Italia: studenti ucraini promossi anche se insufficienti.

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Il paese di Pulcinella. Ormai è un delirio puro e uno sprofondo senza possibilità di risalita.

Ma quando li andiamo a prendere sti delinquenti?
Meritiamo davvero la bomba atomica :muhahah:
comincio a mal sopportare l’ucraina e tutto quello ad essa connesso.
Che schifo
 

Ragnet_7

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Mi spieghi quale sarebbe il nesso tra non fargli buttare un anno di vita e promuoverli? Quale sarebbe l'equità? Trovare un giorno lavoro per competenza senza aver fatto un percorso normale?

Io mi auguro che questi ragazzi/bambini trovino futuro a casa loro, non a casa nostra.

Probabilmente l'anno lo butteranno, forse no, che piaccia o non piaccia. E promuoverli non darà nessun valore aggiunto, se non quello della superficialità buonista più assurda, che non ha niente a che vedere con l'istruzione.
Aiutiamoli a casa loro cit.

State a pezzi.
 

Masanijey

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Mi spieghi quale sarebbe il nesso tra non fargli buttare un anno di vita e promuoverli? Quale sarebbe l'equità? Trovare un giorno lavoro per competenza senza aver fatto un percorso normale?

Io mi auguro che questi ragazzi/bambini trovino futuro a casa loro, non a casa nostra.

Probabilmente l'anno lo butteranno, forse no, che piaccia o non piaccia. E promuoverli non darà nessun valore aggiunto, se non quello della superficialità buonista più assurda, che non ha niente a che vedere con l'istruzione.
Faccio il mio commento, prendendo solo come spunto il tuo, e poi esco subito da questo tipo di discussioni, come ho deciso di fare da un po' a questa parte.
Nella tua ricostruzione, che comunque capisco e in certi passaggi condivido, non consideri il punto di vista dei ragazzi (e di chi magari ha provato a tutelarli).
Parliamo di ragazzi o bambini, che hanno sentito spari e bombe vicino casa, che hanno avuto paura di morire.
Che hanno magari perso i genitori, sono dovuti fuggire dalla propria casa, lasciare i giochi nella propria camera, lasciare il loro paese e forse hanno perso per sempre la loro infanzia.
Tu avresti davvero avuto il coraggio di bocciarli (bocciare è un giudizio, così come lo è promuovere), dopo due mesi di frequenza in una scuola con un'altra lingua?
E davvero lo capisco il discorso che fai sui rischi formativi. Infatti mi auguro comunque che per questi ragazzi sia previsto un percorso integrativo personalizzato. Ma spero anche che la promozione sia una sorta di carezza, perché io di certo un bambino in quelle condizioni non avrei avuto il fegato di bocciarlo.
Quindi, capisco il tuo discorso, ma davvero sulla bilancia ora pesa più quello che sottolinei rispetto al resto?
 
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Faccio il mio commento, prendendo solo come spunto il tuo, e poi esco subito da questo tipo di discussioni, come ho deciso di fare da un po' a questa parte.
Nella tua ricostruzione, che comunque capisco e in certi passaggi condivido, non consideri il punto di vista dei ragazzi (e di chi magari ha provato a tutelarli).
Parliamo di ragazzi o bambini, che hanno sentito spari e bombe vicino casa, che hanno avuto paura di morire.
Che hanno magari perso i genitori, hanno dovuto fuggire dalla propria casa, lasciare i giochi nella propria camera, lasciare il loro paese e forse hanno perso per sempre la loro infanzia.
Tu avresti davvero avuto il coraggio di bocciarli (bocciare è un giudizio, così come lo è promuovere), dopo due mesi di frequenza in una scuola con un'altra lingua?
E davvero lo capisco il discorso che fai sui rischi formativi. Infatti mi auguro comunque che per questi ragazzi sia previsto un percorso integrativo personalizzato. Ma spero anche che la promozione sia una sorta di carezza, perché io di certo un bambino in quelle condizioni non avrei avuto il fegato di bocciarlo.
Quindi, capisco il tuo discorso, ma davvero sulla bilancia ora pesa più quello che sottolinei rispetto al resto?
Si andavano bocciati, come è giusto che sia. Favoritismi e sotterfugi mi fanno schifo a tutti i livelli sopratutto quando le cose sono fatte con la doppia morale. Sono arrivati dalla guerra? Ok mi spiace ma esistono percorso prestabiliti da fare e da seguire. Al massimo quest’anno saltava e ripartivano dall’anno prossimo da zero.
Non regge mi spiace
 

gabri65

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Aiutiamoli a casa loro cit.

