La questione è che se una persona è andata in pensione a 50 anni perché la legge glielo consentiva, non puoi andare dopo trent'anni a insultarlo o a pretendere chissà cosa perché lui non ha fatto niente di illegale né di moralmente discutibile. Il sistema pensionistico, suppur molto poco attento agli sviluppi nel medio-lungo periodo, era quello. Per capirci, se fra 20 anni per andare in pensione servirà avere 80 anni dovremo considerare come dei lestofanti quelli che in pensione ci vanno oggi con 62-68 anni?
Anche a me fa girare le scatole che ci sia gente andata in pensione a 40-50 anni, per di più con il sistema retributivo, mentre io dovrò continuare a lavorare anche dall'oltretomba(motivo per cui stanno sviluppando sempre più il telelavoro

), ma io me la prendo con chi quei sistemi previdenziali li ha consentiti, disinteressandosi totalmente del futuro del Paese.
Per quanto riguarda il discorso dei diritti acquisiti, resto convinto che sia molto pericoloso andarli a toccare. Un principio generale vale per il riccone così come vale per il poveraccio. Nel momento in cui si andasse a scalfire il principio dell'intangibilità, non oso immaginare che tipo di porcate si potrebbero inventare.