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Repubblica in edicola sulla situazione dell'Inter:
L'Inter sta vincendo lo scudetto, ma il presidente Steven Zhang non l'ha mai vista giocare dal vivo in questa stagione. Zhang, che non mette piede in Italia dal giugno 2023, spera di tornare in tempo per la vittoria matematica del Tricolore, che potrebbe arrivare lunedì 22 aprile nel derby.
Sotto la guida cinese, l'Inter è tornata a vincere: uno scudetto (quasi due), due Coppa Italia e tre Supercoppe italiana, ma la crisi dovuta al Covid, alcuni investimenti sbagliati, il crollo dell'immobiliare cinese e la stretta del governo di Pechino sugli investimenti nel pallone hanno azzerato le possibilità di Zhang di immettere in società soldi propri.
L'Inter ha ridotto anno dopo anno il rosso di bilancio ma l'ultimo esercizio, al 30 giugno 2023, lo ha comunque chiuso in perdita di 85,5 milioni. Se Zhang e Oaktree non dovessero trovare una quadra per riscadenzare il prestito, ci sono due ipotesi sul tavolo: Zhang potrebbe rimborsare il creditore trovando i soldi altrove o Oaktree potrebbe entrare nella gestione dell'Inter. Tutti gli scenari prevedono che resti al suo posto Beppe Marotta, considerato dal fondo Oaktree un valore per il club. Ad attendere Zhang a Milano è anche il processo promosso nei suoi confronti da China Construction Bank, che gli chiede la restituzione di 300 milioni di euro prestati e mai restituiti.
Fra due mesi andrà invece restituito il prestito triennale di 275 milioni concesso
nel 2021 da Oaktree. Da settimane è in corso una trattativa fra Zhang e Oaktree per posticipare di almeno un anno ancora la restituzione degli importi, con tassi d’interesse aggiornati al rialzo, dal 12 per cento applicato fino a ora a oltre il 15, in linea col mercato del credito. Fra due mesi, oltre a restituire a Oaktree il capitale iniziale, l’azionista di maggioranza dell’Inter dovrà pagare quasi 100 milioni di interessi, maturati nei 36 mesi di durata
del finanziamento. A fronte di 425,5 milioni di fatturato, nella stagione terminata con la finale di Champions
a Istanbul l’Inter ha sostenuto costi per 465. Il patrimonio netto è negativo per 161,9 milioni e l’indebitamento lordo complessivo ammonta a 807.
L'Inter sta vincendo lo scudetto, ma il presidente Steven Zhang non l'ha mai vista giocare dal vivo in questa stagione. Zhang, che non mette piede in Italia dal giugno 2023, spera di tornare in tempo per la vittoria matematica del Tricolore, che potrebbe arrivare lunedì 22 aprile nel derby.
Sotto la guida cinese, l'Inter è tornata a vincere: uno scudetto (quasi due), due Coppa Italia e tre Supercoppe italiana, ma la crisi dovuta al Covid, alcuni investimenti sbagliati, il crollo dell'immobiliare cinese e la stretta del governo di Pechino sugli investimenti nel pallone hanno azzerato le possibilità di Zhang di immettere in società soldi propri.
L'Inter ha ridotto anno dopo anno il rosso di bilancio ma l'ultimo esercizio, al 30 giugno 2023, lo ha comunque chiuso in perdita di 85,5 milioni. Se Zhang e Oaktree non dovessero trovare una quadra per riscadenzare il prestito, ci sono due ipotesi sul tavolo: Zhang potrebbe rimborsare il creditore trovando i soldi altrove o Oaktree potrebbe entrare nella gestione dell'Inter. Tutti gli scenari prevedono che resti al suo posto Beppe Marotta, considerato dal fondo Oaktree un valore per il club. Ad attendere Zhang a Milano è anche il processo promosso nei suoi confronti da China Construction Bank, che gli chiede la restituzione di 300 milioni di euro prestati e mai restituiti.
Fra due mesi andrà invece restituito il prestito triennale di 275 milioni concesso
nel 2021 da Oaktree. Da settimane è in corso una trattativa fra Zhang e Oaktree per posticipare di almeno un anno ancora la restituzione degli importi, con tassi d’interesse aggiornati al rialzo, dal 12 per cento applicato fino a ora a oltre il 15, in linea col mercato del credito. Fra due mesi, oltre a restituire a Oaktree il capitale iniziale, l’azionista di maggioranza dell’Inter dovrà pagare quasi 100 milioni di interessi, maturati nei 36 mesi di durata
del finanziamento. A fronte di 425,5 milioni di fatturato, nella stagione terminata con la finale di Champions
a Istanbul l’Inter ha sostenuto costi per 465. Il patrimonio netto è negativo per 161,9 milioni e l’indebitamento lordo complessivo ammonta a 807.