Il Milan sta diventando un club di plastica?

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Era il lontano 2016 quando in Germania la neopromossa RB Lipsia faceva urlare inorriditi tutti i vecchi conservatori teutonici allo scandalo.

E si perché il colosso Red Bull era riuscito a raggirare la norma tutta tedesca sul 50%+1 ,regola che non consente che la maggioranza di un club sia in mano ad una azienda, con il 50%+1,appunto, che deve rimanere in mano ai tifosi.
Eccezion fatta solo per le proprietà che erano nel calcio tedesco già da più di 20 anni, vedi Bayer e Wolksvagen.

La red bull aveva di fatto cancellato la storia del club che aveva rilevato, l'Austria Salisburgo.
Un “club di plastica” fu subito etichettato, senza storia né alcun radicamento sul territorio.

Di anni ne sono passati quasi 10 e il colosso Red Bull di strada nel calcio mondiale ne ha fatta tanta ma in Germania il loro club ormai è stato etichettato come 'il più odiato'.
La distruzione della storia, la mancanza di radicamento sul territorio e la loro scientificità, oserei dire ,nel fare calcio hanno trasformato uno sport della gente in qualcosa che fa disinnamorare.


Della situazione del nostro Milan, ora andiamo a noi, ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ci siamo concentrati sulla nebulosa situazione societaria e sui discutibili colletti bianchi che ci ritroviamo tra consiglio di amministrazione e dirigenza.
Un Milan che facciamo fatica a riconoscere e ritrovare perché ha poco o nulla del club che ci ha fatto innamorare e sognare.


Ma , a parte la gestione finanziaria e sportiva, lacunosa ,losca e approssimativa , da 2 anni a questa parte quello che mi fa letteralmente paura è la totale mancanza di empatia verso la nostra maglia e la nostra tifoseria.
Non c'è un solo settore nel quale si metta cuore ma è tutto aridamente confezionato a tal punto che , come da titolo, mi viene da definire il Milan un club di plastica.
La storia e la tradizione si stanno distruggendo giorno dopo giorno e il tifoso viene come respinto fuori dai cancelli.

La gestione della squadra non è da meno e l'empatia verso i nostri ragazzi ha lasciato il posto a una freddissima gestione professionale del dipendente.
Il giocatore non si legherà più al rossonero, il tifoso non si innamorerà del suo beniamino in campo.


La gestione della comunicazione è da brividi con voci selvagge denigratorie che escono quotidianamente e il club non riesce a fare muro o semplicemente nemmeno interessa.


Ma se la Red Bull ha deciso di rilevare club mediamente minore nel brand ,non me ne vogliano i tifosi delle squadre in questione, quanto sta accedendo al Milan è clamoroso ,vista e considerata la grandezza della nostra gloriosa società.

La guerra al tifo organizzato è stata dichiarata , le vecchie bandiere sono state allontanate, il milanismo viene estirpato come si fa con le erbacce infestanti, la gestione fredda e anonima ormai è diventata la normalità.


E allora attenzione all'ultimo grande step che potrebbe veramente annichilirci, e qua rischio di passare per anacronistico: lo stadio.
Se questa proprietà realizza lo stadio fuori Milano per il Milan è finita.
Oggi è rimasto solo San Siro a riecheggiare storia, se ci portano fuori rischiamo di vederci tagliare definitivamente il cordone ombelicale.


Il Milan oggi non preoccupa più sportivamente, fa letteralmente paura per la mancanza di sentimenti.
 

Andris

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c'è in comune solo la volontà di estirpare la tradizione, per il resto loro hanno un progetto tecnico definito sin dalle giovanili che funziona
non mi pare che il Milan prenda i migliori giovanissimi sul mercato internazionale, a differenza di Salisburgo e Lipsia
 

Giangy

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Era il lontano 2016 quando in Germania la neopromossa RB Lipsia faceva urlare inorriditi tutti i vecchi conservatori teutonici allo scandalo.

E si perché il colosso Red Bull era riuscito a raggirare la norma tutta tedesca sul 50%+1 ,regola che non consente che la maggioranza di un club sia in mano ad una azienda, con il 50%+1,appunto, che deve rimanere in mano ai tifosi.
Eccezion fatta solo per le proprietà che erano nel calcio tedesco già da più di 20 anni, vedi Bayer e Wolksvagen.

