Conferma in pieno pregi e limiti che avevo ricavato dal campionato norvegese.
Ha quel cambio di passo quando può correre lineare senza cambio secco di direzione che davvero è difficile da leggere e contenere, sui 20 metri quando può ricevere fronte alla porta ed ha campo è davvero una minaccia perché poi (diversamente dal belga) ha istinti e feeling per la porta.
Ma se riceve sui piedi chiuso sulla linea o spalle alla porta tende troppo spesso ad incartarsi ed ha problemi nel girarsi, con ancora difficoltà nel capire subito dove si trova il compagno libero per sbrogliare la matassa.
E talvolta nella corsa sul lungo perde quella fluidità apparendo goffo, soprattutto se il ripiegamento è difensivo.
Ma in 61 minuti in rossonero ha fatto gli stessi gol di Saelemakers in 27 presenze al Milan: è chiaro che qui si nasconde un gran bel potenziale, a cui provare a dare un senso. Per questo avrei auspicato un bel prestito immediato.