Il futuro (da incubo) a distanza post Covid-19.

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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 4 aprile, dipinge quello che sarà il futuro della popolazione dopo che l'attuale emergenza da Covid-19 si attenuerà:

Lavoro: sicurezza massima, smart workig, presenza al minimo in sede. Dispositivi di protezione e rispetto delle norme se in sede entrassero i fornitori

Bar e ristoranti: distanza di 2 metri tra i tavoli, camerieri con le mascherine. Distanza di un metro tra i clienti ed il bancone

Trasporti: controllo sul numero dei passeggeri a bordo e sedili alternati. Controllore a bordo, ma per far rispettare la distanza di sicurezza

Discoteche, cinema, stadi, convegni: nei locali affollati si potrà tornare solo quando l'indice di contagio sarà a zero. Cinema, teatri e stadi resteranno chiusi a lungo. Il problema non riguarda l'interno (si potrebbe organizzare con una poltrona sì e due no) ma le file all'ingresso ed i contatti tra gli spettatori. Si stanno cercando soluzioni per non mettere ulteriormente in crisi il settore.

Centri commerciali e negozi: per i primi, difficile prevedere una data di riapertura. Per i negozi, forse qualche riapertura a maggio. Le regole saranno le stesse che valgono per supermercati e farmacie: entrate scaglionate in base alla metratura del locale. L'obiettivo sarà evitare affollamento nelle vie dello shopping.

Il virologo Crisanti:"Mascherine anche in casa. Le persone non si ammalano tutte le stesso momento. C'è una progressione. In ospedale vediamo interi gruppi familiari. Se non si è attenti, le nostre case possono trasformarsi in piccoli focolai. I single sono più protetti. Per proteggere le famiglie, i positivi andrebbero isolati all'interno di hotel".
 

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Il virologo Crisanti:"Mascherine anche in casa. Le persone non si ammalano tutte le stesso momento. C'è una progressione. In ospedale vediamo interi gruppi familiari. Se non si è attenti, le nostre case possono trasformarsi in piccoli focolai. I single sono più protetti. Per proteggere le famiglie, i positivi andrebbero isolati all'interno di hotel".
finalmente qualcuno lo dice chiaramente.

È un mese che nel mio inutile piccolo lo scrivo.

Crisanti è l'unico che ragiona, andrebbe preso e portato subito a Roma. Altro che Ricciardi e gli altri babbei che manco vogliono testare la gente.
 

Lambro

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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 4 aprile, dipinge quello che sarà il futuro della popolazione dopo che l'attuale emergenza da Covid-19 si attenuerà:

Lavoro: sicurezza massima, smart workig, presenza al minimo in sede. Dispositivi di protezione e rispetto delle norme se in sede entrassero i fornitori

Bar e ristoranti: distanza di 2 metri tra i tavoli, camerieri con le mascherine. Distanza di un metro tra i clienti ed il bancone

Trasporti: controllo sul numero dei passeggeri a bordo e sedili alternati. Controllore a bordo, ma per far rispettare la distanza di sicurezza

Discoteche, cinema, stadi, convegni: nei locali affollati si potrà tornare solo quando l'indice di contagio sarà a zero. Cinema, teatri e stadi resteranno chiusi a lungo. Il problema non riguarda l'interno (si potrebbe organizzare con una poltrona sì e due no) ma le file all'ingresso ed i contatti tra gli spettatori. Si stanno cercando soluzioni per non mettere ulteriormente in crisi il settore.

Centri commerciali e negozi: per i primi, difficile prevedere una data di riapertura. Per i negozi, forse qualche riapertura a maggio. Le regole saranno le stesse che valgono per supermercati e farmacie: entrate scaglionate in base alla metratura del locale. L'obiettivo sarà evitare affollamento nelle vie dello shopping.