La red bull aveva di fatto cancellato la storia del club che aveva rilevato, l'Austria Salisburgo.
Un “club di plastica” fu subito etichettato, senza storia né alcun radicamento sul territorio.

Di anni ne sono passati quasi 10 e il colosso Red Bull di strada nel calcio mondiale ne ha fatta tanta ma in Germania il loro club ormai è stato etichettato come 'il più odiato'.
La distruzione della storia, la mancanza di radicamento sul territorio e la loro scientificità, oserei dire ,nel fare calcio hanno trasformato uno sport della gente in qualcosa che fa disinnamorare.


Della situazione del nostro Milan, ora andiamo a noi, ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ci siamo concentrati sulla nebulosa situazione societaria e sui discutibili colletti bianchi che ci ritroviamo tra consiglio di amministrazione e dirigenza.
Un Milan che facciamo fatica a riconoscere e ritrovare perché ha poco o nulla del club che ci ha fatto innamorare e sognare.


Ma , a parte la gestione finanziaria e sportiva, lacunosa ,losca e approssimativa , da 2 anni a questa parte quello che mi fa letteralmente paura è la totale mancanza di empatia verso la nostra maglia e la nostra tifoseria.
Non c'è un solo settore nel quale si metta cuore ma è tutto aridamente confezionato a tal punto che , come da titolo, mi viene da definire il Milan un club di plastica.
La storia e la tradizione si stanno distruggendo giorno dopo giorno e il tifoso viene come respinto fuori dai cancelli.

La gestione della squadra non è da meno e l'empatia verso i nostri ragazzi ha lasciato il posto a una freddissima gestione professionale del dipendente.
Il giocatore non si legherà più al rossonero, il tifoso non si innamorerà del suo beniamino in campo.


La gestione della comunicazione è da brividi con voci selvagge denigratorie che escono quotidianamente e il club non riesce a fare muro o semplicemente nemmeno interessa.


Ma se la Red Bull ha deciso di rilevare club mediamente minore nel brand ,non me ne vogliano i tifosi delle squadre in questione, quanto sta accedendo al Milan è clamoroso ,vista e considerata la grandezza della nostra gloriosa società.

La guerra al tifo organizzato è stata dichiarata , le vecchie bandiere sono state allontanate, il milanismo viene estirpato come si fa con le erbacce infestanti, la gestione fredda e anonima ormai è diventata la normalità.


E allora attenzione all'ultimo grande step che potrebbe veramente annichilirci, e qua rischio di passare per anacronistico: lo stadio.
Se questa proprietà realizza lo stadio fuori Milano per il Milan è finita.
Oggi è rimasto solo San Siro a riecheggiare storia, se ci portano fuori rischiamo di vederci tagliare definitivamente il cordone ombelicale.


Il Milan oggi non preoccupa più sportivamente, fa letteralmente paura per la mancanza di sentimenti.
Tutto vero, e giustissimo. Purtroppo mai come quest'anno ho poco interesse per il calcio e per il nostro Milan. Hanno tolto, e stanno toglieno la passione ai tifosi purtroppo, per loro il Milan è come un oggetto per fare cassa e business. Quando andranno via questi delinquenti colletti bianchi sarà troppo tardi.
 
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c'è in comune solo la volontà di estirpare la tradizione, per il resto loro hanno un progetto tecnico definito sin dalle giovanili che funziona
non mi pare che il Milan prenda i migliori giovanissimi sul mercato internazionale, a differenza di Salisburgo e Lipsia
Hai detto poco.

Pure per rivisitare una aglio ,olio e peperoncino si fa un mix tra tradizione e innovazione e qua si vuole rinnegare il milanismo??!!
 
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Il Lipsia e il Salisburgo, sportivamente parlando, hanno beneficiato dell’operato Red Bull. Sono gestite come un orologio svizzero. Noi col nostro enorme blasone siamo gestite alla membro di segugio. Caos nel caos. Peraltro hanno già sconfessato la loro politica del moneyball finendo la collaborazione con Zelus Analytics, quindi per il futuro c’è solo tanta incertezza.
 
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Il Milan per questi è un investimento, peccato che non abbiano la minima idea di come si investe in questo mondo, per fare players trading o robe simili serve tanta competenza ed organizzazione e questi pensavano di fare tutto con un contabile.
 

malos

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Era il lontano 2016 quando in Germania la neopromossa RB Lipsia faceva urlare inorriditi tutti i vecchi conservatori teutonici allo scandalo.

