, è semplicemente il progresso che ci aspetta ed è sempre a favore di ricco o di chi speculerà sull'emergenza di chi non accetta di diventare paziente sperimentale o minoranza in casa propria.