Il virologo Crisanti:"Mascherine anche in casa. Le persone non si ammalano tutte le stesso momento. C'è una progressione. In ospedale vediamo interi gruppi familiari. Se non si è attenti, le nostre case possono trasformarsi in piccoli focolai. I single sono più protetti. Per proteggere le famiglie, i positivi andrebbero isolati all'interno di hotel".

Sul lavoro ci siamo.
Bar e ristoranti no, perchè si pensa che le 2 persone casomai sedute al tavolino siano dello stesso ceppo famigliare, in caso contrario come fidarsi? come affrontare con leggerezza? o è un tuo compagno di lavoro tamponato di cui hai certezze oppure nisba. La vedo durissima, quasi impossibile, per questi locali ormai.
Trasporti impossibile, i costi di un viaggio aereo sono immensi, come si possono colmare riempiendo tutti i voli di 1/3 ?
Si potrà tornare a volare solo con gente patentata con le app che confermino la tua non positività ma non capisco come sostenere i costi. (già mi immagino i nuovi terroristi come andranno a nozze con una cosa del genere)
Centri commerciali impossibile, non puoi tenere la gente fuori in fila in attesa per ore e ore e ore.
Negozio di quartiere ovviamente possibile con le entrate scaglionate e le file ben fatte.
In casa con la mascherina è fondamentale se le persone lavorano fuori, purtroppo.
Le scuole per me possono considerarsi chiuse fino al vaccino, compresi ovviamente gli asili, verranno fatte solo via computer.
Calcio chiuso, perchè non è tanto il problema delle porte chiuse quanto l'ammassarsi di gente imbelle fuori o al passaggio dei pullman o per festeggiare, qui c'è da capire se i mononeuroni comprendono il pericolo ora.
Teatri cinema da vedere, si puo' entrare in fila e ci si puo' sedere separati, con controllo sulle app di non positività.
Turismo in generale praticamente impossibile, sia per la natura degli spostamenti sia per l'assemblamento sia per il rischio che se ti trovan positivo in Buthan ci rimani poi per 2 mesi, in quarantena, vedi ad esempio la gente italiana bloccata in thailandia che non riesce a rientrare da 1 mese ormai.
Insomma , fino al vaccino ci sarà un mondo molto strano, o si inizia a tamponare tutti ogni 5 giorni.
Oppure si spera che tutto improvvisamente finisca come la spagnola, lo speriamo tutti credo.
 

Jino

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Beh sulle discoteche che diavolo vogliono pensare?! Non si possono aprire, c'è poco da fare...gli stadi se ne dimezzi la capienza, forse forse...
 
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Beh sulle discoteche che diavolo vogliono pensare?! Non si possono aprire, c'è poco da fare...gli stadi se ne dimezzi la capienza, forse forse...

Eh no, il problema delle attività con assembramenti ( stadio, cinema, aerei ecc), sono l' entrata e l' uscita, non mantenere le distanze una volta sul posto.

Sinceramente, io staro' ben lontano da posti rischiosi per mesi, non ne vale davvero la pena, anche se mi spiace per chi ci lavora.
 