E si perché il colosso Red Bull era riuscito a raggirare la norma tutta tedesca sul 50%+1 ,regola che non consente che la maggioranza di un club sia in mano ad una azienda, con il 50%+1,appunto, che deve rimanere in mano ai tifosi.
Eccezion fatta solo per le proprietà che erano nel calcio tedesco già da più di 20 anni, vedi Bayer e Wolksvagen.

La red bull aveva di fatto cancellato la storia del club che aveva rilevato, l'Austria Salisburgo.
Un “club di plastica” fu subito etichettato, senza storia né alcun radicamento sul territorio.

Di anni ne sono passati quasi 10 e il colosso Red Bull di strada nel calcio mondiale ne ha fatta tanta ma in Germania il loro club ormai è stato etichettato come 'il più odiato'.
La distruzione della storia, la mancanza di radicamento sul territorio e la loro scientificità, oserei dire ,nel fare calcio hanno trasformato uno sport della gente in qualcosa che fa disinnamorare.


Della situazione del nostro Milan, ora andiamo a noi, ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ci siamo concentrati sulla nebulosa situazione societaria e sui discutibili colletti bianchi che ci ritroviamo tra consiglio di amministrazione e dirigenza.
Un Milan che facciamo fatica a riconoscere e ritrovare perché ha poco o nulla del club che ci ha fatto innamorare e sognare.


Ma , a parte la gestione finanziaria e sportiva, lacunosa ,losca e approssimativa , da 2 anni a questa parte quello che mi fa letteralmente paura è la totale mancanza di empatia verso la nostra maglia e la nostra tifoseria.
Non c'è un solo settore nel quale si metta cuore ma è tutto aridamente confezionato a tal punto che , come da titolo, mi viene da definire il Milan un club di plastica.
La storia e la tradizione si stanno distruggendo giorno dopo giorno e il tifoso viene come respinto fuori dai cancelli.

La gestione della squadra non è da meno e l'empatia verso i nostri ragazzi ha lasciato il posto a una freddissima gestione professionale del dipendente.
Il giocatore non si legherà più al rossonero, il tifoso non si innamorerà del suo beniamino in campo.


La gestione della comunicazione è da brividi con voci selvagge denigratorie che escono quotidianamente e il club non riesce a fare muro o semplicemente nemmeno interessa.


Ma se la Red Bull ha deciso di rilevare club mediamente minore nel brand ,non me ne vogliano i tifosi delle squadre in questione, quanto sta accedendo al Milan è clamoroso ,vista e considerata la grandezza della nostra gloriosa società.

La guerra al tifo organizzato è stata dichiarata , le vecchie bandiere sono state allontanate, il milanismo viene estirpato come si fa con le erbacce infestanti, la gestione fredda e anonima ormai è diventata la normalità.


E allora attenzione all'ultimo grande step che potrebbe veramente annichilirci, e qua rischio di passare per anacronistico: lo stadio.
Se questa proprietà realizza lo stadio fuori Milano per il Milan è finita.
Oggi è rimasto solo San Siro a riecheggiare storia, se ci portano fuori rischiamo di vederci tagliare definitivamente il cordone ombelicale.


Il Milan oggi non preoccupa più sportivamente, fa letteralmente paura per la mancanza di sentimenti.
Lo è già da tre anni.
 

gabri65

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Era il lontano 2016 quando in Germania la neopromossa RB Lipsia faceva urlare inorriditi tutti i vecchi conservatori teutonici allo scandalo.

E si perché il colosso Red Bull era riuscito a raggirare la norma tutta tedesca sul 50%+1 ,regola che non consente che la maggioranza di un club sia in mano ad una azienda, con il 50%+1,appunto, che deve rimanere in mano ai tifosi.
Eccezion fatta solo per le proprietà che erano nel calcio tedesco già da più di 20 anni, vedi Bayer e Wolksvagen.

La red bull aveva di fatto cancellato la storia del club che aveva rilevato, l'Austria Salisburgo.
Un “club di plastica” fu subito etichettato, senza storia né alcun radicamento sul territorio.

