Incredibile,tornano i vitalizi al Senato

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La commissione del Senato sui contenziosi darà il via libera sia alla restituzione sia alla ripresa dei vitalizi a circa 700 ex senatori il cui assegno era stato decurtato fino all'80% da una delibera del 2018 voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle.
Secondo la commissione,anche tenuto conto dei tanti ricorsi presentati negli scorsi mesi,il vitalizio sarebbe equiparabile ad una pensione che deve rispettare la Costituzione che mette al riparo da trattamenti peggiorativi.
Il totale annuo sarà di nuovo 22 milioni più gli arretrati da restituire.
L'ufficialità si avrà il 20 febbraio.

Il Fatto Quotidiano.

Sai cosa sono 22 milioni annui rispetto all'ammontare dello stesso lasso di tempo dei soldi evasi al fisco da tutti quanti i cittadini dello stato italiano? Ecco. Prima di gridare allo scandalo guardiamo alle cifre veramente esagerate piuttosto che lamentarvi di roba che non sposta nulla in un'economia nazionale.

Siamo sempre solerti nel chiedere onestà e nel gridare allo scandalo, ma i fatti veri poi, quelli rilevanti, vengono puntualmente ignorati.
 

Lambro

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ma veramente ? servizi continui e personaggi a dare contro il M5S sui vitalizi
i + rombi quelli di Forza Italia sul discorsi sulla costituzionalità e diritti acquisiti
e la colpa va al M5S che c ha provato a lottare contro questo schifo!?
no va bhe.. Italia è proprio un Paese strano

Vedi ho imparato che chi comanda viene sempre odiato a prescindere, il m5s poi qui dentro ha parecchi nemici. Sono stati loro a farli abolire, ma secondo tutti é colpa loro se ritornano. Loro sono il male.Alla prossima legislatura che vedrà di nuovo il vecchio al governo, vedremo cosa accadrà, quel vecchio che ci ha portati alla deriva come nazione ma cosa vuoi, in uno stato dove si santifica craxi che é incancrenito di mafie ed il nero fiscale raggiunge vette uniche al mondo, dicevo cosa vuoi dire, cosa gli vuoi dire, vi piace questa Italia, tenetevela.
 
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Vedi ho imparato che chi comanda viene sempre odiato a prescindere, il m5s poi qui dentro ha parecchi nemici. Sono stati loro a farli abolire, ma secondo tutti é colpa loro se ritornano. Loro sono il male.Alla prossima legislatura che vedrà di nuovo il vecchio al governo, vedremo cosa accadrà, quel vecchio che ci ha portati alla deriva come nazione ma cosa vuoi, in uno stato dove si santifica craxi che é incancrenito di mafie ed il nero fiscale raggiunge vette uniche al mondo, dicevo cosa vuoi dire, cosa gli vuoi dire, vi piace questa Italia, tenetevela.
I vitalizi sono stati aboliti nel 2012. Il movimento voleva abolirli anche in via retroattiva, ma si tratta di misura palesemente incostituzionale.
A scanso di equivoci, penso che i vitalizi siano stati una delle tante vergogne italiane. Ma se si va a intaccare il principio dell’intangibilità dei diritti acquisiti, il centriolone grosso rischiamo di prenderlo noi comuni cittadini, non certo un centinaio di ex-parlamentari, che di certo non hanno bisogno del vitalizio per arrivare a fine mese.
 

Andris

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Sai cosa sono 22 milioni annui rispetto all'ammontare dello stesso lasso di tempo dei soldi evasi al fisco da tutti quanti i cittadini dello stato italiano? Ecco. Prima di gridare allo scandalo guardiamo alle cifre veramente esagerate piuttosto che lamentarvi di roba che non sposta nulla in un'economia nazionale.

Siamo sempre solerti nel chiedere onestà e nel gridare allo scandalo, ma i fatti veri poi, quelli rilevanti, vengono puntualmente ignorati.

ogni volta che ci sono queste vicende puntualmente sento o leggo messaggi come il tuo,senza offesa ma gli abusi e i privilegi sono stati perpetrati negli anni proprio per chi fa spallucce come te più il fronte "sì ci fregavano e si facevano gli affari loro,però mangiavamo tutti quando l'Italia girava bene" che mi fa ancora più disgusto.
 

