Attenzione, forse non ci capiamo: nel marasma di ciò che è stato raccontato sul Milan non metto in dubbio che si siano scritte e dette cose senza senso, ovviamente ci è entrato dentro di tutto tanto più in un mondo giornalistico da tutto consentito come lo sport e soprattutto il calcio, in cui come dite il click equivale a giornalismo.
Ma quando ci dicevano, schematizzando, "guardate che il VA con la UEFA è qualcosa che non si è mai visto, non ci sono precedenti e tutto è possibile, tanto più nel pionieristico piano di crescita del fatturato che hanno in testa al Milan", noi abbiamo risposto per mesi facendoci forti della sicumera di Fassone che erano sciocchezze e che tutti ce l'avevano con noi.
O ancora quando ci dicevano che con Bonucci non eravamo automaticamente da quarto posto, noi vedevamo ovunque complottisti, giornalisti al soldo di Berlusconi, comunisti, fascisti, interisti, juventini, romani, rosiconi e che più ne ha più ne metta.
Se non separiamo nitidamente certi modi di affrontare gli argomenti ed un certo tipo di giornalismo dal becero sciacallaggio, allora davvero perdiamo il senso del giudizio e mettiamo giornalisti meritevoli nel calderone degli animali del click di cui sopra.
Ed ai primi, sinceramente, in molti rossoneri dovrebbero delle scuse.
Poi se l'evoluzione della proprietà cinese non vi lascia sbigottiti, se l'episodio del VA per voi è solo un piccolo incidente di percorso, se 24 punti in 17 giornate dopo 250 milioni spesi in quel modo è una cosa che non merita critiche, se lo stato finanziario del nostro prestito e l'alea che grava sul nostro futuro e sulla nostra proprietà non vi inquieta, allora abbiamo solo diversi approcci ai fatti ed ai contenuti.