State a pezzi.

Argomenta piuttosto.

Non ho detto una sola parola negativa nei confronti dei bambini, e non ho parlato di bocciatura ma di percorso diverso. Se volergli bene vuol dire semplicemente andare dietro ai soloni e dargli la promozione, accomodatevi.

Magari dopo la promozione improvvisamente imparano le tabelline.

Faccio il mio commento, prendendo solo come spunto il tuo, e poi esco subito da questo tipo di discussioni, come ho deciso di fare da un po' a questa parte.
Nella tua ricostruzione, che comunque capisco e in certi passaggi condivido, non consideri il punto di vista dei ragazzi (e di chi magari ha provato a tutelarli).
Parliamo di ragazzi o bambini, che hanno sentito spari e bombe vicino casa, che hanno avuto paura di morire.
Che hanno magari perso i genitori, hanno dovuto fuggire dalla propria casa, lasciare i giochi nella propria camera, lasciare il loro paese e forse hanno perso per sempre la loro infanzia.
Tu avresti davvero avuto il coraggio di bocciarli (bocciare è un giudizio, così come lo è promuovere), dopo due mesi di frequenza in una scuola con un'altra lingua?
E davvero lo capisco il discorso che fai sui rischi formativi. Infatti mi auguro comunque che per questi ragazzi sia previsto un percorso integrativo personalizzato. Ma spero anche che la promozione sia una sorta di carezza, perché io di certo un bambino in quelle condizioni non avrei avuto il fegato di bocciarlo.
Quindi, capisco il tuo discorso, ma davvero sulla bilancia ora pesa più quello che sottolinei rispetto al resto?

Vedi sopra.

Nuovamente prendete per partito preso che chi critica queste uscite governative vorrebbe la bocciatura dei bambini.
Lasciamo perdere, amico, tanto sono quelle cose con le quali è difficile spiegarsi, e non lo dico solo a te.
 

ARKANA

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Si andavano bocciati, come è giusto che sia. Favoritismi e sotterfugi mi fanno schifo a tutti i livelli sopratutto quando le cose sono fatte con la doppia morale. Sono arrivati dalla guerra? Ok mi spiace ma esistono percorso prestabiliti da fare e da seguire. Al massimo quest’anno saltava e ripartivano dall’anno prossimo da zero.
Non regge mi spiace
E poi tifi la juve :troll:
 

Sam

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Faccio il mio commento, prendendo solo come spunto il tuo, e poi esco subito da questo tipo di discussioni, come ho deciso di fare da un po' a questa parte.
Nella tua ricostruzione, che comunque capisco e in certi passaggi condivido, non consideri il punto di vista dei ragazzi (e di chi magari ha provato a tutelarli).
Parliamo di ragazzi o bambini, che hanno sentito spari e bombe vicino casa, che hanno avuto paura di morire.
Che hanno magari perso i genitori, sono dovuti fuggire dalla propria casa, lasciare i giochi nella propria camera, lasciare il loro paese e forse hanno perso per sempre la loro infanzia.
Tu avresti davvero avuto il coraggio di bocciarli (bocciare è un giudizio, così come lo è promuovere), dopo due mesi di frequenza in una scuola con un'altra lingua?
E davvero lo capisco il discorso che fai sui rischi formativi. Infatti mi auguro comunque che per questi ragazzi sia previsto un percorso integrativo personalizzato. Ma spero anche che la promozione sia una sorta di carezza, perché io di certo un bambino in quelle condizioni non avrei avuto il fegato di bocciarlo.
Quindi, capisco il tuo discorso, ma davvero sulla bilancia ora pesa più quello che sottolinei rispetto al resto?
Ma non c’è bisogno necessariamente di considerare la bocciatura come una condanna formale.

Ormai chi viene bocciato fa più anni in uno.
Inoltre, se proprio volevi creare un percorso “preferenziale”, potevi istituire classi stile scuole serali, magari direttamente in lingua ucraina, per continuare l’apprendimento con poche differenze.

A me questa della promozione aggratis sembra l’ennesima prova che questo governo è un manipolo di incapaci, tanto quanto il predecessore noto per i banchi a rotelle.
Zero pianificazione, nessuna iniziativa seria. Solo proclami, che siano bonus e azioni singole come queste, per fare rumore.
 
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