Andris

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I vitalizi sono stati aboliti nel 2012. Il movimento voleva abolirli anche in via retroattiva, ma si tratta di misura palesemente incostituzionale.
A scanso di equivoci, penso che i vitalizi siano stati una delle tante vergogne italiane. Ma se si va a intaccare il principio dell’intangibilità dei diritti acquisiti, il centriolone grosso rischiamo di prenderlo noi comuni cittadini, non certo un centinaio di ex-parlamentari, che di certo non hanno bisogno del vitalizio per arrivare a fine mese.

certo che non ne avrebbero bisogno,tranne casi estremi di salute magari,ma sai che buona parte dei benestanti non rinuncia anche ad un euro e quindi fa ricorso.

i diritti acquisiti nella Costituzione non sono concepiti dai padri costituenti come privilegi tali da scatenare disagi generazionali e sociali,anzi è vero il contrario per cui sono frutto di lotte per impedere tutto ciò.

se una persona va in pensione sulla cinquantina,bada bene che sto prendendo un caso medio perchè c'è chi ha fatto ben di peggio,mentre i suoi figli o nipoti ci andranno oltre la settantina eventualmente non si parla di diritto,ma di un privilegio ingiustificato perchè devi sempre pensare alle generazioni successive quando fai una legge non come gli ignoranti arricchiti che spendono tutto oggi senza pensare al domani.

gente promossa gli ultimi mesi o anni per andare in pensione con l'assegno più alto e non compromettere il tenore di vita precedente grazie al retributivo.
intanto però questo modus operandi del tenore di vita da mantenere per le separazioni è stato abolito,dopo tante lotte dei padri separati.

il caso dei parlamentari è il più estremo,ma ci sono tante categorie malate (forze armate,sindacalisti etc)

fosse per me farei una mappatura capillare di ogni comune per baby pensionati,pensionati retributivi e tutto il resto per identificarli.
senza esclusione dall'ex membro della Corte Costituzionale alla vecchietta che vive con la reversibilità retributiva del marito defunto,devono sentire tutti la responsabilità
 
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certo che non ne avrebbero bisogno,tranne casi estremi di salute magari,ma sai che buona parte dei benestanti non rinuncia anche ad un euro e quindi fa ricorso.

i diritti acquisiti nella Costituzione non sono concepiti dai padri costituenti come privilegi tali da scatenare disagi generazionali e sociali,anzi è vero il contrario per cui sono frutto di lotte per impedere tutto ciò.
se una persona va in pensione sulla cinquantina,bada bene che sto prendendo un caso medio perchè c'è chi ha fatto ben di peggio,mentre i suoi figli o nipoti ci andranno oltre la settantina eventualmente non si parla di diritto,ma di un privilegio ingiustificato perchè devi sempre pensare alle generazioni successive non come gli ignoranti arricchiti che spendono tutto oggi senza pensare al domani.

fosse per me farei una mappatura capillare di ogni comune per baby pensionati,pensionati retributivi e tutto il resto per identificarli.
senza esclusione dall'ex membro della Corte Costituzionale alla vecchietta che vive con la reversibilità retributiva del marito defunto,devono sentire tutti la responsabilità
La questione è che se una persona è andata in pensione a 50 anni perché la legge glielo consentiva, non puoi andare dopo trent'anni a insultarlo o a pretendere chissà cosa perché lui non ha fatto niente di illegale né di moralmente discutibile. Il sistema pensionistico, suppur molto poco attento agli sviluppi nel medio-lungo periodo, era quello. Per capirci, se fra 20 anni per andare in pensione servirà avere 80 anni dovremo considerare come dei lestofanti quelli che in pensione ci vanno oggi con 62-68 anni?
Anche a me fa girare le scatole che ci sia gente andata in pensione a 40-50 anni, per di più con il sistema retributivo, mentre io dovrò continuare a lavorare anche dall'oltretomba(motivo per cui stanno sviluppando sempre più il telelavoro :asd:), ma io me la prendo con chi quei sistemi previdenziali li ha consentiti, disinteressandosi totalmente del futuro del Paese.

Per quanto riguarda il discorso dei diritti acquisiti, resto convinto che sia molto pericoloso andarli a toccare. Un principio generale vale per il riccone così come vale per il poveraccio. Nel momento in cui si andasse a scalfire il principio dell'intangibilità, non oso immaginare che tipo di porcate si potrebbero inventare.
 

