Inchiesta Milan. Elliott:"Blue Skye riceverà tutto".

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La GDS in edicola riporta le parole dei rappresentati del fondo Elliott sull'inchiesta e sulle perquisizioni riguardanti la cessione del Milan con le rivendicazioni di Blue Skye che riguardano solo Elliott. Il fondo replica:"Tutte le necessarie approvazioni sono state ottenute. Blue Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto".

Repubblica conferma tutte le news di ieri (di seguito) e aggiunge: RedBird e il club, nel ribadire di non essere coinvolti nella vicenda, continuano a dirsi tranquilli di fron- te alle azioni di BlueSky. Quanto a Elliott, si resta al comunicato ufficiale dello scorso giugno: «Blue- Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e ves- satori che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Blue Skye non possedeva altro che una piccola partecipazione indiretta in Ac Milan, la cui stragrande maggioranza era costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye. L’operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e Blue- Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto”.
Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

News precedenti

Come riporta il Corriere, la polizia lussemberghese si è presentata questa mattina negli uffici della Project Redblack con un’ordinanza di perquisizione e sequestro del giudice Claude Pascal su richiesta di assistenza giudiziaria dei pm della Procura di Milano, Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. I reati sarebbero bancarotta ed abuso di beni sociali. Sotto accusa sarebbero: Jean-Marc McLean, e dei professionisti locali Daniela Italia e Victor Schuh. Oggetto del sequestro i documenti cartacei e digitali riconducibili alla gestione della compravendita del Milan e all’utilizzo della somma incassata dalla vendita. Ma non solo perquesizione anche nella Rossoneri Sport.

La Stampa: nel fascicolo, nato dall’esposto dell’ex socio di minoranza Blue Skye, erano contestate le accuse di appropriazione indebita e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Covisoc. Ora si scopre anche quella di bancarotta per la quale sono iscritti i primi due indagati: Jean-Marc Mclean e Daniela Italia, due ex amministratori di Project Redblack, la holding che controllava al 95,7% Rossoneri Sport, che possedeva il 99% del Milan. Entrambi sostituiti da Elliot lo scorso 16 febbraio con due veicoli societari lussemburghesi. Un filone di indagine nuovo aperto dopo l’istanza di fallimento di Blue Skye al Tribunale di Milano per Project Redblack e Rossoneri Sport. Il 27 gennaio 2023, un giorno dopo le prime acquisizioni di documenti del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf in diversi uffici di professionisti che hanno curato la compravendita, Project Redblack e Rossoneri Sport hanno spostato alle Isole Cayman e in Delaware in favore riconducibili di altre due società sempre di Elliott, 515 milioni di euro in denaro e altri 541 milioni in obbligazioni, lasciando solo 46 milioni nelle casse dei veicoli lussemburghesi. Una cifra - a detta dei finanzieri dietro Blue Skye Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo - insufficiente a vedersi riconosciuto un presunto pagamento di 117 milioni corrispondente a un remunerazione per l’investimento iniziale nell’acquisto nel 2018 del Milan dal Li Yonghong e la rivendita ad agosto 2022 a RedBird. L’udienza davanti alla sezione fallimentare è fissata per il 24 maggio.
 
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La GDS in edicola riporta le parole dei rappresentati del fondo Elliott sull'inchiesta e sulle perquisizioni riguardanti la cessione del Milan con le rivendicazioni di Blue Skye che riguardano solo Elliott. Il fondo replica:"Tutte le necessarie approvazioni sono state ottenute. Blue Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto".

Repubblica conferma tutte le news di ieri (di seguito) e aggiunge: RedBird e il club, nel ribadire di non essere coinvolti nella vicenda, continuano a dirsi tranquilli di fron- te alle azioni di BlueSky. Quanto a Elliott, si resta al comunicato ufficiale dello scorso giugno: «Blue- Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e ves- satori che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Blue Skye non possedeva altro che una piccola partecipazione indiretta in Ac Milan, la cui stragrande maggioranza era costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye. L’operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e Blue- Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto”.
Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

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Come riporta il Corriere, la polizia lussemberghese si è presentata questa mattina negli uffici della Project Redblack con un’ordinanza di perquisizione e sequestro del giudice Claude Pascal su richiesta di assistenza giudiziaria dei pm della Procura di Milano, Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. I reati sarebbero bancarotta ed abuso di beni sociali. Sotto accusa sarebbero: Jean-Marc McLean, e dei professionisti locali Daniela Italia e Victor Schuh. Oggetto del sequestro i documenti cartacei e digitali riconducibili alla gestione della compravendita del Milan e all’utilizzo della somma incassata dalla vendita. Ma non solo perquesizione anche nella Rossoneri Sport.