Di anni ne sono passati quasi 10 e il colosso Red Bull di strada nel calcio mondiale ne ha fatta tanta ma in Germania il loro club ormai è stato etichettato come 'il più odiato'.
La distruzione della storia, la mancanza di radicamento sul territorio e la loro scientificità, oserei dire ,nel fare calcio hanno trasformato uno sport della gente in qualcosa che fa disinnamorare.


Della situazione del nostro Milan, ora andiamo a noi, ne abbiamo parlato in lungo e in largo e ci siamo concentrati sulla nebulosa situazione societaria e sui discutibili colletti bianchi che ci ritroviamo tra consiglio di amministrazione e dirigenza.
Un Milan che facciamo fatica a riconoscere e ritrovare perché ha poco o nulla del club che ci ha fatto innamorare e sognare.


Ma , a parte la gestione finanziaria e sportiva, lacunosa ,losca e approssimativa , da 2 anni a questa parte quello che mi fa letteralmente paura è la totale mancanza di empatia verso la nostra maglia e la nostra tifoseria.
Non c'è un solo settore nel quale si metta cuore ma è tutto aridamente confezionato a tal punto che , come da titolo, mi viene da definire il Milan un club di plastica.
La storia e la tradizione si stanno distruggendo giorno dopo giorno e il tifoso viene come respinto fuori dai cancelli.

La gestione della squadra non è da meno e l'empatia verso i nostri ragazzi ha lasciato il posto a una freddissima gestione professionale del dipendente.
Il giocatore non si legherà più al rossonero, il tifoso non si innamorerà del suo beniamino in campo.


La gestione della comunicazione è da brividi con voci selvagge denigratorie che escono quotidianamente e il club non riesce a fare muro o semplicemente nemmeno interessa.


Ma se la Red Bull ha deciso di rilevare club mediamente minore nel brand ,non me ne vogliano i tifosi delle squadre in questione, quanto sta accedendo al Milan è clamoroso ,vista e considerata la grandezza della nostra gloriosa società.

La guerra al tifo organizzato è stata dichiarata , le vecchie bandiere sono state allontanate, il milanismo viene estirpato come si fa con le erbacce infestanti, la gestione fredda e anonima ormai è diventata la normalità.


E allora attenzione all'ultimo grande step che potrebbe veramente annichilirci, e qua rischio di passare per anacronistico: lo stadio.
Se questa proprietà realizza lo stadio fuori Milano per il Milan è finita.
Oggi è rimasto solo San Siro a riecheggiare storia, se ci portano fuori rischiamo di vederci tagliare definitivamente il cordone ombelicale.


Il Milan oggi non preoccupa più sportivamente, fa letteralmente paura per la mancanza di sentimenti.

E' già diventato un club di plastica.

E farà la fine della plastica, nel contenitore apposito dei rifiuti.

Ma ai suoi tifosi va bene così, l'importante è venerare Furlano e gioire quando vendono i jugadores, così gli strozzini ingrassano. Mai viste robe del genere. E ci sentiamo pure superiori perché quelli del Botafogo perculano gli indaisti. Hai capito, queste sono le cose importanti, cose per le quali si gonfia il petto da 8^, e schiantati fuori da ogni competizione internazionale.

Assassini.

Tifosi in primis. Vergognatevi, mi auguro che un giorno subirete quello che ha subito il Milan, la distruzione della dignità.
 

Milanismo

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E' già diventato un club di plastica.

E farà la fine della plastica, nel contenitore apposito dei rifiuti.

Ma ai suoi tifosi va bene così, l'importante è venerare Furlano e gioire quando vendono i jugadores, così gli strozzini ingrassano. Mai viste robe del genere.

Assassini.

Tifosi in primis. Vergognatevi, mi auguro che un giorno subirete quello che ha subito il Milan, la distruzione della dignità.
Non sei l'unico ad avercela contro questa proprietà eh...fermo restando che le proprietà passano, il Milan resta. Magari qualcuno si meriterebbe gli strali che hai lanciato in via globale, ma non tutta la tifoseria. Non esageriamo.
 

gabri65

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Non sei l'unico ad avercela contro questa proprietà eh...fermo restando che le proprietà passano, il Milan resta. Magari qualcuno si meriterebbe gli strali che hai lanciato in via globale, ma non tutta la tifoseria. Non esageriamo.

Ti sei riconosciuto in quanto scritto ? Se no, ti auguro tutto il bene possibile allora. Speravo fosse chiaro, e si sta parlando di cose circoscritte al mondo Milan.
 
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