Andris

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La questione è che se una persona è andata in pensione a 50 anni perché la legge glielo consentiva, non puoi andare dopo trent'anni a insultarlo o a pretendere chissà cosa perché lui non ha fatto niente di illegale né di moralmente discutibile. Il sistema pensionistico, suppur molto poco attento agli sviluppi nel medio-lungo periodo, era quello. Per capirci, se fra 20 anni per andare in pensione servirà avere 80 anni dovremo considerare come dei lestofanti quelli che in pensione ci vanno oggi con 62-68 anni?
Anche a me fa girare le scatole che ci sia gente andata in pensione a 40-50 anni, per di più con il sistema retributivo, mentre io dovrò continuare a lavorare anche dall'oltretomba(motivo per cui stanno sviluppando sempre più il telelavoro :asd:), ma io me la prendo con chi quei sistemi previdenziali li ha consentiti, disinteressandosi totalmente del futuro del Paese.

Per quanto riguarda il discorso dei diritti acquisiti, resto convinto che sia molto pericoloso andarli a toccare. Un principio generale vale per il riccone così come vale per il poveraccio. Nel momento in cui si andasse a scalfire il principio dell'intangibilità, non oso immaginare che tipo di porcate si potrebbero inventare.

parliamo di decenni di differenza tra un pensionato di ieri ed uno di domani,non è una faccenda di poco.
questo cambia completamente lo stile di vita,non solo tuo ma anche dei tuoi familiari.
se hai un nonno giovane a disposizione in famiglia è un conto,se non ce l'hai cambia tutto e magari lascia il lavoro pure tua moglie o lo fa part-time per esempio.
quando andranno in pensione un domani non potranno aiutare nessuno,saranno dei vecchi decrepiti.
dovrà cambiare completamente il welfare state avvicinandosi a quello nordeuropeo,non più con la solidarietà tra famiglie di origine e nuovi nuclei formati dai figli.
non mi risulta però stiano pensando a questo nella politica.

a causa della vita deteriorata e frenetica di oggi molti moriranno senza avere la pensione.
senza una guerra avremo milioni senza pensione.

oltre al fatto di per sè del privilegio,quello che ripugna è il loro atteggiamento.
non dicono "sì hai ragione,è ingiusto per gli altri.sono un/a privilegiato/a. mi vergogno,accetto una riduzione dell'assegno per aiutare chi ha bisogno"
assolutamente no,puntualmente fanno rete per opporsi ai ricalcoli e persino ad una tantum come il contributo di solidarietà
non bisogna avere alcuna remora nello scherno verso di loro,sono senza pietà come un gerarca di guerra.
 
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ogni volta che ci sono queste vicende puntualmente sento o leggo messaggi come il tuo,senza offesa ma gli abusi e i privilegi sono stati perpetrati negli anni proprio per chi fa spallucce come te più il fronte "sì ci fregavano e si facevano gli affari loro,però mangiavamo tutti quando l'Italia girava bene" che mi fa ancora più disgusto.

Io non faccio spallucce. Ti sto soltanto cercando di aprire gli occhi e la mente sul fatto che dovresti indignarti principalmente per quello che ti sottrae risorse pari all'intero prodotto interno lordo nazionale, piuttosto che qualcosa che risulta esserne lo 0,0001 %.
Per quanto la logica del vitalizio io non la condivida, i problemi italiani di piú stretta rilevanza sono altri, a livello economico.

L'evasione ti porta via oltre 110 miliardi all'anno, i vitalizi 22 milioni. Cosa é piú importante!? Lottare contro i privilegi della kasta soltanto perché fa bello indignarsi contro la classe politica, o cercare di ridurre lo spreco e combattere il vero cancro sociale di questo paese?

Lungi da me asserire che i milioni per i vitalizi sono in realtà meritati dalla classe politica, per il lavoro svolto. Il mio messaggio è un altro: ci renderemo conto prima o poi di quello che VERAMENTE sottrae risorse che possono essere indirizzate alla comunità e trasformate in servizi per essa e per le generazioni future, o é veramente pregnante una lotta senza frontiere contro qualsiasi potere istituzionale solo perché in questo momento il partito che hai votato tu non governa?
Io dico che 22 milioni in piú nelle casse di uno stato non fanno la differenza neanche se fossero destinati a un solo comune in Italia, mentre i soldi evasi da tutti (dal grande evasore fino all'idraulico che dimentica di fatturarti il conto) che ammontano a oltre 110 miliardi di euro l'anno invece ti cambiano tutto. Principalmente a te che paghi le tasse regolarmente, e ne paghi il doppio perché il tuo concittadino invece non lo fa.
Guardiamoci anche intorno prima di cercare per forza il nemico sul quale sparare a salve.
 
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