La Russia è in Europa ma è fuori dalla UE.
La famosa Sentenza Bosman che consentiva ai calciatori di poter giocare presso altre squadre (in deroga ai principi UEFA) in numero superiore vale solo per le Società situate nell'ambito di uno stato della UE e non in Europa (come continente).
E' normale che parteciperanno alle coppe.
Ho visto in Inghilterra non hanno limite agli extracomunitari in rosa, come da noi.
Comunque leggevo che" i calciatori europei perderebbero il diritto di entrare e uscire liberamente dal Regno Unito. A pagarla di più sarebbero le società più ricche, avrebbe ripercussioni clamorose sulle rose della Premier League. Forse meno, almeno inizialmente, sulle categorie inferiori".
Stretta inevitabile anche sui calciatori extra-comunitari, i quali dovrebbero rispondere a criteri governativi più rigorosi e limitanti. Facendo una rapida somma dei professionisti delle due principali divisioni del calcio inglese e scozzese, più di 300 calciatori (si calcola 322) non rientrerebbero più negli standard di accoglienza, 100 nella sola Premier. Solo 23 dei 180 stranieri attualmente in rosa nel campionato maggiore avrebbero il permesso di lavoro e nessuno dei 53 della Scottish Premier League potrebbe garantirsi la permanenza in Scozia sulla base del proprio profilo agonistico
La famosa Sentenza Bosman che consentiva ai calciatori di poter giocare presso altre squadre (in deroga ai principi UEFA) in numero superiore vale solo per le Società situate nell'ambito di uno stato della UE e non in Europa (come continente).
E' normale che parteciperanno alle coppe.
Ho visto in Inghilterra non hanno limite agli extracomunitari in rosa, come da noi.
Comunque leggevo che" i calciatori europei perderebbero il diritto di entrare e uscire liberamente dal Regno Unito. A pagarla di più sarebbero le società più ricche, avrebbe ripercussioni clamorose sulle rose della Premier League. Forse meno, almeno inizialmente, sulle categorie inferiori".
Stretta inevitabile anche sui calciatori extra-comunitari, i quali dovrebbero rispondere a criteri governativi più rigorosi e limitanti. Facendo una rapida somma dei professionisti delle due principali divisioni del calcio inglese e scozzese, più di 300 calciatori (si calcola 322) non rientrerebbero più negli standard di accoglienza, 100 nella sola Premier. Solo 23 dei 180 stranieri attualmente in rosa nel campionato maggiore avrebbero il permesso di lavoro e nessuno dei 53 della Scottish Premier League potrebbe garantirsi la permanenza in Scozia sulla base del proprio profilo agonistico