La Stampa: nel fascicolo, nato dall’esposto dell’ex socio di minoranza Blue Skye, erano contestate le accuse di appropriazione indebita e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Covisoc. Ora si scopre anche quella di bancarotta per la quale sono iscritti i primi due indagati: Jean-Marc Mclean e Daniela Italia, due ex amministratori di Project Redblack, la holding che controllava al 95,7% Rossoneri Sport, che possedeva il 99% del Milan. Entrambi sostituiti da Elliot lo scorso 16 febbraio con due veicoli societari lussemburghesi. Un filone di indagine nuovo aperto dopo l’istanza di fallimento di Blue Skye al Tribunale di Milano per Project Redblack e Rossoneri Sport. Il 27 gennaio 2023, un giorno dopo le prime acquisizioni di documenti del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf in diversi uffici di professionisti che hanno curato la compravendita, Project Redblack e Rossoneri Sport hanno spostato alle Isole Cayman e in Delaware in favore riconducibili di altre due società sempre di Elliott, 515 milioni di euro in denaro e altri 541 milioni in obbligazioni, lasciando solo 46 milioni nelle casse dei veicoli lussemburghesi. Una cifra - a detta dei finanzieri dietro Blue Skye Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo - insufficiente a vedersi riconosciuto un presunto pagamento di 117 milioni corrispondente a un remunerazione per l’investimento iniziale nell’acquisto nel 2018 del Milan dal Li Yonghong e la rivendita ad agosto 2022 a RedBird. L’udienza davanti alla sezione fallimentare è fissata per il 24 maggio.
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La GDS in edicola riporta le parole dei rappresentati del fondo Elliott sull'inchiesta e sulle perquisizioni riguardanti la cessione del Milan con le rivendicazioni di Blue Skye che riguardano solo Elliott. Il fondo replica:"Tutte le necessarie approvazioni sono state ottenute. Blue Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto".

Repubblica conferma tutte le news di ieri (di seguito) e aggiunge: RedBird e il club, nel ribadire di non essere coinvolti nella vicenda, continuano a dirsi tranquilli di fron- te alle azioni di BlueSky. Quanto a Elliott, si resta al comunicato ufficiale dello scorso giugno: «Blue- Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e ves- satori che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Blue Skye non possedeva altro che una piccola partecipazione indiretta in Ac Milan, la cui stragrande maggioranza era costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye. L’operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e Blue- Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto”.
Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

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Come riporta il Corriere, la polizia lussemberghese si è presentata questa mattina negli uffici della Project Redblack con un’ordinanza di perquisizione e sequestro del giudice Claude Pascal su richiesta di assistenza giudiziaria dei pm della Procura di Milano, Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. I reati sarebbero bancarotta ed abuso di beni sociali. Sotto accusa sarebbero: Jean-Marc McLean, e dei professionisti locali Daniela Italia e Victor Schuh. Oggetto del sequestro i documenti cartacei e digitali riconducibili alla gestione della compravendita del Milan e all’utilizzo della somma incassata dalla vendita. Ma non solo perquesizione anche nella Rossoneri Sport.

La Stampa: nel fascicolo, nato dall’esposto dell’ex socio di minoranza Blue Skye, erano contestate le accuse di appropriazione indebita e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Covisoc. Ora si scopre anche quella di bancarotta per la quale sono iscritti i primi due indagati: Jean-Marc Mclean e Daniela Italia, due ex amministratori di Project Redblack, la holding che controllava al 95,7% Rossoneri Sport, che possedeva il 99% del Milan. Entrambi sostituiti da Elliot lo scorso 16 febbraio con due veicoli societari lussemburghesi. Un filone di indagine nuovo aperto dopo l’istanza di fallimento di Blue Skye al Tribunale di Milano per Project Redblack e Rossoneri Sport. Il 27 gennaio 2023, un giorno dopo le prime acquisizioni di documenti del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf in diversi uffici di professionisti che hanno curato la compravendita, Project Redblack e Rossoneri Sport hanno spostato alle Isole Cayman e in Delaware in favore riconducibili di altre due società sempre di Elliott, 515 milioni di euro in denaro e altri 541 milioni in obbligazioni, lasciando solo 46 milioni nelle casse dei veicoli lussemburghesi. Una cifra - a detta dei finanzieri dietro Blue Skye Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo - insufficiente a vedersi riconosciuto un presunto pagamento di 117 milioni corrispondente a un remunerazione per l’investimento iniziale nell’acquisto nel 2018 del Milan dal Li Yonghong e la rivendita ad agosto 2022 a RedBird. L’udienza davanti alla sezione fallimentare è fissata per il 24 maggio.
Vincere la Champions e vedere saltare fuori Cardanale sarebbe bellissimo.
 