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Sul lavoro ci siamo.
Bar e ristoranti no, perchè si pensa che le 2 persone casomai sedute al tavolino siano dello stesso ceppo famigliare, in caso contrario come fidarsi? come affrontare con leggerezza? o è un tuo compagno di lavoro tamponato di cui hai certezze oppure nisba. La vedo durissima, quasi impossibile, per questi locali ormai.
Trasporti impossibile, i costi di un viaggio aereo sono immensi, come si possono colmare riempiendo tutti i voli di 1/3 ?
Si potrà tornare a volare solo con gente patentata con le app che confermino la tua non positività ma non capisco come sostenere i costi. (già mi immagino i nuovi terroristi come andranno a nozze con una cosa del genere)
Centri commerciali impossibile, non puoi tenere la gente fuori in fila in attesa per ore e ore e ore.
Negozio di quartiere ovviamente possibile con le entrate scaglionate e le file ben fatte.
In casa con la mascherina è fondamentale se le persone lavorano fuori, purtroppo.
Le scuole per me possono considerarsi chiuse fino al vaccino, compresi ovviamente gli asili, verranno fatte solo via computer.
Calcio chiuso, perchè non è tanto il problema delle porte chiuse quanto l'ammassarsi di gente imbelle fuori o al passaggio dei pullman o per festeggiare, qui c'è da capire se i mononeuroni comprendono il pericolo ora.
Teatri cinema da vedere, si puo' entrare in fila e ci si puo' sedere separati, con controllo sulle app di non positività.
Turismo in generale praticamente impossibile, sia per la natura degli spostamenti sia per l'assemblamento sia per il rischio che se ti trovan positivo in Buthan ci rimani poi per 2 mesi, in quarantena, vedi ad esempio la gente italiana bloccata in thailandia che non riesce a rientrare da 1 mese ormai.
Insomma , fino al vaccino ci sarà un mondo molto strano, o si inizia a tamponare tutti ogni 5 giorni.
Oppure si spera che tutto improvvisamente finisca come la spagnola, lo speriamo tutti credo.

Purtroppo la gente ci penserà bene prima di mettere piede in Bar, Locali e affini, puoi fare tutte le leggi che vuoi.. ma il punto secondo me è questo.
 

Super_Lollo

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Beh sulle discoteche che diavolo vogliono pensare?! Non si possono aprire, c'è poco da fare...gli stadi se ne dimezzi la capienza, forse forse...

Eh no, il problema delle attività con assembramenti ( stadio, cinema, aerei ecc), sono l' entrata e l' uscita, non mantenere le distanze una volta sul posto.

Sinceramente, io staro' ben lontano da posti rischiosi per mesi, non ne vale davvero la pena, anche se mi spiace per chi ci lavora.

No ragazzi arrivo adesso da una riunione in merito.
Il problema non è “solo” l ingresso, come fai a garantire che dentro al locale o allo stadio ( parlo di concerti allo stadio ) ci sia 1 mt di distanza tra le persone ? Impossibile perché le persone non sono sedute.
 
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Il Corriere della Sera in edicola oggi, 4 aprile, dipinge quello che sarà il futuro della popolazione dopo che l'attuale emergenza da Covid-19 si attenuerà:

Lavoro: sicurezza massima, smart workig, presenza al minimo in sede. Dispositivi di protezione e rispetto delle norme se in sede entrassero i fornitori

Bar e ristoranti: distanza di 2 metri tra i tavoli, camerieri con le mascherine. Distanza di un metro tra i clienti ed il bancone

Trasporti: controllo sul numero dei passeggeri a bordo e sedili alternati. Controllore a bordo, ma per far rispettare la distanza di sicurezza

Discoteche, cinema, stadi, convegni: nei locali affollati si potrà tornare solo quando l'indice di contagio sarà a zero. Cinema, teatri e stadi resteranno chiusi a lungo. Il problema non riguarda l'interno (si potrebbe organizzare con una poltrona sì e due no) ma le file all'ingresso ed i contatti tra gli spettatori. Si stanno cercando soluzioni per non mettere ulteriormente in crisi il settore.

Centri commerciali e negozi: per i primi, difficile prevedere una data di riapertura. Per i negozi, forse qualche riapertura a maggio. Le regole saranno le stesse che valgono per supermercati e farmacie: entrate scaglionate in base alla metratura del locale. L'obiettivo sarà evitare affollamento nelle vie dello shopping.

Il virologo Crisanti:"Mascherine anche in casa. Le persone non si ammalano tutte le stesso momento. C'è una progressione. In ospedale vediamo interi gruppi familiari. Se non si è attenti, le nostre case possono trasformarsi in piccoli focolai. I single sono più protetti. Per proteggere le famiglie, i positivi andrebbero isolati all'interno di hotel".

Anche un’azione del tutto normale come andare al bar con gli amici diventa utopia: quanto mi manca il poter frequentare certi locali con i compagni di università.
 
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