Come ci siamo ridotti,
a farcela nelle mutande nella settimana di attesa di Juve-Milan.
Una volta queste attese ci piacevano, ci davano la carica, certo il risultato a Torino era sempre una tripla,
questa volta invece abbiamo paura della goleada, di una figura a livello mondiale,
di veder frantumata definitivamente quel briciolo di speranza che abbiamo nei confronti del futuro, pensando che non possa andare sempre così male.
I tifosi della Juve sono li che non aspettano altro, di triturarci ed esultarci in faccia, di umiliarci.
Perché è questa la parola giusta, quella che ci fa paura,
l'umiliazione.
Vorrei tanto che i giocatori avessero la metà dell'orgoglio che abbiamo noi,
la metà.
Personalmente sputerei sangue domenica sera, pur di evitare l'umiliazione per i milioni di tifosi che sperano in me,
il cui umore dipende dal risultato della partita, cosa che di riflesso dipende da me.
Sputerei sangue per non subire io in prima persona l'umiliazione, siamo 11 esseri umani contro 11 esseri umani. Tutto qui.
Darei tutto per regalare a questi benedetti tifosi, in questo anni di *****, una gioia, una soddisfazione, una fiammella.
Spero con tutto me stesso che trovino le motivazioni dentro di loro,
anche se credo che queste motivazioni solo i milanisti le possono avere, non giocatori che non hanno ben presente cosa vuol dire essere al Milan.