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Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

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Repubblica conferma tutte le news di ieri (di seguito) e aggiunge: RedBird e il club, nel ribadire di non essere coinvolti nella vicenda, continuano a dirsi tranquilli di fron- te alle azioni di BlueSky. Quanto a Elliott, si resta al comunicato ufficiale dello scorso giugno: «Blue- Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e ves- satori che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Blue Skye non possedeva altro che una piccola partecipazione indiretta in Ac Milan, la cui stragrande maggioranza era costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye. L’operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e Blue- Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto”.
Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

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La Stampa: nel fascicolo, nato dall’esposto dell’ex socio di minoranza Blue Skye, erano contestate le accuse di appropriazione indebita e ostacolo alle funzioni di vigilanza della Covisoc. Ora si scopre anche quella di bancarotta per la quale sono iscritti i primi due indagati: Jean-Marc Mclean e Daniela Italia, due ex amministratori di Project Redblack, la holding che controllava al 95,7% Rossoneri Sport, che possedeva il 99% del Milan. Entrambi sostituiti da Elliot lo scorso 16 febbraio con due veicoli societari lussemburghesi. Un filone di indagine nuovo aperto dopo l’istanza di fallimento di Blue Skye al Tribunale di Milano per Project Redblack e Rossoneri Sport. Il 27 gennaio 2023, un giorno dopo le prime acquisizioni di documenti del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf in diversi uffici di professionisti che hanno curato la compravendita, Project Redblack e Rossoneri Sport hanno spostato alle Isole Cayman e in Delaware in favore riconducibili di altre due società sempre di Elliott, 515 milioni di euro in denaro e altri 541 milioni in obbligazioni, lasciando solo 46 milioni nelle casse dei veicoli lussemburghesi. Una cifra - a detta dei finanzieri dietro Blue Skye Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo - insufficiente a vedersi riconosciuto un presunto pagamento di 117 milioni corrispondente a un remunerazione per l’investimento iniziale nell’acquisto nel 2018 del Milan dal Li Yonghong e la rivendita ad agosto 2022 a RedBird. L’udienza davanti alla sezione fallimentare è fissata per il 24 maggio.
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Repubblica conferma tutte le news di ieri (di seguito) e aggiunge: RedBird e il club, nel ribadire di non essere coinvolti nella vicenda, continuano a dirsi tranquilli di fron- te alle azioni di BlueSky. Quanto a Elliott, si resta al comunicato ufficiale dello scorso giugno: «Blue- Skye ha avviato una serie di contenziosi frivoli e ves- satori che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient’altro che un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Blue Skye non possedeva altro che una piccola partecipazione indiretta in Ac Milan, la cui stragrande maggioranza era costituita da capitale controllato e versato da Arena Investors, che a sua volta condanna fermamente e pubblicamente le azioni di BlueSkye. L’operazione con RedBird rispetta pienamente tale interesse, tutte le necessarie approvazioni societarie sono state ottenute in ogni fase della transazione e Blue- Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto”.
Intanto però, di fronte a tribunali diversi, le cause vanno avanti. Un primo successo, BlueSky lo ha avuto in sede amministrativa. Il 29 marzo infatti il Tar del Lazio ha imposto alla Figc, che inizialmente si era rifiutata di farlo, di consegnare a BlueSky il fascicolo depositato in federazione sulla compravendita del Milan, in cui la nuova proprietà ha dovuto dimostrare di avere i necessari requisiti di solidità finanziaria e onorabilità. Altri procedimenti, in sede civile, sono stati avviati in Lussemburgo, negli Stati Uniti e anche a Milano. In tutte le sedi, oltre a lamentare il presunto danno economico, BlueSky mette in dubbio che oggi RedBird sia davvero proprietaria del Milan, facendo perno sul fatto che parte del capitale necessario all’acquisto sia stato finanziato dal venditore: il fondo Elliott.

Io sinceramente non ho capito.
Prima Elliott nel comunicato ufficiale afferma che Blue-Skye sta tentando (con contenziosi frivoli e vessatori) di estrarre un valore a cui non ha alcun diritto.
Poi invece afferma che Blue-Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto.
:crazy:
 

Swaitak

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Io sinceramente non ho capito.
Prima Elliott nel comunicato ufficiale afferma che Blue-Skye sta tentando (con contenziosi frivoli e vessatori) di estrarre un valore a cui non ha alcun diritto.
Poi invece afferma che Blue-Skye riceverà tutte le somme a cui ha diritto.
:crazy:
sta facendo esattamente come per il mercato, Cerchione chiede 10 Elliott offre 1 :asd:
 
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