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Perdonami, ma il tuo è un discorso di parte anche se vuoi farlo passare per neutrale.Ribadisco per l'ennesima volta: chiunque si illuda che esista una parte oggettivamente nel giusto e una parte oggettivamente nel torto nella questione israelo palestinese non sta facendo analisi.
Se esiste una questione al mondo che non ha una risposta univoca bianco e nero è questa.
Certo, capisco che sia una delle questioni che più polarizza le due "tifoserie", ma più ti informi e più capisci che sono entrambi in torto e entrambi sbagliano totalmente l'approccio alla questione.
Ma si entra nelle reame delle complessità, e so che parlare di cose complesse in termini semplici è sempre il modo migliore per farsi facili amici (e nemici!), basti vedere la politica
Se tu vivessi in un condominio e l’assemblea condominiale decidesse unilateralmente che io debba vivere in casa tua, sarebbe un fatto oggettivamente ingiusto e arbitrario.
Tutto il resto sarebbe una conseguenza e qualunque fatto successivo sarebbe inevitabilmente “avvelenato”: se tu provassi a cacciarmi e io, che sono più grande e grosso di te, sono parente dell’amministratore condominiale e ho un energumeno pronto ad aiutarmi, piano piano mi allargassi fino ad annientarti, in che Mondo si potrebbe dire che sia tu che io abbiamo i nostri torti e le nostre ragioni? Davvero qui non siamo nel campo delle opinioni, si tratta semplicemente di valutare i fatti sulla base dei pilastri e dei principi sui quali si fonda la civiltà occidentale moderna.
Poi se, per convenienza, vogliamo fare delle eccezioni a questi principi, possiamo sostenere tutto e il contrario di tutto, ma si tratta di una scelta arbitraria e, quindi, di parte. Chi tira le fila del Mondo spesso e volentieri si dimentica dei suddetti principi per convenienza e posso anche capirlo, pur criticandolo aspramente, per tutti gli interessi enormi che ci sono in ballo, ma proprio non capisco perché lo facciano anche semplici cittadini.